Wikipedia - Biennale di Gwangju
Authors:
Gaia Di Lena, Ilaria Lanè, Chiara Palumbo
Contents of the Article:
Article on Gwangju's Biennale in Gwangju, the origin of the Biennale and its history, artists and art installed within through time. An extra section is dedicated to the recent Gwangju Biennale in Venice, "To where the flowers are Blooming", in honor of the fact the article is posted on Wikipedia Italy.
Furtherly:
Sites upon which the article has been built can be found at the bottom page to explore the Biennale of Gwangju in any language of interest.
Autrice: Evelina Lissoni
Breve descrizione: Articolo sul film "The woman who ran" del regista sudcoreano Hong Sang-soo, vincitore dell'Orso d'Argento (premio alla miglior regia) al 70esimo festival cinematografico di Berlino.
The woman who ran (un film di Hong Sang-soo)
Introduzione
The woman who ran (titolo originale: 도망친 여자; traslitterato: Domangchin yeoja) è un film del 2020 scritto, prodotto e diretto dal regista sudcoreano Hong Sang-soo, il quale ha ricevuto l’Orso d’argento (premio per la miglior regia) alla settantesima edizione del festival cinematografico di Berlino.
Trama
Gam-hee, una ragazza che lavora in un negozio di fiori in una tranquilla zona di Seul, approfitta del viaggio di lavoro del marito per andare a fare visita a tre amiche. La prima è Young-soon, con la quale ha una conversazione sui rapporti sociali e coniugali prima di mangiare della deliziosa carne alla brace. Gam-hee si ferma da Young-soon per la notte, durante la quale chiede all’amica per quale motivo la stanza al terzo piano sia chiusa a chiave; Young-soon risponde sbrigativamente che il terzo piano non è accessibile a causa del disordine, ma Gam-hee si mostra apertamente scettica, anche se infine lascia perdere. La seconda tappa del viaggio della protagonista è la casa di Su-young, un’insegnante di pilates che si occupa anche di organizzare performance di danza. Dopo che Su-young fa distrattamente bruciare le pietanze elaborate che stava cucinando, le due si confidano sui rispettivi rapporti amorosi davanti a un piatto di spaghetti. Infine, Gam-hee si reca nella caffetteria-cinema in cui lavora Woo-jin, con la quale ha evidentemente un rapporto meno affiatato di quello con Young-soon e Su-young. Tra Gam-hee e Woo-jin sembra esserci stata una diatriba risalente ad almeno 5 anni prima del loro incontro, per la quale Woo-jin si sente in dovere di chiedere scusa a Gam-hee. Il film si conclude con una scena di Gam-hee che osserva assorta e meditabonda la sequenza cinematografica di un pacato infrangersi di onde marine, il finale di un’opera selezionata e proiettata da Woo-jin.
Analisi
Di seguito sono riportati gli spunti interpretativi comuni alla maggior parte delle recensioni critiche riportate sul sito MyMovies.
Il film propone tre spaccati dialogici di vita quotidiana, durante i quali la protagonista si confronta con le sue interlocutrici su argomenti di varia natura e profondità, dal vegetarianismo ai diversi modi di vivere un rapporto sentimentale. Allo spettatore non è dato sapere quali sono i trascorsi comuni di Gim-hee e delle donne che incontra, né vengono fornite informazioni sulle loro storie individuali. Capire esattamente quale sia il rapporto tra la protagonista e le donne che va a trovare è impossibile: sembrano avere un passato condiviso, ma al tempo stesso tra loro non si avverte una piena intimità amicale. La prima donna mostra addirittura esitazione nel rispondere affermativamente quando la sua coinquilina chiede “Eravate molto legate un tempo?”.
The woman who ran si rivela un caleidoscopio di piccoli enigmi irrisolvibili per lo spettatore: la verità su di essi non viene mai rivelata, ma dopotutto l’obiettivo di Hong Sang-soo è proprio quello di suggestionare lo spettatore tramite misteriosi accenni e non-detti, amplificati dalle zoomate tipiche della sua regia.
Il film è un mosaico di spaccati di vita femminili. I tre uomini che appaiono durante gli incontri tra Gim-hee e le sue conoscenti sono figure dissonanti, addirittura disturbatrici e insensibili. Tutti sono legati a una qualche ripetizione che esaspera i personaggi femminili: il primo domanda più volte alla coinquilina di Young-soon se non sia possibile smettere di dare cibo ai gatti randagi, il secondo non smette di fare pressioni a Su-young per proseguire la loro relazione sentimentale, e il terzo, a detta di Gam-hee e Woo-jin, ripete sempre le stesse cose ogni qualvolta appare in televisione. Nessuna delle principali figure maschili che appaiono del film sembra davvero entrare in sintonia con qualcuna delle quattro donne; tale distanza viene veicolata anche tramite il loro essere rivolti sempre di spalle rispetto allo sguardo dello spettatore.
Durante tutti gli incontri viene consumato del cibo, che Gim-hee definisce ogni volta delizioso. Quest’ultima non omette mai di menzionare di non essersi separata dal proprio marito neanche per un giorno, per 5 anni consecutivi. Le giornate trascorse a casa delle amiche sono la prima rottura di tale regolarità. In tutti i dialoghi Gim-hee parla nello stesso modo ambiguo – affettuoso e al tempo stesso distaccato – del rapporto con il suo coniuge; sembra molto curiosa di sapere sia cosa pensino le sue amiche della sua relazione sia come le amiche vivano i loro rapporti; la gita fuori casa da lei intrapresa potrebbe rivelarsi un’importante occasione di riflessione e rielaborazione interiore.
Cast
- Kim Min-hee nel ruolo di Gam-hee
- Seo Young-hwa nel suolo di Young-soon
- Song Seon-mi nel ruolo di Su-young
- Kim Sae-Byuk nel suolo di Woo-jin
- Lee Eun-mi nel ruolo di Young-jin
- Kwon Hae-hyo nel ruolo di Mr. Jung
- Shin Seok-ho nel ruolo dell’Uomo dei gatti
- Ha Seong-guk nel ruolo del Giovane poeta
- Darcy Paquet nel ruolo di Membro del pubblico straniero
Ricezione critica
Secondo il sito di recensioni Metacritic, che dà al film un punteggio medio di 79/100 sulla base di 10 recensioni critiche, il film ha ricevuto “recensioni generalmente favorevoli”. Sul sito di recensioni Rotten Tomatoes, il film ha una percentuale di approvazione del 100% sulla base di 38 recensioni, con una media di 8/10.
Fonti
https://www.mymovies.it/film/2020/the-woman-who-ran/
https://www.metacritic.com/movie/the-woman-who-ran
https://www.rottentomatoes.com/m/the_woman_who_ran
https://www.imdb.com/title/tt11697690/
Autori: Venice Team 2 – Team 1 (Anna, Priscilla, Ludovico)
Link all'articolo: https://it.wikipedia.org/wiki/Ministero_degli_Oceani_e_della_Pesca_(MOF)
Fonti: https://www.mof.go.kr/en/index.do
https://www.mof.go.kr/en/page.do?menuIdx=1468
https://www.mof.go.kr/en/page.do?menuIdx=1503
https://www.mof.go.kr/en/page.do?menuIdx=1626
Il Ministero degli Oceani e della Pesca è il ministero del governo coreano che si occupa di tutti i settori della pesca e della salvaguardia marina, nonché della amministrazione dei porti e di tutte le attività correlate. OBBIETTIVI PRINCIPALI A partire dal 2022, il Ministero si è prefisso un piano quinquennale che prevede l’attuazione di quattro strategie principali. Esse sono quante seguono: I. Programma di pesca sostenibile, inclusa la creazione di villaggi di pescatori Tale strategia ambisce a migliorare la sostenibilità del settore della pesca e la catena di distribuzione dei prodotti marittimi, nonché ad accelerare il completamento dei cinque cluster di acquacoltura intelligente attualmente in costruzione a livello nazionale e produrre e fornire ai consumatori prodotti a valore aggiunto, compreso il salmone atlantico, entro il 2025. Inoltre, essa prevede la modernizzazione nel rispetto delle norme igieniche vigenti dei centri di distribuzione del mercato all'ingrosso di prodotti ittici, e aumenta il sostegno alle esportazioni di prodotti ittici per raggiungere gli obiettivi di esportazione. Il Progetto di Promozione della Nuova Vitalità dei Paesi di Pescatori mira invece ad aumentare l’autosufficienza dei villaggi ittici e a fornire sussidi alla pesca per le regioni insulari e di confine, i piccoli nuclei familiari di pescatori e il personale di pesca. Il Ministero prevede di sostenere gli investimenti in navi da trasporto a beneficio di tutte le isole che non dispongono di mezzi di trasporto alternativi. II. Istituzione di un sistema logistico marittimo leader a livello mondiale Si tratta di un "programma di locazione fiscale" in cui le tasse sugli investimenti nautici vengono scontate o esentate per facilitare gli investimenti privati nelle barche. Inoltre, si punta ad automatizzare le strutture portuali nazionali, incluso il porto di Gwangyang (2026), il porto di Busan e il nuovo porto di Jinhae (2029), e a introdurre servizi portuali ad alto valore aggiunto, inclusi impianti di rifornimento di GNL e cantieri navali di riparazione. Infine il Ministero si prefigge lo scopo, al fine di superare la crisi logistica globale che continua dal 2020, di continuare a fornire supporto agli esportatori, compresa la fornitura di navi temporanee e l'assegnazione di navi dedicate all’export di prodotti agricoli e ittici, e gestire lo stoccaggio del carico dedicato agli esportatori al porto di Busan.
III. Promozione di un’economia marina dinamica e all’avanguardia Il programma si focalizza sulla crescita dei nuovi promettenti settori marittimi (compreso il turismo marittimo, la fauna ittica e i nuovi servizi di trasporto marittimo), sull’incremento del numero di porti turistici e piccole strutture di ormeggio per far crescere l'industria marina, e sulla promozione di tecnologie nautiche eco-sostenibili per consentire alla Corea di assumere un ruolo guida nel nuovo mercato del trasporto marittimo. Inoltre promuove la ricerca nelle regioni polari al fine di far emergere la Corea come paese leader nella ricerca oceanica e nella competizione per la costruzione della sesta base sulla terraferma in territorio antartico, nonché l’installazione di data center sottomarini o strutture di addestramento per subacquei e astronauti.. Pulisci gli oceani, creando coste sicure
IV. Oceani puliti e tutela delle zone costiere Una simile politica si occupa della tutela dell’ecosistema marittimo, aumentando le zone protette del 17% e promuovendo tanto lo sviluppo di fonti di energia alternative quali quella eolica quanto lo sviluppo delle economie regionali attraverso l'integrazione con l'ecoturismo, come nel caso dell’ inaugurazione del Giardino Nazionale Marittimo nella baia di Garorim. Al fine di migliorare il benessere degli animali marini, compresi focene e delfini, si punta inoltre a sviluppare e distribuire attrezzature per ridurre la pesca di mammiferi e restituire il delfino tursiope (Bibong) e le balene beluga al loro habitat naturale. Altro punto del programma consiste nello stabilire sistemi preventivi per i disastri costieri mediante l’istituzione di un sistema di previsione e allarme marittimo in grado di notificare al pubblico i disastri oceanici, compresi i maremoti, almeno 30 minuti prima che arrivino a terra, e costruire zone cuscinetto e porti a prova di calamità concentrandosi su aree costiere altamente esposte ai rischi di erosione e disastri.
STORIA LUGLIO 1948 Promulgazione e proclamazione della Legge sull’Organizzazione del Governo Nazionale (Ministry of Maritime Transportation Bureau and Ministry of Commerce Industry Fisheries Bureau). FEBBRAIO 1955 Istituzione dell'Ufficio per gli Affari Oceanici, una potente organizzazione marittima responsabile degli affari della pesca, della navigazione, dei porti, della costruzione navale, e della polizia marittima per mantenere l'ordine marittimo e gestire prontamente gli affari legati all'oceano. Riforma delle organizzazioni da parte del governo militare del 16 maggio nel 1961 (affari della pesca → Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; affari marittimi → Ministero dei Trasporti). FEBBRAIO 1966 Istituzione dell’Ufficio della Pesca. MARZO 1976 Accettazione del parere dell'IBRD, secondo cui è necessario istituire l'Ufficio per gli Affari Marittimi e il Porto per aumentare l'efficienza della costruzione portuale. DICEMBRE 1977 Cambiamento del nome dell’Ufficio per gli Affari Marittimi e il Porto in “Amministrazione Marittima e Portuale della Corea”. LUGLIO 1979 Delineazione, nel messaggio di bilancio presidenziale, dello scopo della promozione della modernizzazione dell’attività di pesca. AGOSTO 1996 Distribuzione degli affari marittimi a 13 ministeri, dipartimenti e agenzie, tra cui l'Agenzia della Pesca, l'Amministrazione Marittima e Portuale della Corea, il Ministero della Scienza e della Tecnologia, il Ministero dell'Alimentazione, dell'Agricoltura, delle Foreste e della Pesca, il Ministero del Commercio, dell'Industria e dell'Energia, e il Ministero delle Costruzioni e dei Trasporti. 8 AGOSTO 1996 Lancio del Ministero degli Oceani e della Pesca (DPR n.15135); emanazione del Ministero degli Oceani e della Pesca, e organizzazione di agenzie affiliate (l’Amministrazione Marittima e Portuale della Corea, l'Agenzia della Pesca, l’Ufficio Idrografico del Ministero dell'Edilizia e dei Trasporti, l’integrazione del Tribunale per la Sicurezza Marittima della Corea), con numero fissato a 4.466 (sede: 563, agenzie convenzionate: 3.903). 1 AGOSTO 1999 Decreto Presidenziale n. 15850: abolizione del Beacon Base Depot. 1 GENNAIO 2000 Decreto Presidenziale n. 16028: abolizione dell’Istituto di Formazione dei Funzionari degli Oceani e della Pesca. 27 MARZO 2001 Decreto Presidenziale n. 17165: istituzione del Servizio Nazionale di Ispezione della Qualità dei Prodotti della Pesca in conformità con l’apertura dell’aeroporto di Incheon. 30 GIUGNO 2001 Miglioramento delle operazioni portuali del Marine Logistics Bureau; e prolungamento del periodo di conservazione (Decreto Presidenziale n. 17278) dal 30 giugno 2001 al 30 giugno 2002 (1 anno). 9 MARZO 2002 Avviamento del sistema dell'Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo della Pesca (Decreto del Ministero degli Oceani e della Pesca n. 220), con cambio di nome da “Agenzia Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo della Pesca” a “Istituto Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo della Pesca”, aumento del personale (35), nomina del Dipartimento R&D (Direttore del Budget di Pianificazione), e del Dipartimento di Diritto Marittimo Generale (Divisione politica Marittima), e coordinazione dei compiti tra la Divisione Ambiente Marino e la Divisione Affari Portuali dell'Ufficio Regionale. 7 AGOSTO 2003 Istituzione del Consigliere per le Politiche del Ministro (Decreto Presidenziale n. 17958); e aumento dello staff di 1 persona al Livello 1,2 e 3, e di 1 al Livello 4. 25 AGOSTO 2003 Decreto Presidenziale n. 18059: istituzione del Pyeongtaek Regional Maritime Affairs & Fisheries Office, Jindo Beacon Management Office. 29 GENNAIO 2004 Istituzione del Direttore del Settore della Pesca e Servizio Nazionale di Ispezione della Qualità dei Prodotti della Pesca Pyeongtaek (Decreto Presidenziale n. 18254). Riformazione del sistema di ricerca dell'Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo della Pesca. Istituzione dell'Ufficio Pianificazione della Ricerca e della Divisione Pianificazione della Ricerca, del Centro di coordinamento e Gestione delle Risorse della Pesca, dell'Istituto di Ricerca sulla Pesca di Jeju, del Centro per la Ricerca sulle Balene (con abolizione dell'Istituto per la Creazione di Risorse). Riformazione dell’Ufficio di Ispezione della Pesca in Ufficio di Supervisione della Pesca. Divisione in Ufficio di Supervisione della Pesca nel Mare Orientale e nel Mare Occidentale. Riorganizzazione dell’Ufficio di Busan in conformità con l'attuazione dell'Autorità Portuale di Busan. Abolizione della filiale di Gimcheon, con riduzione del personale di 26 persone. 22 MARZO 2004 Istituzione del Dipartimento Esclusivo per gli Affari di Innovazione del Governo (DPR n. 18328); con passaggio dal Responsabile della Gestione Amministrativa al Responsabile dell'Innovazione. 15 APRILE 2005 Riformazione dell’Ufficio Pianificazione e Gestione e del Responsabile Informazione Pubblica in "Ufficio Gestione Relazioni con il Pubblico" (DPR n. 18729). Assegnazione del Manager delle Pubbliche Relazioni all'Ufficio di Gestione delle Pubbliche Relazioni. Divisione dell'Ufficio di Gestione delle Pubbliche Relazioni in team. Creazione di 7 nuove squadre in unità di divisione (come il Performance Management Team). 8 GIUGNO 2005 Istituzione di un Team di Pianificazione delle Politiche per assistere il Responsabile delle Finanze e della Pianificazione, promosso al grado di Funzionario delle Finanze e della Pianificazione (DPR n. 18858). Cambiamento del Team Finanziario e di Pianificazione in Responsabile Finanziario e di Pianificazione. Aggiustamento di grado (Livello 4→Livello 2,3). 22 LUGLIO 2005 Sistema di dipartimento implementato ad Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo della Pesca (DPR n. 18960). Ufficio di Incheon riorganizzato con l'istituzione dell'Autorità Portuale di Incheon. Abolizione dell'Ufficio di Gestione delle Paratoie; e riduzione del numero fisso di 81 persone. 30 DICEMBRE 2005 Cambiamento dell'Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo della Pesca nell'agenzia esecutiva dell'Ufficio Regionale per gli Affari Marittimi e la Pesca di Ulsan (DPR n. 18790). Correzione del numero di addetti all'ispezione del Servizio Nazionale di Ispezione della Qualità dei Prodotti della Pesca (44). 3 MARZO 2006 Decreto Presidenziale n. 19369: riformazione del Dipartimento HRD dell'Istituto nazionale di ricerca e sviluppo della pesca in "Oceans and Fisheries HRD Institute". 29 MARZO 2006 Decreto Presidenziale n. 19421: istituzione di un team di misure di libero scambio per rispondere all'ALS Corea-USA; e cambiamento del nome dell'Agenzia di Assistenza in base all'adozione del sistema di squadra per l'Ufficio di Cooperazione Internazionale. 5 GIUGNO 2006 Servizio Esecutivo Senior (Decreto Presidenziale n. 19588): abolizione dell'Ufficio Regionale per gli Affari Marittimi e per la Pesca di Jeju; e cambiamento in organo sussidiario dell'Ufficio di Busan (Divisione di Gestione Marittima di Jeju). 29 DICEMBRE 2006 Decreto n. 353 del Ministero degli Oceani e della Pesca: fusione e denominazione di organizzazioni subordinate, e di alcune organizzazioni dell'Istituto Nazionale di Ricerca e Sviluppo della Pesca. 5 FEBBRAIO 2007 Istituzione del Dipartimento Spedizioni e Logistica e del Direttore Generale per la Pianificazione Internazionale; e fissato il personale delle sedi centrali e delle agenzie affiliate (sede centrale: 12, agenzie affiliate: 17). 27 APRILE 2007 Pianificazione ambientale; e fissata la manodopera nel Dipartimento di Politica Marittima della sede centrale (7). 1 AGOSTO 2007 Adeguazioni di alcune funzioni dell'Ufficio per le Risorse della Pesca, e trasformazione della Divisione di Gestione delle Risorse in Divisione di Recupero delle Risorse, e cambiamento della squadra di pesca di selvaggina interna da Divisione di Gestione a Divisione degli Affari Generali dell'Istituto Nazionale di Ricerca Oceanografica; e istituzione del Dipartimento di Politica Marittima, e del Direttore Generale per la Marina. 4 DICEMBRE 2007 Istituzione del Direttore Generale per la Riqualificazione e la Pianificazione del Porto. Fondazione del Team di Riqualificazione e Pianificazione, e del Team di Progetto di Riqualificazione; e istituzione di un Gruppo di Pianificazione Statistica presso la sede centrale, della Divisione Sicurezza e Informazione dell'Ufficio di Supervisione della Pesca nel Mare Occidentale. 29 FEBBRAIO 2008 Affidamento Affari della Pesca e Oceani al Ministero del Territorio, dei Trasporti e degli Affari Marittimi (politica marittima, navigazione, porti, ambiente marino, indagine marittima, sviluppo delle risorse marine, ricerca tecnologica, sviluppo e sicurezza marittima delle scienze marine), e al Ministero dell'Alimentazione, dell'Agricoltura, delle Foreste e della Pesca (politica della pesca e sviluppo della pesca a livello locale, distribuzione dei prodotti della pesca...). 23 MARZO 2013 Ricostituzione del Ministero degli Oceani e della Pesca (DPR n. 24456). Creazione del Ministero degli Oceani e della Pesca e delle agenzie affiliate (oceani e pesca integrati). Numero fisso di persone: 3.084 (sede centrale: 508, affiliazione: 2.576). 11 MARZO 2014 DPR n. 25234 DPR n. 75 del MOF: organizzazioni affiliate rimescolate (3.840 funzionari in totale su 76 organizzazioni affiliate). 6 GENNAIO 2015 Decreto Presidenziale n. 25985: rimescolamento degli Uffici Portuali Regionali in Uffici Regionali degli Oceani e della Pesca, che assegnano compiti di pesca per implementare un lavoro amministrativo più pratico. 8 GENNAIO 2015 Decreto MOF n. 142: riorganizzazione della sede centrale e delle organizzazioni affiliate (sede centrale: 1 viceministro, 3 uffici, 3 sedi centrali, 9 uffici, 42 divisioni; 76 organizzazioni affiliate). 25 SETTEMBRE 2015 Decreto MOF n. 160: rimescolamento della sede centrale e delle organizzazioni affiliate (sede centrale: 1 viceministro, 3 uffici, 3 sedi centrali, 9 uffici, 43 divisioni, 3 squadre; 72 organizzazioni affiliate). 1 MARZO 2016 Decreto Presidenziale n. 27008: istituzione di 4 agenzie esecutive: National Fisheries Research & Development Institute, Daesan Regional Office of Oceans & Fisheries, Oceans & Fisheries HRD Institute, and National Maritime PNT Office. 20 GIUGNO 2017 DPR n. 236 del MOF: riorganizzazione della sede centrale e delle organizzazioni affiliate. DPR n. 28120 (sede: 1 viceministro, 3 uffici, 3 uffici direzionali, 9 uffici, 43 divisioni, 3 squadre; 69 organizzazioni affiliate; 3.652 funzionari in totale). 30 MARZO 2018 Creazione della Divisione Sicurezza e Informazioni nel Servizio di Gestione della Pesca nel Mare del Sud; e cambio del titolo da “Marine Leisure Division” in “Marine Leisure Tourism Division ”. 11 SETTEMBRE 2018 Creazione di un Team di Comunicazione sui Media Digitali utilizzando il sistema del costo totale del lavoro. 26 FEBBRAIO 2019 Istituzione della Divisione Politica per la Scienza e la Tecnologia Marina e della Pesca sotto Marine Industry Policy Bureau; e della Divisione per lo Sviluppo Integrato del Porto di Busan Nord sotto Ports and Harbours Bureau. 14 MAGGIO 2019 Istituzione del National Ocean Satellite Center presso la Korea Hydrographic and Oceanographic Agency (KHOA). 14 AGOSTO 2019 Istituzione del Team di Spedizione e Logistica Intelligente, e del Team di Servizi di Trasporto Marittimo Avanzato (abolizione del Team di Ispezione). 31 MARZO 2020 Istituzione della Divisione per la Politica di Sicurezza dei Pescherecci (con abolizione della Squadra per la Politica dei Pescherecci). 14 LUGLIO 2020 Cambiamento del nome dei due Bureau (“Marine Industry Policy Bureau” in “Marine Policy Bureau”, e “Overseas Fisheries and International Policy Bureau” in “International Cooperation Policy Bureau”). 29 DICEMBRE 2020 Istituzione del Fishing Community and Port Regeneration Bureau sotto il Viceministro. 10 AGOSTO 2021 Istituzione del Team per il Pagamento Diretto della Pesca, e del Team di Pianificazione Strategica (con abolizione del Team per la Strategia Futura). 14 DICEMBRE 2021 Cambiamento del nome di “Strategy Planning Team” in “Strategy and Data Planning Team”. 22 FEBBRAIO 2022 Fondazione della Filiale di Boryeong per gli Oceani e la Pesca sotto l’Ufficio Regionale per gli Oceani e la Pesca di Daesan. 29 APRILE 2022 Istituzione della Divisione per la Sicurezza dei Prodotti della Pesca presso il National Fishery Products Quality Management Service (NFQS). 1 OTTOBRE 2022 Fondazione della Divisione per la Gestione degli Attrezzi da Pesca. PIANO GENERALE PER LO SVILUPPO DEGLI OCEANI E DELLA PESCA (‘21-‘30) Il Quadro Di Sviluppo nei settori degli oceani e della pesca è il livello più alto del piano nazionale globale, stabilito ogni decennio dai ministeri competenti, in conformità al “Piano Generale Per Lo Sviluppo Degli Oceani E Della Pesca”. L’istituzione di un terzo quadro di attuazione, per il prossimo decennio (’21-’30) fornisce una guida politica relativa ai settori degli oceani e della pesca che coinvolge diverse fasce sociali tra cui ministeri competenti, governi locali e pubblico in generale. Il 3 quadro di attuazione si divide in 6 punti:
|
- Autore: Alessandro Pase from Sayul in Rome
- Breve introduzione: La scultura nella Corea antica era dominata da temi buddisti come figurine e statue monumentali del Buddha, dai suoi seguaci e da grandi campane di bronzo per i templi. Il bronzo dorato era il materiale più utilizzato dagli scultori coreani, ma venivano utilizzati anche marmo, pietra, argilla, ferro e legno. La scultura non buddista include maschere, figure di guardiani per tombe e pali scolpiti, tutti progettati per allontanare gli spiriti maligni. Inizialmente influenzati dall'arte cinese, gli scultori coreani avrebbero continuato a creare il proprio stile unico e ad influenzare la scultura del Giappone antico.
Scultura del periodo dei Tre Regni
La prima scultura conosciuta della penisola è una piccola statuetta in pietra di una donna nuda scavata vicino a Busan che risale al periodo neolitico. In questo periodo furono realizzate anche figure di argilla pizzicata, ma sculture in grande quantità non furono prodotte fino al periodo dei Tre Regni (dal I secolo a.C. al VII secolo d.C.). In tutti e tre i regni di Baekje (Paekche), Silla e Goguryeo (Koguryo), che governarono la penisola dal 57 a.C. al 668 d.C., il buddismo ebbe un'enorme influenza sulla scultura con la produzione di figure in legno e metallo del Buddha, Maitreya ( il prossimo Buddha) e bodhisattva, lanterne di pietra per i siti dei templi, tegole dei templi con facce orribili per allontanare gli spiriti maligni e bruciatori di incenso sono tutti particolarmente popolari. Gli artisti di Baekje hanno anche scolpito pareti rocciose per rappresentare il Buddha, come a Sosan. Questo periodo vide la produzione di stele raffiguranti Buddha e i suoi seguaci originariamente create a Baekje. Quattro esempi del tempio di Piamsa vicino a Yongi sono scolpiti nella pietra ollare e misurano poco meno di mezzo metro di altezza. Provengono probabilmente dal regno di Silla e portano sculture in altorilievo di figure buddiste e musicisti su uno sfondo di mandorla, di cui uno di loro è a forma di fungo e ha una pagoda rappresentata sul lato posteriore. Tutti risiedono attualmente nel Museo Nazionale della Corea, a Seul. La forma più comune di scultura buddista di questo periodo sono le icone portatili di figure di triadi del Buddha affiancate da due bodhisattva o singole figurine di bodhisattva. Questi sono realizzati in bronzo e bronzo dorato. La prima statua conosciuta risale al 539 d.C. e mostra la mandorla fiammeggiante attorno alla testa del Buddha, tipica dell'arte del Wei settentrionale della Cina. La figura è degna di nota anche per l'iscrizione sul retro che indica la grande quantità di tali figure realizzate.
Il regno di Baekje fornisce l'esempio più eccezionale di bruciaincenso in metallo, l'unico sopravvissuto nel suo genere. Realizzato in bronzo dorato, è alto 135 cm. Il piede ha la forma di un drago e sostiene una montagna a forma di uovo che è decorata con esseri celesti e nuvole. Il tutto è sormontato da un coperchio decorato con una fenice.
I metalmeccanici e gli scultori di Baekje trasmisero le loro abilità e idee al Giappone a metà del VI secolo d.C., quando c'erano strette relazioni tra i due territori. Da quel momento, la scultura coreana diventa più indipendente dall'influenza cinese e i volti sono notevolmente più coreani nella rappresentazione e meno rotondi, contribuendo a distinguere la scultura buddista dalle due culture.
Scultura del periodo di Silla
Il Regno Unificato di Silla (668- 935 d.C.) vide lo sviluppo di una nuova forma d'arte: la realizzazione di grandi campane di bronzo fuso (pomjong) che venivano colpite di lato usando una trave di legno sospesa. Ospitati nei loro padiglioni, venivano usati nei templi buddisti per annunciare i servizi. L'esempio più grande è di Pandok-sa, noto anche come Emille Bell, che fu fuso nel 771 d.C. per onorare il re Seongdeok. Alta 3,3 metri e con un diametro di oltre 2,2 metri, è decorata con fiori di loto ed esseri celesti con un anello di sospensione a forma di drago. La campana è ora esposta nel Museo Nazionale di Gyeongju. Forse la più bella scultura di figura coreana si trova nel Seokguram vicino al tempio Bulguksa sul monte Toham, Gyeongju. La grotta artificiale fu costruita tra il 751 e il 774 d.C. e contiene un magnifico Buddha seduto in granito. Alto 3,45 metri, siede a gambe incrociate su un grande piedistallo o trono circolare, a sua volta alto 1,6 metri. La grotta è decorata con un totale di 41 sculture di figure scolpite in altorilievo che raffigurano varie figure del buddismo. Sono considerati tra i migliori mai prodotti in Corea. Alcune sculture di grandi figure sono state realizzate in ghisa con parti realizzate separatamente e poi assemblate e dipinte o ricoperte di gesso. Tuttavia, è ancora la scultura su piccola scala a fornire i migliori esempi di artigianato. Le figurine del Maitreya seduto mostrano tratti del viso finemente modellati, proporzioni corporee realistiche, posture languide (di solito una gamba incrociata sull'altra) e pieghe profonde nelle vesti della figura. Erano popolari anche le figure del Buddha della Medicina (Bhaisajyaguru) e del Buddha Vairocana, con il suo caratteristico gesto delle dita della mano destra che reggevano l'indice della sinistra. Le prime figure probabilmente hanno guadagnato popolarità dopo un lungo periodo di cattivi raccolti e dilagante banditismo nel IX secolo d.C. Anche in questo caso, sebbene il ferro e la pietra fossero comunemente usati, il materiale prescelto per i pezzi più fini era il bronzo che veniva poi dorato con foglia d'oro e amalgama di mercurio. Quando riscaldato, il mercurio evaporava e la figura veniva quindi lucidata. L'arte popolare del periodo fornisce alcune forme scultoree interessanti. I changsung erano pali alti e sottili sormontati da un volto umano. Incastonati nel terreno a coppie agli ingressi del villaggio, erano scolpiti nella pietra o nel legno e si pensava fungessero da guardiani. A volte le versioni in legno sono state scolpite da un intero tronco d'albero e le radici sono state lasciate in modo che, quando poste nel terreno a testa in giù, sembravano i capelli appartenenti alla faccia di un demone. Una superstizione comune era che se qualcuno avesse rimosso un changsung, un uomo sarebbe morto nel villaggio. A loro venivano appese offerte di cibo e talvolta seppellite delle castagne ai loro piedi. I Changsung erano anche simboli di fertilità, venivano pregati dalle donne e talvolta persino posti davanti ai templi buddisti; la più antica risale al 759 d.C. Un'altra forma popolare di scultura popolare che combinava una funzione di fertilità e custode era l'harubang. Si trattava di sculture in pietra di figure umane di ogni tipo che si trovavano fuori dalle tombe per allontanare gli spiriti maligni. Un terzo tipo di palo da guardia era il sottae, un tipo di palo sormontati da un uccello. Infine, un’altra scultura in legno molto popolare era il kirogi. Si trattava di anatre di legno date in sostituzione della precedente tradizione ai matrimoni in cui lo sposo regalava un'oca alla madre della sposa per garantirne la fedeltà.
Scultura del periodo di Goryeo
Goryeo è un periodo che governò la Corea dal 918 d.C. al 1392 d.C. e i suoi scultori usarono una varietà di mezzi tra cui marmo, pietra, terracotta (laccata o dorata) e metallo. Le figure di Buddha come Maitreya continuarono ad essere popolari, e alcune sono veramente massicce, come quella alta 17,4 metri a Paju e la figura alta 18,4 metri nel tempio di Gwanchoksa a Nonsan, entrambe scolpite in massi naturali nel XI secolo d.C. Queste statue hanno solo l'essenziale dei dettagli e sono molto più astratte delle figure di metallo. Molti di loro indossano cappelli alti molto inusuali, e questo potrebbe rappresentare un legame con lo sciamanesimo, praticato a lungo nell'antica Corea. Anche statue di metallo su larga scala venivano ancora realizzate, come nel regno di Silla, come il "Buddha di Gwangju", che è alto 2,88 m.
Un'altra area di lavorazione dei metalli era la produzione di campane per i templi buddisti. Più piccole delle campane giganti realizzate dal precedente regno di Silla Unificato, le campane Goryeo possono ancora essere alte fino a 1,7 metri e sono state fuse in bronzo e decorate con draghi e figure celesti. Una caratteristica unica è il medaglione di loto fuso nel punto in cui è stata suonata la campana. Anche campanelli, i gong del tempio, il bruciaincenso e vasi erano fusi in bronzo e talvolta abbelliti con intarsi in argento e oro molto fini.
Figure in piedi di soldati o funzionari erano comunemente collocate in coppia fuori dalle tombe, secondo il modello cinese. Le maschere di legno sono un altro esempio della scultura non di carattere buddista del periodo. Creati per i tradizionali balli in maschera, hanno occhi infossati e nasi lunghi e dritti, che suggeriscono un'influenza centroasiatica. Le maschere erano state prodotte a lungo in Corea e venivano indossate dagli sciamani o usate per allontanare gli spiriti maligni nelle tombe e nelle case. Nella seconda metà del periodo, le sculture sono per lo più su piccola scala e realizzate con bronzo dorato e iniziano a mostrare un'influenza degli artisti Yuan che arrivarono con l'occupazione mongola della Corea dal XIII secolo d.C.
Approfondimento sulla scultura buddhista coreana
Insieme all'architettura, la scultura costituiva una delle principali forme di arte buddista del periodo dei Tre Regni. Ma a differenza dei grandi complessi di templi, che per la maggior parte erano monumenti pubblici sponsorizzati dallo stato, le sculture andavano da icone su larga scala per l'esposizione pubblica al culto delle statuette destinate alla devozione privata in casa. Le prime sculture dei tre regni adattarono l'iconografia e gli stili di quelle prodotte nelle regioni settentrionali e meridionali della Cina. Un esempio era la scultura della dinastia Wei settentrionale (386–534 d.C.), caratterizzata dalla posizione frontale delle figure, dai bordi svasati delle loro vesti e dalla decorazione a forma di fiamma sulle aureole. Gli scultori coreani, tuttavia, erano molto selettivi nelle loro interpretazioni di modelli stranieri, a volte fondendo stili multipli provenienti da diverse regioni della Cina e spesso integrando sensibilità autoctone. Le statue buddiste di Baekje, con i loro volti gentili e le proporzioni armoniose, sono particolarmente distintive. Durante la prima metà del VII secolo, le sculture della figura pensosa, spesso identificata come il Buddha del Futuro, o Bodhisattva Maitreya, immediatamente riconoscibili per la sua postura seduta, con la gamba destra piegata sulla sinistra e la mano destra che tocca la faccia, divenne immensamente popolare in tutti e tre i regni. La scultura buddista del periodo di Silla Unificato rifletteva il cosmopolitismo della società del tempo. I monaci di Silla si recavano nella Cina dei Tang (618–907), crocevia di culture orientali e occidentali, e tornavano con una conoscenza sempre maggiore di numerose sette buddiste, cosicché l'arte di questa dottrina incarnava una convergenza di molteplici influenze. Le statue della Silla Unificata hanno un'innegabile sensualità, dai loro volti rotondi e dalle espressioni sognanti ai loro corpi carnosi e sinuosi. In sostanza, lo stile di questo periodo può essere caratterizzato come uno stile internazionale che attraversa gran parte dell'Asia orientale, centrale e meridionale.
Fonti:
https://www.worldhistory.org/Korean_Sculpture/
https://www.metmuseum.org/toah/hd/kobs/hd_kobs.htm
Titolo: Geommu (Danza della spada coreana)
Articolo di: Alessia Pavani & Carolina De Nicolo
Link per Wikipedia Italia: https://it.wikipedia.org/wiki/Bozza:Geommu
Data: 21 ottobre 2022
Il termine geommu (hangul: 검무 hanja: 劍舞) si riferisce all'insieme di danze della spada tipiche della Corea. La parola geom è il termine sino-coreano per indicare la spada, il termine mu, invece, è l'abbreviazione di muryeong, che significa danza. La danza è anche conosciuta col nome kalchum (칼춤), composta dalle parole kal e chum, i due termini puro-coreani per riferirsi rispettivamente alle spade e alla danza.
Storia
Origine (folklore)
Esistono due leggende legate all’origine delle danze della spada, una che riguarda un individuo dal nome Gwanchang e l’altra con un individuo chiamato Hwang Chang. Le storie si possono trovare nel Samguk yusa (hangeul: 삼국유사, hanja: 三國遺事) e nel Donggyeong japgi (hangeul: 동경잡기, hanja: 東京雜記).1
Leggenda di Gwanchang
Il riferimento più antico alla danza della spada è collegato ai hwarang e compare all’interno del Samguk yusa di Iryeon La storia si svolge in un’epoca in cui il regno di Silla e quello di Baekje erano in conflitto e parla di un hwarang di sedici anni di nome Gwanchang, cavaliere esperto nel tiro con l’arco. Nell’anno 660 il padre lo mandò nel campo avversario di Baekje per aiutare sul campo di battaglia. Lì Gwanchang fu catturato, risparmiato per la giovane età e rispedito nel campo di Silla. Il padre, tuttavia, non era contento di questo risultato, perché i codici militari del periodo Silla richiedevano che un soldato morisse in battaglia o ritornasse a casa solo dopo aver ucciso il suo nemico. Egli quindi decise di inviare ancora una volta il figlio nel campo nemico per vincere.
Questa volta Gwanchang fu catturato e decapitato. Fu durante i funerali del ragazzo che i soldati eseguirono una danza della spada in sua memoria.2
Leggenda di Hwang Chang
L'altra leggenda della danza della spada proviene da una storia coreana antica, violenta e sanguinosa. Un ragazzo di nome Hwang Chang del regno di Silla possedeva l'incredibile abilità di danzare con la propria spada. Danzava così bene che il re del regno rivale di Baekje lo invitò ad eseguire una delle sue performance a corte. Il ragazzo finì per uccidere il re prima dell'assemblea reale, e fu ucciso a sua volta in un'esecuzione da parte dei militari di Baekje. Nel suo regno natale il re decise di onorarlo con danze con la spada che imitassero i movimenti di Hwang Chang e indossando maschere che assomigliassero al suo viso.
Queste leggende potrebbero testimoniare come la tradizione della danza della spada ebbe inizio, ma come la maggior parte delle arti ha subito cambiamenti in tutta la penisola.3,4
Etnografia
Al di là delle prime menzioni all’interno del Samguk yusa e del Donggyeong japgi, i riferimenti significativi appaiono solo tra la fine del XVII secolo e all’inizio del XVIII, in cui dalle illustrazioni si osservano sia donne che uomini. In alcuni casi la danza si esegue a corte oppure al di fuori di essa. Almeno dal 1872 si hanno notizie della danza della spada ballata a Jinju – ma nei documenti i passi di danza sono descritti in maniera molto blanda.5
La prima descrizione dettagliata della danza è attribuita a un occidentale che viveva in Corea, Horace Newton Allen. Dalla descrizione, risalente al 1896 e con il testo originale in inglese, emergono le seguenti caratteristiche:
- Abiti voluminosi dai colori intensi con lunghe maniche
- Acconciature dagli ornamenti vivaci
- La danza è eseguita indossando dei calzini spessi, senza indossare scarpe
- Si tratta di un ballo che di solito è fatto da donne
- Le ballerine fanno delle giravolte tra le spade poggiate sul pavimento
- Mentre la musica diventa più vivace, le danzatrici si avvicinano alle spade e le prendono in mano
- Con l’accelerare del ritmo, le spade sfrecciano nell’aria grazie al movimento aggraziato ma rapido delle ballerine.
- Le lame si muovono così velocemente da dare l’illusione di trafiggere chi danza, durante la performance.6
Danza della spada di Jinju
I dettagli storici della danza della spada di Jinju sono raccolti in un volume pubblicato nel 1979, il Jinju sisa (Storia della città di Jinju, 진주시사, 晉州市史) – non ci sono certezze in merito alla sua origine, un’ipotesi probabile è che si sia sviluppata simultaneamente in più punti e che a un certo momento ci sia stata una commistione delle differenti versioni (questo spiegherebbe, tra l’altro, perché la danza della spada di Jinju presenta caratteristiche sia di musica folk che di corte). Ci sono stati tre principali cambiamenti nella danza della spada di Jinju. Innanzitutto, la danza è ora eseguita in teatro unicamente per intrattenimento, anziché a corte o in altri luoghi celebrativi. Si danza in otto, mentre nei documenti storici solitamente erano indicate da una a quattro persone. Infine, la danza è stata considerevolmente accorciata.
A causa dell’occupazione giapponese, tra 1910 e 1945, ci fu una pausa nel tramandare le tradizioni. Tuttavia, negli anni Cinquanta il sostenitore delle arti performative Park Heonbong chiese a otto donne di ricostruire la danza della spada di Jinju. Non fu particolarmente difficile riportare alla vita questa danza perché era ancora molto viva nella memoria delle donne, che l’avevano danzata molte volte. Il ruolo di Park è stato determinante nel designare la danza “Jinju Geommu” come Patrimonio Culturale Intangibile nel 1967.[7] Dopo la ricostruzione della danza, sono state selezionate e allenate otto donne come nuove danzatrici di questo tipo di danza, non è stato un processo facile - molte delle donne che si erano proposte hanno rinunciato perché la danza era troppo complessa o in altri casi perché richiedeva troppo tempo.
Oggi la danza si esegue al “Jinju Muhyeong Munhwajae Jeonsu Hoegwan” ed è insegnata in diversi studi privati di Jinju. Negli anni ‘80 la danza della spada di Jinju iniziò ad essere inclusa nel repertorio del National Gugak Center di Seoul. Al di là delle manifestazioni sponsorizzate dal governo in quanto Bene Intangibile, l’occasione più importante in cui il Jinju Geommu è eseguito è un rituale annuale che commemora una giovane donna coreana, Nongae. Ella era una danzatrice di Jinju, città che era spesso teatro di guerre con i giapponesi e che spesso perdeva. Quando i giapponesi si impossessarono della città, alcuni generali si appropriarono della ragazza. Un giorno, durante una festa ella cominciò a piangere e quando le fu chiesto il motivo rispose che era triste per le sorti della propria gente (i coreani). Continuò poi dicendo che voleva mettere fine alla sua vita. Ella si gettò poi da uno scoglio e approfittò del momento per fare cadere insieme a lei un generale giapponese, in modo da vendicare il proprio popolo.8 In seguito, una kisaeng di Jinju, si impegnò a ballare la danza della spada per consolare lo spirito di Nongae7, fu così che durante la dinastia Joseon, la corte reale riorganizzò la danza della spada, facendola eseguire dalle kisaeng.9 Successivamente, è stato costruito un tempio nel luogo in cui Nongae si è tolta la vita. Inoltre, in sua memoria viene celebrato ogni anno il Festival "Nongae" di Jinju, in occasione del quale si balla anche il Jinju Geommu.8
Coreografia

Jinju Geommu è interpretato da un gruppo di otto ballerine in uniforme da guerriero al ritmo di dodeuri, taryeong lento (canzone popolare coreana) e taryeong veloce. Due file di quattro persone per lato ballano una di fronte all'altra, tenendo in mano una spada e un pezzo di stoffa a strisce arcobaleno. I movimenti dei ballerini includono il girarsi con le ginocchia piegate, il sedersi sul pavimento, il piegarsi in avanti e poi indietro e l’allungare le braccia con la spada appoggiata sul pavimento. La danza è accompagnata dal suono del piri (flauto), jeo (flauto di bambù), haegeum (violino a due corde), janggo (tamburo a forma di clessidra) e buk (tamburo).7 La bellezza della danza deriva dal livello di grazia e movimento che crea increspature di colori e che fa lampeggiare il metallo mentre le ballerine si muovono sul palco. I danzatori si dispongono in tre modi sulla scena:
- Ipchum-sawi: i ballerini sono in piedi faccia a faccia, su due file.
- Anjeon-sawi: nella stessa formazione di ipchum-sawi i ballerini si inginocchiano e continuano a ballare.
- Yeonpungdae: proprio come la danza dei ventagli, gli artisti formano un cerchio e girano con le lame che ruotano nelle loro mani. Non tutta la danza viene eseguita con le spade nelle mani dei ballerini. Molte sezioni della danza prevedono che la lama rimanga appoggiata sul palco. Ci sono tre anelli attaccati tra la lama e l'impugnatura che aggiungono scintillio e più suono alla danza.3
Tematiche
La danza ha dei temi ricorrenti che la distinguono dalle altre. Uno dei temi principali è l'espressione di se stessi. Essa è molto improvvisata, non ha movimenti o coreografie prestabilite ma lascia che siano i ballerini ad esprimersi. Non è giudicata sulle base delle abilità tecniche ma da quanto bene comunica il ballerino.
Un altro tema comune è l'espressione di Han e Sinmyeong. Han è caratterizzato da un profondo dolore e dalla tristezza, sentimenti tipicamente amari. Questo sentimento è solitamente radicato nelle ingiustizie sociali quali le invasioni da parte dei paesi vicini. Questa sensazione è rappresentata fisicamente da lunghi e lenti movimenti di trascinamento dei piedi e da movimenti rigidi delle spalle durante l'esecuzione della danza. Sinmyeong è la felicità estatica che viene dopo Han; è il momento “dell'estasi artistica o euforia che avviene in quell'ultimo drammatico momento in cui le lacrime si trasformano in risate e le tenebre in luce”. Sinmyeong è il rilascio dei sentimenti che caratterizzano Han e l'utopia di un mondo perfetto dopo la morte e l'oscurità.
Un altro tema comune è un'estetica: l'immobilità. L'immobilità è un movimento tecnico che crea un momento sospeso di fronte al pubblico. Dopo l'immobilità, la tensione viene rilasciata non appena il movimento riprende. Ad esempio, anche nella danza dei ventagli l'immobilità dei ballerini con i loro ventagli tenuti davanti al viso crea sospensione. Una volta che i ventagli si sono allontanati dai loro volti, la tensione si è allentata ed è iniziato il risveglio, creando un effetto di quello che a volte viene chiamato un "sospiro di sollievo visivo". Questo "sospiro di sollievo visivo" è un'estetica utilizzata nella maggior parte delle danze tradizionali coreane. Le emozioni vengono espresse dunque attraverso la spada. La spada rappresenta la mascolinità ed il guerriero e la danza della spada prende le sembianze di un gioco di guerra. Le danze con la spada vengono eseguite anche in Cina e Giappone, ma si distinguono da quella coreana piú graziosa, vivace e con una vasta varietà di ritmi e movimenti.10
Costumi

Ciò che colpisce maggiormente negli abiti della danza della spada sono i colori - rosso e un blu scuro e intenso - il cappello, la giacca esterna e le maniche. Alla base del costume vi è una lunga gonna chima (치마) e una blusa jeogeori (저거리) indossata dalle donne coreane. La gonna è blu scuro mentre la blusa è di colore azzurro molto chiaro (pressoché bianco). Sopra l’abito di base vi è il jeonbok (전복) - una giacca in stile militare - la porzione esteriore è dello stesso colore della gonna. Sopra di esso si può notare un’ampia fascia di colore rosso denominata hongtti (홍띠) o hongsaek jeondae (홍색 전대), posizionata a livello del petto e sotto le braccia e legata dietro con un largo fiocco che arriva quasi al pavimento. Il cappello nero è anch’esso in stile militare e si chiama jeollip (전립), è contraddistinto da un orlo sottile , adornato con una nappa rossa. Esso è legato alla testa, sotto il mento del danzatore - dove pende una fila di perle rosse e gialle. Il cappello è assicurato meglio alla testa tramite una fascia che passa attraverso la fronte e che è annodata dietro la testa. L’acconciatura riprende quella indossata dalle donne della corte reale - i capelli sono tirati indietro e raccolti in uno chignon sulla nuca. Le danzatrici indossano i tradizionali beoseon (버선) coreani - calzini piuttosto spessi e bianchi. Esse, inoltre, hanno con sé un paio di maniche aggiuntive note con il nome saektonghansam (색동한삼). Le maniche sono piuttosto lunghe e sono legate attorno al polso. Sono caratterizzate da un motivo a strisce, ciascuna delle quali di colore diverso.
Gli strumenti più importanti della danza sono chiaramente le spade geom (검). Le lame non sono acuminate, perché sono usate a scopo di intrattenimento e sono decorate. Sono lunghe 9 pollici e larghe 1, il materiale è chiamato baektong (백통), un misto di nichel e ottone bianco.11
Note
- ^ Van Zile, Judy, Perspectives on Korean Dance, Middletown, Conn., Wesleyan University Press, 2001, p. 113.
- ^ Van Zile, Judy, Perspectives on Korean Dance, Middletown, Conn., Wesleyan University Press, 2001, pp. 113-114.
- ^ Salta a:a b Geom-mu: The Korean Sword Dance, su New World Encyclopedia. URL consultato il 20 ottobre 2022.
- ^ Gray Miller, Korean Sword Dance, su dance.lovetoknow.com. URL consultato il 20 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2021).
- ^ Van Zile, Judy, Perspectives on Korean dance, Middletown, Conn, Wesleyan University Press, 2001, pp. 116-118.
- ^ Allen, Horace. N., Some Korean Customs. Dancing Girls., The Korean Repository 3, 3 ottobre 1896, pp. 383-386.
- ^ Salta a:a b c Jinju Geommu (Sword Dance of Jinju), su Cultural Heritage Administration. URL consultato il 20 ottobre 2022.
- ^ Salta a:a b Van Zile, Judy, Perspectives on Korean dance, Middletown Conn., Wesleyan University Press, 2001, pp. 122-124.
- ^ Sword Dance - Geommu- The Korean Deadly Art. [Part1], su shukuchiisms.tumblr.com. URL consultato il 21 ottobre 2022.
- ^ Allen, Lexie, Korean Dance, su Dance as Cultural Knowledge, 9 dicembre 2020.
- ^ Van Zile, Judy, Perspectives on Korean Dance, Middletown, Conn., Wesleyan University Press, 2001, pp. 125-127.
Bibliografia
- Allen, Horace N., Some Korean Customs. Dancing Girls. The Korean Repository 3, 1896.
- Allen, Lexie, Korean Dance. URL consultato il 20 ottobre 2022.
- Cultural Heritage Association, Jinju Geommu (Sword Dance of Jinju). URL consultato il 20 ottobre 2022.
- Miller, Gray, Korean Sword Dance. URL consultato il 20 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2021).
- New World Encyclopedia, Geom-mu: The Korean Sword Dance. URL consultato il 20 ottobre 2022.
- Sword Dance - Geommu- The Korean Deadly Art. URL consultato il 21 ottobre 2022.
- Van Zile, Judy, Perspectives on Korean Dance, Middletown, Conn., Wesleyan University Press, 2001.
Collegamenti esterni
(KR) 360º VR 영상: 국립부산국악원 진주검무(Jinju geommu), su youtube.com. URL consultato il 20 ottobre 2022.
(KR) Beautiful Korea, Dynamic Busan_국립부산국악원 진주검무, su youtube.com. URL consultato il 20 ottobre 2022.
Autore / Writer: Erica Callegaro
Breve Spiegazione / Short Explanation: Breve panoramica del Ganggangsullae, delle sue origini, costumi e coreografia. Fa parte di un lavoro di approfondimento delle danze coreane effettuate con il gruppo di lavoro composto da Erica Callegaro, Carolina De Nicolo, Francesca Nigro, Alessia Pavani, Martina Rampoldi. Ognuna dei membri ha approfondito una danza coreana.
Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Bozza:Ganggangsullae
Status: To be published soon
Ganggangsullae
Il Ganggangsullae (강강술래) è un’antica danza popolare coreana.
Caratteristica per i suoi movimenti circolari, che ricordano la luna piena, veniva inizialmente utilizzata per propiziare un raccolto prosperoso, diventando poi con il tempo uno dei simboli culturali della Corea.
Questa danza unisce vari elementi come canto, danze e gioco ed è esclusivamente interpretata da donne. E’ principalmente eseguita nella provincia costiera di Jeollanam-do, nella parte sud-occidentale della penisola coreana ed è spesso associata con le festività tradizionali coreane del Chuseok (principale festival del raccolto in Corea celebrato durante la piena del 15° giorno dell’8° mese del calendario lunare coreano) e del Daeboreum (prima luna piena del calendario lunare coreano).
Il 15 febbraio 1996 il Ganggangsullae fu riconosciuto come patrimonio culturale immateriale della Corea n°8.
Nel 2009, a seguito della Quarta Sessione del Comitato Intergovernativo (4.COM) tenutasi ad Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti (dal 28 settembre al 2 ottobre), è stato inserito con la decisione 4.COM 13.65, come file n°0188 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità (ICH - Intangible Cultural Heritage) dell’UNESCO.
Origine ed etimologia del nome
Esistono diverse teorie sulla nascita del Ganggangsullae; una di queste fa riferimento alla società tradizionale coreana dominata dagli uomini che, seguendo gli insegnamenti confuciani, non permetteva alle donne di cantare ad alta voce o uscire di notte. Tuttavia, durante la festività del Chuseok, questo divieto non era valido e le donne cominciarono a radunarsi in cerchio e a ballare sotto la luna piena, dando sfogo alla loro frustrazione.
Un’altra teoria racconta che questa danza sia stata inventata dall’ammiraglio Yi Sun-sin durante le invasioni giapponesi della Corea (1592-1598), conosciute anche con il nome di Guerra di Imjin. L’ammiraglio ordinò alle donne dei villaggi di travestirsi da soldati e ballare attorno al monte Okmae (옥매산) per intimidire l’esercito giapponese, facendo credere che i soldati coreani fossero numerosissimi.
Da quest’ultima teoria deriverebbe anche il nome della danza che corrisponderebbe alla frase cinese “un potente barbaro sta per invadere il nostro paese”, dato l’uso, sotto forma di canto, che se ne faceva in modo che la popolazione fosse consapevole dell'arrivo di nemici invasori.
L’etimologia del termine resta comunque poco chiara, dato che anche in questo caso esistono diverse teorie al riguardo.
Un’altra si basa sull’interpretazione di parole indige coreane, nelle quali 'gang' significa cerchio e 'sullae' , che deriva dalle parole ' sunu' o ' sulla' , significa carro o allertare. Combinati insieme, i due termini possono significare 'carro che gira in tondo' o ' allertare stando in cerchio'.
Struttura ed esecuzione
La struttura del Ganggangsullae può essere definita a spirale e consiste nel creare, disfare e cambiare i cerchi che si formano ballando, ripetendo i giochi e le formazioni varie volte. Il meccanismo è abbastanza complesso, dato il progressivo incremento delle partecipanti che raggiunge il suo massimo nelle ultime fasi della performance.
La danza si apre con il gin Ganggangsullae (긴 강강술래), un tempo lento, per poi passare al jung Ganggangsullae (중 강강술래), tempo moderato e raggiungere infine il climax con il jajeun Ganggangsullae (잦은 강강술래), tempo veloce. Durante la performance non aumenta solo la velocità della musica e del canto, ma anche quella dei passi che diventano quasi una corsa.
Una voce principale canta il testo, mentre le seconde voci cantano alcuni versi specifici, tra cui il ritornello 'Ganggangsullae'.
Il testo del Ganggangsullae esprime le difficoltà, il duro lavoro, la tristezza e la speranza di felicità delle donne, spesso attraverso aneddoti. Questo fa sì che il testo cambi da cantante a cantante.
Tradizionalmente, questa danza viene eseguita in abiti tradizionali coreani e senza l’accompagnamento di strumenti musicali.
Coreografia
Il wonmu (원무) è il movimento caratteristico e principale della danza che consiste nel ruotare in cerchio tenendosi per mano.
Il Ganggangsullae presenta diverse formazioni e giochi che mimano la vita rurale, tra cui:
- Gioco della tartaruga palustre:
gioco che imita le tartarughe palustri.
- Legare le aringhe / slegare le aringhe:
il gruppo di danzatrici si divide in varie file e quelle che sono davanti passano sotto alle braccia di chi hanno dietro, incrociandole sopra le spalle, formando così una catena. Questa figura esprime speranza per un buon raccolto. Una volta che tutte le danzatrici hanno incrociato le braccia le une con le altre si procede con lo scioglimento della catena creata.
- Raccogliere le felci:
questa figura imita il raccolto delle felci durante i primi giorni di primavera.
- Arrotolare materassi di paglia / srotolare materassi di paglia
- Camminare sulle tegole:
tutte le danzatrici, fatta eccezione per tre, si uniscono in una fila compatta tenendosi per la vita, abbassandosi e appoggiandosi l’una sull’altra. Delle tre rimaste, una cammina sopra alla fila formata con l’aiuto delle altre due le tengono le mani in modo che non cada. Quando la danzatrice termina la camminata sulla fila e scende, si passa al gioco successivo.
- Gioco del guardiano della porta / Apri la porta:
le due danzatrici che, nella figura precedente, aiutano la ragazza a camminare, formano con le braccia alzate una sorta di porta. Le altre, sempre in fila e tenendosi per la vita, passano varie volte attraverso la porta per poi passare alla formazione successiva.
- Acchiappando un topo
Significato
Il Ganggangsullae simboleggia l’unità, la collaborazione, l’armonia e l'uguaglianza tra chi vi partecipa e incoraggia le partecipanti a liberarsi di sentimenti repressi come il rimorso. I cerchi che si creano durante l’esecuzione significano apertura e creatività.
Persone con riconoscimenti
Voce principale:
- Yang Hong-do (deceduta): nominata nel 1966
- Kim Gil-im (deceduta): nominata nel 1966
- Choi So-sim (deceduta): nominata nel 1976
- Park Yong-sun: nominata nel 1993
- Park Yang-ae: nominata nel 2000
- Kim Jong-sim: nominata nel 2000
Seconda voce:
- Cha Young-sun: nominata nel 2000
Gioco del camminare sulle tegole:
- Park Jong-suk: nominata nel 2000
Sources:
- "Ganggangsullae". UNESCO. https://ich.unesco.org/en/RL/ganggangsullae-00188
- "강강술래 | 유네스코와 유산". heritage.unesco.or.kr (in Korean). https://heritage.unesco.or.kr/%EA%B0%95%EA%B0%95%EC%88%A0%EB%9E%98/?ckattempt=1
- 기록으로 만나는 대한민국 > 문화·예술 > 강강술래. https://theme.archives.go.kr/next/koreaOfRecord/circle.do
- Intangible Cultural Heritage of Humanity | Cultural Heritage Administration. https://english.cha.go.kr/cop/bbs/selectBoardArticle.do?ctgryLrcls=CTGRY210&nttId=58071&bbsId=BBSMSTR_1205&uniq=0&mn=EN_03_02
- Ganggangsullae - Headword - Korean Folk Arts - Encyclopedia of Korean Folk Culture. https://folkency.nfm.go.kr/en/topic/detail/1454
- Ganggang Sullae Ring Dance - Headword - Korean Seasonal Customs.- Encyclopedia of ai Korean Folk Culture. https://folkency.nfm.go.kr/en/topic/detail/3145
- Lee E-hwa (2006). Korea's pastimes and customs: A Social History. Ju-Hee Park (trans.). Homa & Sekey Books. pp. 170–172. ISBN 1-931907-38-2.
- 강강술래 - 문화재청 국가문화유산포털. http://www.heritage.go.kr/heri/cul/culSelectDetail.do;jsessionid=MDlarcG5xDdXWH4aHfxJBj9qyUsv8VdXXtl51L3aN64A34ZybIuDTz1sUnL5UYQ1.cpawas_servlet_engine1?pageNo=1_1_2_0&VdkVgwKey=17,00080000,36
- Ganggangsullae https://www.youtube.com/watch?v=6D73WBzzEG4
- [Arirang Special] Korean Music Fest - Ganggangsullae (강강술래) https://www.youtube.com/watch?v=FtXMvWOzwI4
Topic : Seoul Queer Culture Festival
Writers : De Simone Benedetta , Vigo Sara ( Team Sayul Italy - Rome )
Short explanation : This article is about Seoul's Queer Culture Festival, its history and development throughout the years and how it coped with several issues and the ongoing opposition.
Topic: Boramae Park (보라매공원)
Writer: Devapriya Manunta
Short Explanation: Introduction to Boramae Park, history, facilities and a short explanation of its main attractions and activities available in the park.
BORAMAE PARK (보라매공원)
Boramae Park is a famous public park in Dongjak-Gu, Seoul, a 10 minutes walk from Sindaebang Station. The park was constructed on the old site of the Korean Air Force Academy, which was taken over by the Seoul Metropolitan Government and developed into a recreational public park with several facilities and attractions. Boramae Park was renovated from December 20, 1985, and reopened on May 5, 1986, receiving its name from the Air Force Academy's signature tower, Boramae.
The imposing structure represents loyalty and filial piety.
Boramae Park, located in the southwestern area of Seoul, is popular among residents due to its proximity to Dongjak-gu, Gwanak-gu, and Yeongdeungpo-gu. In the spring, enjoy the lovely landscape of cherry blossoms and tulips, while in the autumn, admire the romantic hues of autumn leaves on a walk with loved ones. Summer is packed with water-themed activities for children and fountains, whilst winter is distinguished by snow-covered ponds.
At approximately 397,000 ㎡, the park holds various areas:
- Landscape facilities: lawn yard, hydroponic facilities, lotus pond, azalea garden, Mugunghwa garden, etc
- Sports facilities: Jogging track, artificial grass soccer field, tennis court, multi-purpose playground, badminton court, artificial rock climbing field, gate ball field, acupressure sidewalk, Basketball court
- Convenience facilities: parking lot, canteen, drinking fountain, shade, toilet, bench
-Playground: Children's playground, floor fountain, theme water playground, air park
-Cultural facilities: Seoul Boramae Youth Center, Boramae Safety Experience Center, Dongjak-gu Community Center
-Other facilities: Seoul Gwanak Senior Welfare Center, Seoul Developmental Disabled Welfare Center, Seoul Southern Disabled Welfare Center, Dongjak Police Station District Grand Dispatch Center, etc.
Moreover the 2nd floor of Building 4 has a library that is popular with teenagers as well as Teenager Center where they can enjoy various activities and programs. Enjoy airplane sculptures in the air park and bring your dog to the dog park for a day out.
-Hydroponic Facilities open from May to September every year while the theme water playground operated for two months, from July to August.
BORAMAE SAFETY EXPERIENCE CENTER (보라매안전체험관)
The Boramae Safety Experience Center, located within Boramae Park, offers an experience program focusing on disaster response. With a 'Safe Seoul' goal, the center teaches safety awareness and safety measures through a 2 hour disaster simulation-based training program of one hour on how to confront disasters, earthquakes, windstorms, fire, and traffic accidents using a 4D movie. The activity is intended for kids from elementary to high school. The center also has a program wherein people can learn about first aid, such as CPR, and about how to use different safety facilities and equipment. It is closed on Mondays, New Year's Day, Seollal (Lunar New Year's Day), and Chuseok (Korean Thanksgiving Day)
Furthermore, there are a few facilities available within the Safety Experience Center:
B1F (Underground): Evaluation hall, orientation hall, 4D Theater, and subway accident experience zone.
1F (ground floor): Fire safety history museum, windstorm simulation zone, earthquake simulation zone.
2F (first floor): Traffic accident simulation zone, fire simulation zone.
3F (second floor): Practice fire safety facility, children's safety zone, emergency care practice room.
MAJOR EVENTS: - From March until June, the Central Lawn Square hosts the Children's Day Playground.
-Children's Day Pilot Experience Event ( ) I'm the pilot of the future>> is hosted in the Air Park
-The operation of the fountains begins on May 1st and concludes on September 30th.
-The artificial rock climbing course is closed from December to March in order to prevent accidents.
10 HOT SPOTS FOR PICTURE:
에어파크 (Air Park) : You can take great pictures throughout the four seasons thanks to various trees, you can create a different atmosphere every season.
무궁화 동산 (Mugunghwa Garden) : Hybiscus Syriacus flowers bloom from July to August so you can take pretty pictures
중앙잔디관장 계단 (Central Lawn Stairs) : The green grass in the central lawn square is the best to capture on photos during spring and summer
철쭉동산 (Azalea Garden) : From 12th April to 15th May Azaleas bloom in the coolest way.
중앙잔디관장 (Director of the Central Lawn): The grass of this area is the greenest from Spring to Summer and perfect against the heatwave of a big city such as Seoul.
연못 (Pond) : The pond is magnificently surrounded by iris in Spring, lotus in Summer, and leaves in autumn and snow in winter.
플리타너스길 (Platanus Road) : In Summer the green scenery give off a lively feeling while in autumn leaves cover the streets
과수원 (Orchard) : It has generous trees rich with apples, cherries, plums, grapes. However it is prohibited to touch them.
장미원 (Rose Garden) : when roses are in full bloom from May to June, roses in this area are the loveliest ones.
벽천 폭포앞 (Byeokcheon Falls) : Beautiful memories can be made with your loved ones under the waterfall of Byeokcheon Falls.
ATTRACTIONS:
중앙잔디광장 (Central lawn Square)
에어파크 (Air Park)
바닥분수 및 테마물놀이터 (Floor Fountain and Theme Water Playground)
음악분수 (Musical Fountain)
반려견 놀이터 (Pet playground)
맨발공원 (Barefoot Park)
인공암벽등반장 (Artificial rock climbing course is banned from using from December to March)
괴수원 (Mysterious garden)
인조잔디축구장 (Artificial turf soccer field)
PLANTS AND ANIMALS OF BORAMAE ECOLOGICAL SYSTEM:
대모잠자리 (Dragonfly)
두꺼비 (Toad)
겹벚나무 [만첩개벗] (Cherry Blossom Tree)
히어리 (Corylopsis coreana)
바둑돌부전나비 (Lycaenidae butterfly)
애사슴벌레 (stag beetle)
파랑새 (blue bird)
연꽃 (lotus flower)
넓적배사마귀 (Hierodula patellifera mantis)
낙상홍 (Ilex serrata tree)
느티나무 (Japanese Zelkova tree)
흰말채나무 (Cornus alba tree)
신수유 (Japanese Cornus/ Cornus Officinalis)
청설모 (Eurasian Red Squirrel)
새호리기 (Falco Subbuteo bird)
청딱따구리 (Green woodpecker)
왕버들 (Salix chaenomeloides Kimura)
TRANSPORTATION:
• Subway: -LINE 7, Boramae station, exit 2 (main gate in the direction of Boramae Park)
-LINE 2 Sindaebang Station, exit 4 ((heading toward Munchang Elementary School)
.Exit 1 of Boramae Hospital Station on the Sillim Line ) East gate of Boramae Park
• Bus:
-To the main entrance—> Take Maeul Village Bus-Dongjak (마을버스-동작)
Number 05 / 5531 / 5536 / 5623 / 5633 / 900 / 150 / 505 and get off at Boramae Park (보라매공원)
-To Boramae Park East Gate—> Take Maeul Village Bus-Dongjak (마을버스-동작)
Dongjak (동작) 05-1 / 153 / 5516 / 5525 and get off at Boramae Park (보라매공원) or Lotte Gwanak branch (롯데관악점)
References:
http://parks.seoul.go.kr/template/sub/boramae.do
https://english.visitseoul.net/nature/Boramae-Park_/2190
https://english.visitkorea.or.kr/enu/ATR/SI_EN_3_1_1_1.jsp?cid=1865073