Autore / Writer: Erica Callegaro, Anna Zaffonato
Breve Spiegazione / Short Explanation: Breve panoramica del Jultagi, delle sue origini e caratteristiche e della sua esecuzione.
Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Bozza:Jultagi
Status: Draft (to be published soon)
Jultagi
Il Jultagi (줄타기) o eoreum (어름) è uno spettacolo di funambolismo tradizionale coreano.
Il Jultagi viene eseguito principalmente durante le festività del 15 aprile del mese Dano (5° giorno del 5° mese lunare del calendario lunare coreano) e del Chuseok (principale festival del raccolto in Corea celebrato durante la piena del 15° giorno dell’8° mese del calendario lunare coreano). I funamboli si esibiscono anche a pagamento in feste private.
Storia
Le prime testimonianze e i primi esempi di Jultagi risalgono alla fine della dinastia Han in Cina, ma non è chiaro quando sia stato introdotto nella Penisola Coreana.
Sebbene non appaia nei dipinti parietali delle tombe di Goguryeo, esiste la possibilità che il funambolismo sia stato tramandato, considerando che all'epoca esistevano varie tecniche di ques'arte.
Attualmente, la formazione di nuovi artisti e la trasmissione di quest'arte è gestita dalla Jultagi Safeguarding Association nella provincia di Gyeonggi-do. L’associazione offre due tipi di formazione: l'apprendistato in cui i maestri istruiscono i professionisti e assumono studenti, e l'istruzione pubblica attraverso la formazione scolastica, laboratori e campi estivi.
Tecnica ed esecuzione
Ci sono due tipi di esibizioni di Jultagi: una, eseguita da clown eccezionalmente abili, per intrattenere le persone della classe nobile, e l'altra, con l’accento su gag e intrattenimento, per la gente comune.
L'esibizione di Jultagi viene eseguita dal funambolo, che realizza una varietà di acrobazie sulla corda, accompagnate da barzellette, mimiche, canti e balli; da un clown che coinvolge il funambolo in battute scherzose e da un gruppo di musicisti che suona strumenti tradizionali come piri (flauto), daegeum (flauto di bambù), haegeum (violino a due corde), buk (tamburo) e janggo (tamburo a forma di clessidra), per accompagnare l'intrattenimento. Il funambolo inizia con numeri più semplici, passando gradualmente ad acrobazie più difficili, eseguendo circa una quarantina di diverse tecniche in un'esibizione che può durare diverse ore.
La corda utilizzata è lunga circa 10 metri e posta ad un’altezza di 3 metri. Il numero viene eseguito, di solito, utilizzando un ventaglio pieghevole per bilanciare il corpo e mantenere l’equilibrio sulla fune. Intanto i musicisti accompagnano lo spettacolo e il clown (che rimane a terra) conversa con il funambolo e facilità la comunicazione con il pubblico.
La struttura esecutiva del Jultagi si compone solitamente di tre parti, anche se possono esservi delle eccezioni e/o delle aggiunte; il Julgwangdae, o l'esecutore di Jultagi, non può comunque modificare arbitrariamente la struttura della performance dato che essa è l'ordine implicito del nocciolo di quest’arte.
I tre momenti principali sono i seguenti:
- Julgosa e Jeonbangiye: scambio di battute spiritose tra il funambolo e il clown
- Jungnori e Walchanori: il funambolo critica la nobiltà e i monaci, raccontando barzellette dal tono satirico
- Hubangiye e Salpan: il climax, vengono eseguiti i numeri più difficili
Proclamazione ed inserimento nei beni UNESCO
Il 30 giugno 1976 il Jultagi viene riconosciuto come patrimonio culturale immateriale della Corea n°58.
Nel 2011, a seguito della Sesta Sessione del Comitato Intergovernativo (6.COM) tenutasi a Bali, Indonesia (dal 22 al 29 novembre), viene inserito con la decisione 6.COM 13.41, come file n°0448 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità (ICH - Intangible Cultural Heritage) dell’UNESCO.
Riferimenti nella cultura di massa
Un esempio di un'esibizione di Jultagi si può osservare nel film The King and the Clown (왕의 남자) (2005), diretto da Lee Joon-ik.
Sources:
- Jultagi (Tightrope Walking) - Heritage Search.
https://english.cha.go.kr/chaen/search/selectGeneralSearchDetail.do?mn=EN_02_02&sCcebKdcd=17&ccebAsno=00580000&sCcebCtcd=31&pageIndex=1®ion=&canAsset=&ccebPcd1=&searchWrd=JULTAGI&startNum=&endNum=&stCcebAsdt=&enCcebAsdt=&canceled=&ccebKdcd=&ccebCtcd=
- Headwords - Encyclopedia of korean folk culture (in Korean).
https://folkency.nfm.go.kr/topic/detail/1613?pageType=search&keyword=Jultagi
- Jultagi, tightrope walking - intangible heritage - Culture Sector - UNESCO.
https://ich.unesco.org/en/RL/jultagi-tightrope-walking-00448
- Jultagi, tightrope walking | Silk Roads Programme.
https://en.unesco.org/silkroad/silk-road-themes/intangible-cultural-heritage/jultagi-tightrope-walking
- 줄타기 - 한국민족문화대백과사전 (in Korean).
https://encykorea.aks.ac.kr/Article/E0053663
- 한국학술지인용색인(Korea Citation Index).
https://www.kci.go.kr/kciportal/main.kci?locale=en
한국 줄타기 재담 연구.
https://www.kci.go.kr/kciportal/ci/sereArticleSearch/ciSereArtiView.kci?sereArticleSearchBean.artiId=ART001150265
한국 줄타기의 역사와 연행 양상.
https://www.kci.go.kr/kciportal/ci/sereArticleSearch/ciSereArtiView.kci?sereArticleSearchBean.artiId=ART001058139
한국 줄타기의 연행 구조와 원리.
https://www.kci.go.kr/kciportal/ci/sereArticleSearch/ciSereArtiView.kci?sereArticleSearchBean.artiId=ART001066384
- Sixth Session of the Intergovernmental Committee (6.COM) – Bali, Indonesia, November 2011 - intangible heritage.
https://ich.unesco.org/en/6com
- Decision of the Intergovernmental Committee: 6.COM 13.41 - intangible heritage - Culture Sector - UNESCO.
https://ich.unesco.org/en/Decisions/6.COM/13.41
- UNESCO Intangible Cultural Heritage Lists - Wikipedia.
https://en.wikipedia.org/wiki/UNESCO_Intangible_Cultural_Heritage_Lists#ref_2
Topic: Jeong
Country: SAYUL in Italia
Name: Giorgia Catalisano
Data: 8 Marzo 2023
Wikipedia link: https://it.wikipedia.org/wiki/Concetto_di_Jeong
Introduzione
Questo articolo parla di un aspetto culturale della società coreana che caratterizza ogni tipo di relazione che unisce le persone.
Significato della parola
Jeong (정, Hanja: 情, romanizzato: Jeong, lett.: affetto o attaccamento) è un concetto nella cultura coreana per indicare il sentimento umano innato di esprimere affetto (애정).
Jeong nella cultura coreana
In tutte le lingue del mondo esistono espressioni con un significato troppo ampio per essere racchiuso in una sola parola; è il caso di "Jeong". Nemmeno i coreani stessi, che hanno coniato il termine, riescono a definirne pienamente il significato. Il concetto coreano di Jeong è un termine che si riferisce a un sentimento di connessione e affinità emotiva tra le persone. Potrebbe essere tradotto in coreano come "사랑" (amore) o "친근감" (cordialità), ma il significato è più profondo di quanto queste parole suggeriscano. Jeong implica un legame emotivo profondo e reciproco tra le persone che va oltre le semplici relazioni sociali e può essere percepito non solo tra amici e familiari, ma anche tra perfetti sconosciuti. Jeong implica anche rispetto e gratitudine per le relazioni e i legami emotivi che si hanno nella vita. Questo sentimento può influenzare le scelte e le relazioni che si instaurano. Per questo motivo, la società coreana trova in esso uno dei suoi pilastri fondamentali. Da quando questo termine è entrato nel linguaggio quotidiano, in Corea del Sud viene usato praticamente in ogni contesto, anche quando si parla di "음식" (cibo). Ad esempio, quando due amici ordinano un piatto diverso al ristorante, condividerlo è un gesto che rientra nel jeong. Jeong è anche quando qualcuno si offre di aiutare una persona anziana o di dare indicazioni a uno sconosciuto o qualsiasi altra azione dettata da affetto, simpatia e compassione. A prima vista, questo concetto potrebbe sembrare qualcosa di estremamente positivo, e in effetti è così. Nasce dal forte senso di "우리" (noi) tipico del popolo coreano, esprime la percezione di una persona non come un estraneo ma come un membro di una grande famiglia allargata. Proprio per questa sua natura, però, questo concetto può rivelare alcuni aspetti non proprio positivi. Infatti, questo tipo di legame unisce anche persone che spesso non vanno d'accordo tra loro. In questi casi, il concetto di jeong viene anche chiamato "miun jeong", letteralmente "jeong dell'odio". Poiché si tratta di un sentimento che cresce nel tempo e, una volta nato, è difficile da estirpare, esistono diverse espressioni che descrivono scherzosamente il suo "jeong". Il jeong, quindi, è considerato più pericoloso dell'amore. Tra tutti i tipi di jeong, il miun jeong, che costringe a trascurare i difetti e gli errori degli altri, è considerato il più "insidioso" di tutti.
Fonti
https://italia.korean-culture.org/it/1373/board/966/read/110931
https://gogohanguk.com/it/blog/come-dire-ti-amo-in-coreano/#:~:text=Jeong%20(%EC%A0%95)%2
0vuol%20dire%20infatti,appunto%20affetto%20verso%20quella%20persona.
https://www.ktigerradio.com/showbiz/item/1788-jeong-l-amore-coreano
Topic : Samullori, 사물놀이
Writers : Ilaria Lanè (SAYUL in SIENA)
Location: Wikipedia ITALIA
Wikipedia link: https://it.wikipedia.org/wiki/Samullori
Modified Wikipedia link, re-modified by Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Samul_nori
This article gives information on the topic of Samullori, a Korean traditional music genre born from Nongak. As the name says, four instrument bind together perfectly, in a harmony Korean philosophy brings.
Questo articolo rende informazioni sull’argomento del Samullori, un genere musicale tradizionale coreano nato dal Nongak. Come il nome dice, quattro strumenti si uniscono insieme in un‘armonia, sempre portata dalla filosofia coreana.
Introduzione
Il Samullori è una forma musicale di origine coreana che esprime armonia musicale nelle differenze dei diversi suoni che la compongono. Il termine “Samullori” contiene l’espressione “사물”, quattro parti, quattro strumenti che compongono il genere, che inoltre costituiscono i quattro strumenti base della preghiera buddhista.
Gli strumenti musicali che ne fanno parte trattengono tra loro diversità storiche e regionali, tanto che lo stesso suonatore deve essere a conoscenza profonda di queste caratteristiche per poterlo interpretare al meglio. Il rispetto per lo strumento non è altro che una proiezione della filosofia coreana, che predica la considerazione ed inclusione delle diversità altrui per raggiungere una consonanza generale.
Origine
L’odierno Samulnori corrisponde ad un nuovo tipo di musica Nongak, nata nel febbraio del 1978, dal “Teatro Amore”, “공간극장 사랑”. Il Nongak costituisce un tipo di musica a sfondo di riti ancestrali e teatro. Suonare musica Nongak rappresentava un momento di pausa per i contadini, che al contempo pregavano per un buon raccolto. Il genere fu modificato per sostenere il ritmo di quattro strumenti “사물”, spesso suonati in posizione seduta.
Ciò che differenzia il Nongak dal Samulnori è questa melodia entusiasta che il Nongak non ha, un ritmo raggiunto mediante la percussione di questi strumenti parte costituenti.
Strumenti
- 꽹과리, simboleggia il suono del tuono;
- 장구, simboleggia il suono della pioggia;
- 북, simboleggia il suono della terra e delle nuvole;
- 징, simboleggia il suono del vento.
L'articolo descrive il Ministero dell'unificazione della Corea del Sud e il suo funzionamento
Il Ministero dell’Unificazione (Coreano: 통일부; Romanizzazione: Tongilbu; Hanja:統一部) è un organo esecutivo del governo della Corea del Sud, fondato l’1 Marzo 1969 con il fine di promuovere la riunficazione della penisola coreana. Il Ministero è responsabile di tutte le questioni che riguardano le relazioni intercoreane e di adottare politiche sull’unificazione, sul dialogo intercoreano, lo scambio, la cooperazione e l’assistenza umanitaria. Inoltre, esso analizza la situazione nordcoreana e promuove attività educative e informative sulla Corea del Nord e altre questioni legate all’unificazione. I quartieri generali del Ministero si trovano al terzo e quarto piano del Palazzo del Governo di Seoul, distretto di Jongno-gu.
Breve storia della cooperazione intercoreana
In seguito alla divisione delle due Coree, i rapporti tra le due parti vennero interrotti per tutti gli anni Sessanta. Gli anni Settanta e Ottanta furono gli anni in cui si è iniziò a considerare la possibilità di stabilire delle relazioni di scambio e cooperazione tra il Nord e il Sud. La prima apertura avvenne il 12 agosto 1971 con i dialoghi intercoreani organizzati dalla Croce Rossa Coreana. Dal novembre del 1984 al novembre del 1985 si tennero le prime discussioni economiche intercoreane, attraverso il Comitato Regolatorio Inter-Coreano, fondato nel 1973. Negli anni Ottanta ci fu un cambiamento fondamentale in positivo della politica e dell’atteggiamento delle relazioni inter-coreane. Ciò fu determinato dal crollo del sistema socialista e dalla fine della Guerra Fredda. Come misura di follow-up, il 12 giugno 1989 furono adottate le Linee Guida di base per lo scambio e la cooperazione intercoreana e nell'agosto 1990 furono promulgate le relative leggi, come la Legge sullo scambio e la cooperazione intercoreana e la Legge sul Fondo di cooperazione intercoreana. La Legge sullo scambio e la cooperazione intercoreana ha lo scopo di contribuire alla pace e all’unificazione della penisola coreana attraverso la prescrizione di misure necessarie allo scambio e alla cooperazione tra il nord e il sud.
Nonostante gli alti e bassi negli scambi e nella cooperazione intercoreana, come il ritiro della Corea del Nord dal Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) nel marzo 1993, la sospensione delle visite al Monte Geumgangsan nel 2008 e l'attuazione delle Misure del 24 maggio 2010 emanate dalla Corea del Sud per sospendere gli scambi economici con la Corea del Nord, gli scambi intercoreani sono continuati.
Tuttavia, in seguito alla serie di provocazioni nucleari e missilistiche della Corea del Nord all'inizio del 2016, il sud adottò nuovamente delle sanzioni nei confronti della Corea del Nord, sospendendo temporaneamente gli scambi e la cooperazione. Anche la cooperazione nel complesso industriale di Gaesong come mezzo per denuclearizzare la Corea del Nord venne sospesa.
In ogni caso, il governo sudcoreano continua a promuovere progetti di scambio e cooperazione non politici a livello privato, nella misura in cui essi non compromettono le sanzioni della comunità internazionale contro la Corea del Nord, e si sforza di promuovere varie cooperazioni, scambi e contatti in ogni settore.
Piano del Ministero dell’Unificazione
Piano di unificazione della comunità nazionale
Il Piano di unificazione della comunità nazionale è il piano di unificazione ufficiale del governo sudcoreano. È stato proposto dal presidente Kim Young-sam il 15 agosto 1994, sulla base del Piano per la riunificazione del popolo coreano, emanato l'11 settembre 1989 durante il governo di Roh Tae-woo. Esso è stato integrato e sviluppato tenendo conto delle evoluzioni nella situazione, come l'entrata in vigore dell'Accordo di base intercoreano.
1.Contesto e caratteristiche
Il 15 agosto 1994, il presidente Kim Young-sam presentò un nuovo piano di riunificazione in un discorso per celebrare la Giornata di Liberazione Nazionale. Si trattava del "Piano di unificazione in tre fasi per la costruzione di una comunità nazionale coreana" (abbreviato in "Piano di unificazione della comunità nazionale").
Il "Piano per l'unificazione delle comunità etniche" ha sostanzialmente ereditato, integrato e sviluppato il "Piano per l'unificazione delle comunità coreane" pubblicato l'11 settembre 1989 ed è stato presentato in risposta a una serie di nuovi sviluppi, tra cui la fine della Guerra Fredda e della rivalità tra i regimi del Nord e del Sud e l'entrata in vigore dell'"Accordo di base intercoreano" il 19 febbraio 1992.
Il Piano di riunificazione della comunità nazionale propone un approccio alla riunificazione basato sulla realtà delle relazioni intercoreane, segnate da guerre di pulizia etnica e da una prolungata divisione. Si tratta di un piano di riunificazione graduale e progressivo che mira a costruire la fiducia reciproca e a stabilire la pace attraverso la riconciliazione e la cooperazione tra le due Coree.
Esso mira a ripristinare e sviluppare le società del Nord e del Sud in un'unica comunità, realizzando come obiettivo finale, un Paese unificato secondo il principio di "un popolo, una nazione".
Mentre il Piano per l'unificazione del popolo e delle comunità coreane del 1989 intendeva il processo di riconciliazione e di costruzione della fiducia come un passo naturale verso la riunificazione delle due Coree, il Piano per l'unificazione delle comunità etniche è caratterizzato da un approccio graduale. Quest’ ultimo, continua a essere ancora oggi, il piano ufficiale di unificazione del governo sudcoreano.
2.Filosofia di base e principi di unificazione
Il Piano nazionale di unificazione propone la democrazia liberale come filosofia di base dell'unificazione. Ciò significa che la libertà e la democrazia devono essere al centro dei valori da perseguire con coerenza non solo nel processo e nelle procedure che portano all'unificazione, ma anche nel futuro del Paese unificato.
Inoltre, il governo sudcoreano ha come uno dei principi base per raggiungere l’unificazione, quello dell'unificazione etnica. Secondo tale principio, l'unificazione dovrebbe concentrarsi sul modo in cui i gruppi etnici vivono insieme piuttosto che sulla distribuzione del potere, e dovrebbe basarsi su una democrazia liberale incentrata sull'uomo piuttosto che su un'ideologia incentrata sulle classi o sui gruppi. Inoltre, il Piano per l'unificazione delle comunità etniche identifica tre principi fondamentali nel promuovere l'unificazione:
• il principio di sovranità significa che la riunificazione dovrebbe essere raggiunta dalla volontà e dal potere del popolo coreano stesso e attraverso la consultazione reciproca tra le parti del Nord e del Sud;
• il principio della pace sottolinea che l'unificazione non può essere raggiunta attraverso la guerra o il rovesciamento della controparte, ma solo in modo pacifico;
• il principio di "democrazia" sottolinea che l'unificazione dovrebbe essere raggiunta in modo democratico, sulla base della libertà e dei diritti di tutti i membri della nazione.
Per quanto riguarda il processo di unificazione, il Piano di unificazione stabilisce tre fasi: riconciliazione e cooperazione, riunificazione delle due Coree e completamento dello Stato unificato.
• La prima fase, la "fase di riconciliazione e cooperazione", è una fase in cui il Nord e il Sud dovranno costruire una coesistenza pacifica attraverso gli scambi e la cooperazione in vari campi come l'economia, la società e la cultura. Le parti dovranno impegnarsi a risolvere le ostilità e la sfiducia reciproca attraverso un’amministrazione pacifica dello Stato diviso, il riconoscimento e il rispetto dei rispettivi governi. Attraverso questa prima fase, il Nord e il Sud si muoveranno verso il ripristino dell'omogeneità etnica, primo passo fondamentale alla riunificazione.
• Come seconda il Piano di riunificazione della comunità nazionale stabilisce un sistema di unificazione transitorio, l’”Unione Nord-Sud", in cui saranno messe in atto disposizioni legali e istituzionali in base all'accordo tra le due Coree e saranno create e gestite delle istituzioni specifiche. Le caratteristiche di queste organizzazioni e le loro funzioni saranno determinate dall'accordo tra le due Coree, ma fondamentalmente ci saranno un Vertice Nord-Sud, un Consiglio dei ministri Nord-Sud, un Consiglio Nord-Sud e un Segretariato congiunto.
• La fase finale, il "completamento dello Stato unificato", prevede la piena integrazione dei due sistemi attraverso la realizzazione di una comunità politica basata sul diritto comune all’esistenza stabilito durante la fase di riunificazione, e il completamento della riunificazione della nazione e del popolo. Ciò dovrà avvenire attraverso la formazione di un governo unificato, di un'assemblea nazionale unificata mediante elezioni democratiche in conformità con una costituzione comune preparata dai rappresentanti dei parlamenti della Corea del Nord e della Corea del Sud, e l'integrazione delle istituzioni e degli organi dei due sistemi.
3.Evoluzione del piano di unificazione
Amministrazione del presidente Chun Doo-hwan: Piano di riconciliazione nazionale e di unificazione democratica (22.01.1982)
• Principi fondamentali: autodeterminazione democratica, processo democratico, metodo pacifico.
• Processo di riunificazione: Istituzione del Consiglio di unificazione nazionale (composto da rappresentanti della Corea del Nord e del Sud) → Referendum libero → Finalizzazione e promulgazione del progetto di costituzione → Svolgimento e organizzazione di elezioni generali basate sulla costituzione unificata.
• Misure transitorie: Accordo provvisorio sulle relazioni di base tra Corea del Nord e Corea del Sud; istituzione di una Federazione Nord-Sud come passo transitorio verso la riunificazione; riconoscimento della Corea del Nord come partner in buona fede
Amministrazione del presidente Roh Tae-woo: Piano per la riunificazione della comunità coreana (11.09.1989)
• Principi fondamentali: Sovranità, Pace, Democrazia
• Processo di unificazione: il vertice intercoreano adotta la carta della comunità etnica → si forma l'Unione intercoreana (comunità etnica ripristinata) → si tengono elezioni generali secondo la Costituzione di unificazione per formare una struttura di governo
• Stato futuro della Corea unificata: un Paese democratico in cui sono garantiti libertà, diritti umani e felicità; riconoscere la Corea del Nord come partner in buona fede e promuovere lo scambio e la cooperazione intercoreana; stabilire la riconciliazione e la cooperazione come fase precedente alla riunificazione delle due Coree.
Amministrazione del presidente Kim Young-sam: Piano per la riunificazione delle comunità etniche (15.08.1994)
• Principi fondamentali: sovranità, pace, democrazia.
• Processo di unificazione: Riconciliazione e cooperazione → Unificazione Nord-Sud (basata sulla fiducia reciproca stabilita nella fase di riconciliazione e cooperazione) → Libere elezioni generali in conformità con la costituzione unificata, realizzando contemporaneamente l'unificazione nazionale ed etnica
• Visione futura di una Corea unificata: un Paese democratico avanzato con libertà, benessere e dignità umana
I governi di Kim Dae-jung, Roh Moo-hyun, Lee Myung-bak, Park Geun-hye e Moon Jae-in hanno ereditato il piano di unificazione per le comunità etniche.
Responsabilità principali del Ministero
Il Ministero dell’Unificazione ha tre compiti principali:
1. Normalizzare le relazioni intercoreane e preparare l’unificazione del popolo coreano
2. Promuovere la risoluzione delle questioni umanitarie tra le due Coree
3. Promuovere la denuclearizzazione della Corea del Nord
1.Normalizzazione delle relazioni intercoreane e unificazione del popolo coreano
Per raggiungere la normalizzazione delle relazioni tra le due Coree il Ministero prevede delle misure basate sul rispetto reciproco e sul dialogo. Queste comprendono:
• la promozione delle relazioni intercoreane mantenendo aperta la porta del dialogo e bilanciando pragmatismo e flessibilità tendo conto delle circostanze e degli interessi nazionali.
• La definizione e attuazione di un piano di sviluppo economico intercoreano congiunto legato al processo di denuclearizzazione.
• La compilazione di sviluppo economico per ogni settore, tra cui infrastrutture, investimenti e finanza, industria e tecnologia e promuoverli in base ai progressi della denuclearizzazione.
• La promozione dell’apertura reciproca attraverso la comunicazione e lo scambio tra le due Coree in vari settori, come gli scambi di media e di editoria e gli scambi nel campo dei contenuti mediatici ed interpersonali.
• La promozione della cooperazione ambientale, compresa la risposta congiunta alle polveri sottili e ai disastri naturali.
• Il rafforzamento della cooperazione nel settore forestale, agricolo e delle risorse idriche e l’istituzione di zone di pace verdi nelle aree di confine.
• La creazione di basi per una riunificazione liberaldemocratica.
• La preparazione di un sistema legale per creare una base per la riunificazione nazionale ed internazionale.
• Lo sviluppo e l’integrazione del "Piano di unificazione della comunità nazionale" sulla base del consenso nazionale.
Inoltre, il Ministero prevede la creazione di centri regionali di riunificazione, in modo da ampliare il discorso sulla riunificazione e migliorare i servizi di informazione sulla Corea del Nord per il pubblico.
2.Promozione della risoluzione delle questioni umanitarie tra le due Coree
La seconda missione mira al miglioramento delle condizioni umanitarie e della qualità della vita per la popolazione nordcoreana nonché la risoluzione del problema delle famiglie separate, dei prigionieri di guerra e dei rapimenti da parte della Corea del Nord. Inoltre in questo progetto rientra anche il sostegno e l’integrazione nella società sudcoreana dei disertori del Nord. Per fare ciò il Ministero intende:
• Fornire assistenza umanitaria senza condizioni, ma monitorarla per garantire che raggiunga i nordcoreani che ne hanno bisogno.
• Promuovere l'assistenza d'emergenza relativa al COVID-19, alle carenze alimentari e ai disastri idrici, previa risposta della Corea del Nord.
• Istituire un sistema di cooperazione umanitaria pubblico-privato attraverso la "Piattaforma di cooperazione sanitaria della penisola coreana".
• Verificare che i membri appartenenti alle famiglie separate siano ancora in vita e promuovere regolari ricongiungimenti, nonché lavorare per risolvere la questione dei prigionieri di guerra e dei rapiti attraverso colloqui intercoreani e la cooperazione internazionale.
• Avviare la Fondazione nordcoreana per i diritti umani e rafforzare il coordinamento con la comunità internazionale per promuovere i diritti umani in Corea del Nord.
• Ampliare il sostegno iniziale e rafforzare la sicurezza e l'assistenza per i disertori nordcoreani fornendo pagamenti per l’insediamento e ampliando il sostegno all’occupazione
• Creare un sistema integrato di assistenza in caso di crisi, di sostegno alla salute mentale e di assistenza legale.
3.Promozione della denuclearizzazione della Corea del Nord
L’obiettivo del terzo progetto del Ministero è quello di raggiungere la pace della penisola coreana con la totale denuclearizzazione della Corea del Nord e l’istituzione di un regime pacifico. Per attuare questo obiettivo il Ministero si propone di:
• Istituire una tabella di marcia per la denuclearizzazione in stretto coordinamento con gli Stati Uniti e la Corea del Sud e promuovere negoziati sulla denuclearizzazione con la Corea del Nord basati sul principio di reciprocità.
• Negoziare un accordo di pace a fronte di progressi sostanziali nella denuclearizzazione della Corea del Nord.
• Guidare una comunità internazionale unita contro la Corea del Nord attraverso il coordinamento con i Paesi amici e le organizzazioni internazionali.
• Rafforzare il coordinamento internazionale per mantenere sanzioni forti ed efficaci e garantire la piena attuazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
• Promuovere un ruolo costruttivo di Cina e Russia nella denuclearizzazione della Corea del Nord.
• Promuovere la cooperazione economica e di sviluppo con la Corea del Nord con la comunità internazionale mentre la Corea del Nord compie progressi nella denuclearizzazione.
• Promuovere l'istituzionalizzazione di un canale di dialogo trilaterale sulla sicurezza tra Corea del Nord, Stati Uniti e Corea del Sud.
Il Ministero intende inoltre, creare uffici di collegamento intercoreani presso il Panmunjom o a Washington e gestire un canale di dialogo stabile attraverso comunicazioni regolari.
Agenzie affiliate
Il Ministero dell’Unificazione collabora con diverse agenzie minori affiliate, queste sono:
• L’Ufficio del dialogo intercoreano
• L’Istituto dell’Educazione all’unificazione
• Il Centro di sostegno agli insediamenti per i rifugiati nordcoreani
• L’Ufficio di consultazione per lo scambio e la cooperazione intercoreana
• L’Ufficio del Comitato congiunto Sud-Nord per il complesso industriale di Gaesong
• Il Centro per il futuro unificato della Corea
• Il Centro di Informazione sulla Corea del Nord
Sources
https://elaw.klri.re.kr/eng_service/lawView.do?hseq=55233&lang=ENG
https://www.unikorea.go.kr/unikorea/news/release/?boardId=bbs_0000000000000004&mode=view&cntId=14075&category=&pageIdx=
https://www.unikorea.go.kr/unikorea/policy/Mplan/Pabout/
https://www.unikorea.go.kr/unikorea/business/cooperation/status/overview/
Glossary of Korean Romanization
Topic: 방선문 Bangseonmun
L'articolo parla del sito geografico di Bangseonmun, locato nell'isola di Jeju e famoso punto turistico dell'isola.
Writer: Kristina Ranzari
Article:
Introduzione La valle di Bangseonmun (방선문계곡) è un ponte naturale locato nella valle di Hancheon, nella provincia di Jeju-do e che si dirama, più specificatamente, lungo il distretto di Odeung-dong. Più di 50 pareti rocciose scolpite a quell’epoca, chiamate Maemyeong (마애명, 磨崖銘, sovvero ‘letteratura scolpita in rocce naturali’ da letterati di tempi antichi) sono rimaste sulle pareti rocciose della Porta di Bangseonmun (방선문, 訪仙門), che è di grande valore come patrimonio complesso che conserva elementi sia storici che culturali, insieme a uno scenario naturale. Bangseonmun si espande lungo il ruscello di Hancheon che è il fiume più grande che scorre dalle pendici settentrionali del monte Hallasan. E’ un fiume dal fondale roccioso. Poiché l'abrasione dell'acqua corrente si verifica in modo eccellente in fiumi rocciosi di questo tipo, sul letto del fiume si sviluppano ed è possibile osservare varie topografie di abrasione quali rocce (반석, 磐石) e stagni (소, 沼). Bangseonmun si riferisce sopratutto ad un tipo di roccia, quella ad arco con un buco in esso causa dell’abrasione; la sua grande topografia ad arco è ciò che viene definito ‘ponte naturale’.
Bangseonmun (방선문, 訪仙門) etimologicamente è legato al significato di una porta attraverso la quale si può entrare nel luogo in cui vivono gli dei taoisti, come può anche significare un luogo per cui si può scalare la sacra montagna (ovvero il monte Hallasan) dove vivono gli dei taoisti. Viene anche chiamato Deulleonggwi (들렁귀). Deulleong (들렁) significa che è vuoto e aperto, mentre Gwi (귀) è una parola di Jeju che si riferisce all’entrata. Si pensa anche che la parola sia derivata da Deungyeonggu (등영구, 登瀛丘). Bangseonmun è un punto panoramico conosciuto grazie al Yeonggu Chunhwa (영구춘화, 瀛丘春 花), uno dei dieci migliori punti panoramici di Yeongju (영주, 瀛洲) che è il nome antico di Jeju; Yeonggu è un nomignolo dato a Bangseonmun. Esiste una leggenda riguardante Bangseonmun che narra che uno scolaro fu beccato mentre sbirciava le fate taoiste che si stavano facendo un bagno. Quello scolaro fu preso dall’Imperatore di Giada e per punizione fu trasformato in un cervo bianco (백록 Baengnok) col compito di proteggere Baengnokdam (백록담, lago craterico nel monte Hallasan).
Il numero di visitatori è cominciato ad aumentare dopo che questo luogo venne designato come punto panoramico, tuttavia la città di Jeju ha recentemente condotto una diagnosi di sicurezza a causa dell'aumentato rischio di caduta massi all'interno della valle. Conseguentemente a queste diagnosi si sono verificate molte crepe nel substrato roccioso del Bangseonmun per cui la condizione è stata giudicata grave; ai visitatori è stato impedito l'accesso all'area dalla fine del 2014. Il 24 Gennaio dell’anno 2013 viene designato come punto panoramico ed è stato dall’antichità un luogo amato da studiosi e scrittori, perché non solo le rocce ad arco, ma anche le strane rocce create con l’abrasione del vento armonizzano con gli alberi circostanti e vanno a creare un bellissimo paesaggio. In primavera specialmente, quando i fiori di azalea (진달래꽃) e di azalea reale (철쭉) sono in piena fioritura, pastori e altri funzionari nominati a Jeju visitavano ogni anno questo luogo per godersi il paesaggio.
Dal 2004, la Valle di Bangseonmun ha tenuto il Festival di Bangseonmun ogni maggio dell’ora Associazione per la Tutela Patrimonio Naturale. |
Sources:
- https://encykorea.aks.ac.kr/Article/E0074998
- https://www.jejusi.go.kr/file/jejusi/download/bangseonmoon.pdf
- 『제주토속지명사전』 (오성찬, 민음사, 1992)
Glossary of the romanization used in the article:
Topic : Tombe reali della dinastia Joseon
Writers : Beatrice Palmieri, Giulia Steinrotter
Questo articolo presenta le tombe reali della dinastia Joseon (1392-1910), la loro storia, le caratteristiche principali, elencando poi alcuni dei gruppi di tombe più importanti.
Article
Introduzione Le tombe reali della dinastia Joseon (조선왕릉, Joseon wangneung) sono un gruppo di tombe che ospitano i membri della dinastia Joseon (1392-1910) della Corea del Sud. Sono un esempio di sito storico dove le tombe di re e regine sono state gestite e conservate sino ad arrivare a noi. A partire dal 2009 il sito è stato riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, in quanto preserva la storia, la cultura e il sistema di valori di una dinastia durata più di 500 anni. Il design architettonico distintivo delle tombe reali, il paesaggio e la continua esecuzione dei riti sono stati tutti riconosciuti dall'UNESCO come aventi valore storico. Storia La pratica di rendere omaggio ai propri antenati e celebrare riti commemorativi ha origini antichissime e caratterizza molte civiltà asiatiche. Nel Saja Sohak (四字小學) lit. “Apprendimento elementare in quattro caratteri”, libro di testo utilizzato durante l’era Joseon, si trova la seguente frase “celebra servizi commemorativi con la massima cura per rendere omaggio ai tuoi antenati e rispettare le tue radici”. Fin dall’antichità, i coreani hanno sempre attribuito un ruolo molto importante ai propri antenati, visti come le radici dell’esistenza di ogni singolo uomo, il quale doveva fare da tramite tra gli antenati e i suoi discendenti. La tradizione del culto degli antenati si consolidò soprattutto con la dinastia Joseon, durante la quale il Confucianesimo era la religione di stato. Secondo il Confucianesimo gli antenati potevano influenzare la vita terrena, in quanto vegliavano suoi propri discendenti. Era quindi importante seguire dei culti e rendere loro omaggio. Per far si che tutti seguissero questo uso, l’etica confuciana chiese alle classi dominanti di fare da esempio per la gente comune. Pertanto, la famiglia reale di Joseon iniziò ad assegnare un significato particolare alle tombe dei membri più importanti della dinastia, decorandole in modo solenne ed erigendole come monumenti sacri. Caratteristiche L’area dove poter costruire la tomba doveva basarsi sulle regole della geomanzia: doveva quindi essere un luogo in una pianura, con alle spalle una collina a proteggerlo e rivolto verso l’acqua. Doveva essere un posto appartato, lontano dalle altre attività dell’uomo. Venivano quindi controllate le condizioni naturali del territorio e la distanza dalla capitale, Hanyang e poi Hanseong (한성), lontana minimo 4 km e massimo 40. Una volta scelto il luogo più adatto, la zona veniva divisa, secondo l’etica confuciana, nell’area di sepoltura (il regno sacro), l’area rituale (un regno dove sacro e profano si uniscono) e l’area di ingresso (il regno profano). L’intera costruzione seguiva quindi delle regole prefissate molto precise, che dettavano le dimensioni del complesso, la disposizione dei vari edifici, gli oggetti accessori e altro ancora. Nonostante l’apparente uniformità, ogni tomba aveva dei particolari che la differenziavano dalle altre, particolari che spesso dipendevano dal periodo in cui la tomba veniva costruita. Il tumulo poteva essere costruito in vari modi, a seconda delle caratteristiche geografiche. Alcune tombe hanno soltanto un tumulo, dentro al quale si può trovare la tomba di una singola persona (danneung) o di una coppia (hapjangneung); alcune hanno due o tre tumuli disposti in una fila orizzontale (ssangneung o samyeonneung); altre ancora hanno due tumuli disposti verticalmente (dongwon sanghareung) o in punti separati dello stesso complesso (dongwon yigangneung). Inoltre, il tumulo era caratterizzato da un muro di pietra posto a protezione, un muretto più basso e alberi di pino che circondavano il tutto. L’area di sepoltura era divisa in tre sezioni (superiore, media e inferiore) separate da linee di pietre poste sul terreno. Si credeva che lo spirito del membro della famiglia reale risiedesse sotto il tumulo nella sezione superiore, dove si trovavano anche figure di pietra a forma di tigre e pecora e un tavolo di pietra. Nella sezione media invece vi erano poste le figure degli ufficiali civili, mentre quelle degli ufficiali militari erano nella sezione inferiore. L’accesso a quest’area era strettamente riservato. I vivi invece potevano accedere all’area rituale, luogo dove si poteva rendere omaggio al defunto. In quest’area si può trovare un piccolo santuario, circondato da una bacinella di pietra dove bruciare le preghiere scritte, una casa di servitù, una cucina e un tavolo, dove venivano posti i cibi sacrificali. L’area d’ingresso della tomba era lo spazio dove si gestivano i riti commemorativi e dove venivano tenuti gli oggetti rituali di scorta. L’area d’ingresso e l’area rituale erano divise da un torrente considerato “proibito”, il quale segnava il confine tra il regno sacro e quello profano del mondo esterno. Le tombe Le tombe si possono classificare in tre categorie, a seconda dello status della persona seppellita al suo interno. La prima categoria è quella delle tombe dei re e delle regine, compresi quelli incoronati postumi; questa categoria ha nomi che finiscono per -neung o -reung in coreano. La seconda categoria è quella delle tombe dei principi, principesse e genitori di re e regine che non avevano mai avuto accesso al trono e di solito il titolo finisce in -won. L’ultima categoria comprende le tombe dei membri di livello inferiore della famiglia reale e il titolo di questa categoria termina in -myo. Gruppo di tombe Donggureung Donggureung (동구릉) è il più grande gruppo di tombe reali e si trova a Guri, nella provincia di Gyeonggi e letteralmente si traduce in "le nove tombe reali a est della città". Donggureung include Geonwonneung, la tomba del re Taejo, fondatore di Joseon. È stato il re Taejong, figlio di re Taejo, a prendersi cura di selezionare il luogo più adatto per la tomba di suo padre, inviando i suoi geomanti in diverse località, tra cui Paju, Goyang e Guri, per valutare l'idoneità di questi luoghi secondo le regole geomantiche. Il tumulo della tomba del re Taejo, a differenza di altre tombe reali, è ricoperto da Miscanto sinensis o erba argentata al posto della normale erba da prato. Secondo la leggenda, il re Taejong chiese che questa tipologia di pianta venisse portata da Hamheung alla tomba di suo padre, perché in vita egli aveva sentito la mancanza della sua città natale. Donggureung è un importante sito che documenta l'evoluzione delle tecniche di costruzione delle tombe. Gruppo di tombe Seooreung Seooreung (서오릉), che letteralmente significa "le cinque tombe reali a ovest della capitale", è il secondo più grande raggruppamento di tombe reali dopo Donggureung. Qui oltre alle cinque tombe di re e regine, vi sono sepolti anche un principe ereditario, una concubina reale e un membro di rango inferiore della famiglia reale. La creazione di Gyeongneung, la tomba del re Deokjong, segnò l'inizio dello sviluppo del raggruppamento. Le tombe del re Sukjong e della regina Inhyeon si trovano a sinistra di quella della regina Inwon Myeongneung. La madre del re Gyeongjong, Lady Jang Huibin, era la concubina del re Sukjong. Si dice fosse stata la donna preferita di Sukjong, ma dopo essere stata accusata di aver complottato per assassinare la regina Inhyeon, il re le fece bere del veleno per porre fine alla sua vita. Nel 1970, la sua tomba, che in precedenza si trovava in un'area desolata di Gwangju, nella provincia di Gyeonggi, fu trasferita nel gruppo di Seooreung. Gruppo di tombe Seosamneung Il gruppo di tombe Seosamneung (서삼릉), letteralmente "tre neung occidentali" si trova a Goyang, nella provincia di Gyeonggi, a 20 km da Seul. Il nome delle tombe deriva dal fatto che le tre tombe reali (Neung) si trovano in un sobborgo occidentale della capitale. Qui la regina Janggyeong, moglie del re Jungjong, è sepolta nella tomba Huineung. La tomba Hyoreung contiene invece i corpi di re Injong e della moglie Insong. Inoltre, ci sono altre cinquanta tombe che contengono i corpi di principi, principesse e concubine reali. Gwangneung Gwangneung (광릉) si trova a Namyangju. È un’unica tomba e contiene i resti di re Sejo e della moglie Jeonghui. Le due tombe furono costruite rispettivamente nel 1468 e nel 1483. Gwangneung è importante perché denota modifiche di costruzione. Fu lo stesso re Sejo a decidere le modifiche da apportare, le quali poi influenzarono i successivi monumenti. Ad esempio, non sono state installate le pietre a chiudere la tomba e invece di una bara in pietra fu usato ossido di calcio, contribuendo così a ridurre la spesa finanziaria dello stato. Intorno alla tomba ci sono dodici balaustre in pietra, su ognuna delle quali furono scolpiti i dodici animali dello zodiaco. Questo particolare lo si può ritrovare sono a Gwangneung. Inoltre, con questa tomba si vede la nascita di un nuovo metodo di sistemazione delle tombe reali: denominato Dongwonigang, questo nuovo sistema permette di costruire un santuario a forma di T sopra ai due tumuli di terra. Hongneung e Yureung Lo stile di queste tombe rispecchia i cambiamenti politici che la Corea stava subendo alla fine della dinastia Joseon. Con la dichiarazione dell'impero coreano, lo stile delle tombe degli ultimi due re, Gojong e Sunjong, furono progettate per rispecchiare il loro nuovo titolo di imperatore. Hongneung (홍릉) contiene i resti di Gojong e della moglie Myeongseong. La tomba Yureung (유릉), invece, ospita Sunjong e le mogli Sunmyeonghyo e Sunjeonghyo. I riti I riti che venivano praticati nell’area di sepoltura oltre 600 anni fa sono praticati ancora oggi e si aggiungono al valore delle tombe reali. Indipendentemente dalla loro posizione sociale, ci si aspettava che tutte le persone partecipassero ai riti degli antenati durante la dinastia Joseon. |
Sources : World Heritage , National Research Institute of Cultural Heritage
Glossary
Topik: Jasu
Autore / Writer: Francesca Nigro, Martina Rampoldi
Breve Spiegazione / Short Explanation: Breve panoramica del ricamo coreano, con focus sulle origini, tecnica e utilizzo.
Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Ricamo_coreano
Il Jasu, in coreano 자수, è un'arte tradizionale coreana di ricamo a mano. La parola Jasu significa "cucito a mano" in coreano e prevede l'uso di fili colorati per creare disegni e motivi su tessuti come seta, cotone e lino. I disegni possono essere ispirati alla natura, ai paesaggi, alle figure umane e agli animali, e possono essere utilizzati per decorare vestiti, tovaglie, tende e altri oggetti per la casa. Il 15 Ottobre del 1984, diventa Patrimonio Culturale immateriale nazionale.Tale arte è principalmente diffusa nell’area di Busan.
Origini
Si ritiene che il Jasu abbia avuto inizio nel periodo preistorico, ma sono state ritrovate solo opere del periodo posto Joseon.
Il suo sviluppo è parallelo a quello tessile e secondo i registri storici, la sua origine risale al periodo dei Tre Regni (tra il 57 a.C. – 668 d.C.).
Durante il periodo Goryeo (tra il 877 – 1394), il ricamo divenne così diffuso da essere utilizzato anche sugli abiti della gente comune. Con l'inizio del periodo Joseon (1392 – 1910), la pratica si sviluppò ulteriormente e si divise in ricami reali, 궁수 gungsu, uno stile di ricamo che veniva realizzato da un capo di palazzo da abili dame di corte, e ricami comuni, 민수 minsu, realizzati ed utilizzati dal popolo. Durante questo periodo, il Jasu è stato associato alla bellezza naturale della Corea e ai valori tradizionali del paese.
Tecnica ed utilizzo
Per ricamare viene fissato su un telaio il tessuto su cui lavorare e su di esso viene disegnato uno schizzo di ciò che verrà successivamente ricamato. Al termine del ricamo, il telaio viene scosso per rimuovere la polvere e viene applicato sul retro della superficie ricamata un sottile strato di pasta in modo da non far disperdere i punti. Il pezzo ricamato viene quindi posto all'ombra per asciugare ed infine rimosso dal telaio.
Il Jasu si è sviluppato come riflesso dell'ambiente di vita, dei costumi e delle credenze dei coreani. Sono utilizzati temi come animali, piante, calligrafia, paesaggi e tutto ciò che rappresenta elementi familiari dell’ambiente circostante. Ogni pezzo di tessuto può essere ricamato solo con ago e filo, e l’utilizzo di colori vivaci era ed è usato per risaltare le immagini rappresentate.
Il Jasu prevede l’utilizzo di diversi tipi di fili, come seta, cotone e lino, e utilizza una varietà di tecniche di ricamo per creare motivi e disegni sul tessuto. Ci sono molteplici tecniche di ricamo, che variano in base allo spessore e all’intreccio dei fili. Tra le più usate ci sono:
이음수 Ieumsu - Tecnica dalla quale risultano linee sottili e semplici collegate tra loro
평수 Pyeongsu - Tecnica nella quale il tessuto viene ricamato in direzione verticale, orizzontale e obliqua, a creare una linea spessa e piatta
매듭수 Maedeupsu - Tecnica che prevede l’intreccio del filo in tanti nodi al fine di creare trame floreali
자릿수 Jaritsu - Tecnica nella quale il filo viene intrecciato in nodi stretti, come a creare una stuoia
자련수 Jaryeonsu - Tecnica che prevede l’utilizzo di punti incrociati corti e lunghi.
Il Jasu è spesso usato per ornare abbigliamento, accessori per la casa e altri utensili. In generale il suo utilizzo può essere suddiviso in:
Jasu religioso, effettuato come momento di devozione ed appagamento nel quale i soggetti principalmente rappresentati erano il Buddha o le scritture buddiste;
Jasu abitativo, principalmente usato per decorare appendiabiti e piccoli oggetti per la casa per esaltare il valore artistico del mobilio;
Jasu decorativo, usato spesso per decorare i paraventi pieghevoli o quadri con lo scopo di esaltare l’ambiente tramite il ricamo di immagini e scritte;
Jasu d’abbigliamento, usato per abbellire il vestiario ma anche accessori, come per esempio le borse.
Il Jasu era ampiamente utilizzato per decorare ogni aspetto della vita quotidiana coreana e rappresenta una parte importante della cultura e della storia coreana, in quanto era associato ai valori tradizionali della Corea, come la bellezza naturale, la semplicità e la pazienza. Il Jasu è stato ampiamente utilizzato per decorare oggetti per la casa e abiti tradizionali, ma oggi è diventato anche una forma d'arte contemporanea che apprezzata in tutto il mondo.
Source:
https://www.kocis.go.kr/promotionVideo/view.do?seq=9617&RN=17
NO. | Hangeul | Romanized Korean | ||||
1 | 고려 | Goryeo | ||||
2 | 자수 | Jasu | ||||
3 | 이음수 | Ieumsu | ||||
4 | 평수 | Pyeongsu | ||||
5 | 매듭수 | Maedeupsu | ||||
6 | 자릿수 | Jaritsu | ||||
7 | 자련수 | Jaryeonsu | ||||
8 | 궁수 | Gungsu | ||||
9 | 민수 | Minsu | ||||
10 | 조선 | Joseon |
TOPIC: il Museo dello Silhak di Namyangju COUNTRY: SAYUL in Italy WRITERS: Beatrice Benini, Chiara Pedroni, Lucilla Pieri, Francesca Barella Il Museo dello Silhak è un museo storico a Namyangju, Gyeonggi, in Corea del Sud. Esso fu fondato per documentare e immortalare il periodo di cambiamento globale avvenuto in Corea durante il regno della dinastia Joseon, grazie al movimento filosofico e di riforma sociale da cui prende il nome: Silhak è infatti la corrente di pensiero che ha rappresentato un’epoca di grande riforma tra la fine del diciassettesimo secolo e il diciannovesimo secolo. Il museo è l’unico finora dedito a collezionare, mantenere, analizzare e mostrare al pubblico materiali tangibili e intangibili riconducibili al movimento Silhak e ai suoi intellettuali, attraverso una vasta collezione e una struttura polivalente che offre opportunità di intrattenimento e apprendimento con programmi educativi, esposizioni permanenti e speciali e campagne informative sulla vita quotidiana degli studiosi dell'epoca. Esso si trova nella provincia di Gyeonggi (Gyeonggi-do), l’area in cui di fatto nacque il movimento Silhak e in cui ancora oggi si possono trovare innumerevoli siti storici dove gli intellettuali vivevano e conducevano le loro ricerche. Il museo è collocato simbolicamente nel luogo di nascita di Dasan Jeong Yakyong, il grande intellettuale che integrò e affinò la filosofia Silhak. I lavori per le costruzioni del museo iniziarono nel 2004 ed esso venne ufficialmente inaugurato nel 2009.
Silhak fu una corrente di pensiero e riforma sociale coreana nata verso la fine della dinastia Joseon. La parola Silhak significa letteralmente “Apprendimento pratico” (da sil, che significa “reale, pratico, effettivo” e hak, “studio, apprendimento”) e di fatto il movimento si sviluppò come opposizione alla sempre più crescente natura metafisica del Neo-Confucianesimo, il quale sembrava distaccato dal panorama di confusione e rapidi cambiamenti industriali, agricoli, sociali e politici della società del tempo. Silhak criticava fortemente il formalismo e la rigorosa aderenza ai rituali del Confucianesimo e incoraggiava invece un approccio più pratico e realistico ai problemi, tenendo sempre a mente il benessere del popolo e delle classi sociali più basse. Gli intellettuali Silhak sostenevano una rivoluzione della rigida struttura sociale confuciana e proposero molte riforme, in particolare per l’industria agricola e le condizioni critiche dei contadini poveri. Inoltre promossero l’identità e la cultura nazionali della Corea, lo studio delle scienze e gli scambi di tecnologie con Paesi stranieri, ma soprattutto l’uguaglianza umana. Con l'introduzione della cultura occidentale alla fine del diciannovesimo secolo il movimento Silhak favorì la diffusione di idee e valori che portarono al graduale sviluppo della Corea, e al giorno d’oggi la scuola Silhak è accreditata per aver contribuito a creare una Corea moderna. Tra gli intellettuali di rilievo il più grande contributo alla scuola Silhak venne dato da Yi Ik (1681-1763) e Park Jiwon (1737-1805): Yi Ik, appartenente alla seconda generazione di intellettuali, si preoccupò delle riforme agricole, di possesso e gestione delle terre, mentre Park Jiwon promosse invece il commercio, l’industrializzazione e l’introduzione di tecnologie straniere. Un’altra figura importante fu naturalmente Jeong Yakyong (1762-1836, conosciuto anche come “Dasan”), un poeta e filosofo appartenente alla terza generazione nonché uno dei maggiori pensatori di fine Joseon. Dasan si preoccupò molto e fu grande sostenitore dei diritti del popolo, in particolare sollevando interrogativi sulla povertà e sul ruolo del governo e dei funzionari nella soluzione di questo problema. Principali Oggetti da Collezione: - Songha-hanyu-do, Hu Bing: “Songha-hanyu-do” (“passeggiando sotto il pino”) fu dipinto da Hu Bing, un artista vissuto durante l’epoca Ming, nel periodo in cui lo studioso Neo-Confuciano Kim Yuk visitò la Cina come inviato nel 1637. Nell’angolo in alto a destra presenta anche un “eoje-chan” (complimento imperiale di lealtà) composto dal re Yeongjo. - Dugang-seungyu-cheop: Una collezione di paesaggi di Dumulmeori dove si incontrano i fiumi Namhangang e Bukhangang. Si compone di due volumi di pergamene. I dipinti rappresentano i paesaggi della zona sud di Paldang fino a Dumulmeori con poesie scritte da diversi intellettuali. Yi Geonpil, un artista vissuto nel tardo periodo Joseon, dipinse questi paesaggi. - Ahak-pyeon: Un libro di testo per bambini di Jeong Yakyong, scritto durante i primi anni del suo esilio a Gangjin, che affronta il tema dell’educazione ai caratteri cinesi. Contiene 2000 caratteri cinesi scritti a mano da Jeong e anche la loro pronuncia e significato in coreano. - Astrolabio, Yu Geum: L’astrolabio è un attrezzo astronomico portatile utile per osservare le posizioni delle stelle e tenere traccia di tempo, longitudine e latitudine. Gli astrolabi erano solitamente fabbricati in Arabia. Questo però fu costruito da Yu Geum (1741-1788) il quale possedeva una profonda conoscenza per quanto riguardava sia la geometria che l’astronomia. Yu era anche uno studioso dello Silhak che aveva contatti con membri della Scuola di Apprendimento del Nord, incluso Park Jiwon.
Mostre permanenti del museo Silhak: La Sala Espositiva 1 ha lo scopo di guidare i visitatori a comprendere il processo di formazione del Silhak, incluso la nascita e la formazione del Silhak nel tardo periodo Joseon, nella riforma seguente l'invasione giapponese del 1592 e la guerra contro i Manciù nel 1636, nonché il cambiamento della società Joseon causato dallo sviluppo dell'agricoltura, dell'industria e del commercio e dalla civiltà occidentale trasferita attraverso la Cina e il Giappone. La sezione dedicata alla nascita del Silhak mostra il processo di formazione dell'infrastruttura per lo sviluppo del Silhak attraverso i pensieri degli studiosi che hanno svolto ruoli critici nello sviluppo di questo fenomeno. In particolare, il riformismo sulle questioni sociali ed economiche degli studiosi di Silhak nei primi tempi è evidenziato con l'attenzione al Bangyesurok (note di Bangye) di Bangye Yu Hyeongwon, che è considerato l'iniziatore di Silhak. La Sala Espositiva 2 divide Silhak, a partire dal concetto di mutuo profitto, in scuola di scienze fisiche, scuola di commercio e scuola di filosofia e riassume il contenuto relativo a Silhak dai libri di testo delle scuole elementari e medie insieme a libri di studiosi di Silhak di ciascuna scuola. Le mostre sono concepite in modo da aiutare gli studenti a capire utilizzando attivamente materiali supplementari come dipinti, immagini, animazioni e multimedia. In particolare, lo Studio Joseon, che spiega l'auto-scoperta del periodo Silhak, suddivide le mostre Silhak in categorie di storia, geografia, lingua ed enciclopedia. La civiltà, le istituzioni, la società e l'economia della dinastia Qing sono presentate in dettaglio. Tra i reperti esposti vi sono Yeolhailgi, il diario autografo di Park Jiwon che registra le sue impressioni dopo aver incontrato letterati e celebrità della dinastia Qing, e il ritratto di Park Jiwon, che si sa essere stato disegnato da suo nipote Park Gyusu.
Mostre temporanee al museo Silhak: Il Museo di Silhak - Mostra speciale 2019: Jibongyuseol, una fonte abbondante di miti coreani e di storia mondiale Periodo/ 2019.04.15(Lun) ~ 2019.07.07(Dom) Jibongyuseol è la prima enciclopedia Coreana, redatta da Yi Su-gwang, un pioniere del Silhak (la scuola realista coreana del confucianesimo). Composta da 3.435 voci, il libro copre un vasto campo di discipline, fornendo conoscenze pratiche sulla cultura coreana e instillando un senso di orgoglio ad essa legato. In particolare, le voci sui paesi stranieri nel capitolo "Imperi" sono le prime fonti coreane a introdurre il clima, le usanze, le fedi e gli stili di vita di circa 50 paesi, tra cui quelli delle regioni islamiche dell'Asia centrale e dell'Europa occidentale, nonché dei paesi vicini alla Cina lungo le rotte commerciali terrestri e marine. Yi, che ha compilato Jibongyuseol, visse tempi tumultuosi: sperimentò la Guerra Imjin (invasione giapponese della Corea nel 1592), la Guerra Jeongmyo (invasione cinese della Corea nel 1627) e i cambiamenti nell'ordine politico internazionale, compresa la caduta della dinastia Ming e la nascita della dinastia Qing in Cina. Nel corso di questi tempi, egli acquisì una mentalità globale recandosi tre volte a Pechino come inviato, e cercò di riformare il sistema sociale della Corea per la ricostruzione del Paese. Yi presentò una nuova percezione del mondo. Interagì con il mondo con una mente aperta e pratica, piuttosto che aderire al senso morale del neoconfucianesimo. La conoscenza del mondo che acquisì si basava sulle proprie esperienze e su basi empiriche, il che era del tutto nuovo per i coreani dell'epoca. Anche se ci volle molto tempo perché la nuova e pionieristica visione del mondo di Yi venisse accolta dalla società, a causa delle basi intellettuali conservatrici del XVII secolo, la sua opera, Jibongyuseol, aprì gli occhi dei coreani sul mondo.
Periodo/ 2018.04.16(Lun) ~ 2018.07.15(Dom) Dasan Jeong Yak-yong (1762~1783) Dasan Jeong Yak-yong è un importante pensatore di silhak che ha raccolto le idee di gyeongsechiyong (governo pragmatico), iyonghusaeng (arricchimento economico) e silsagusi (ricerca della verità basata su prove materiali). Mongminsimseo (牧民心書, Principi per governare il popolo) Lettera di Jeong Yak-yong a Lee Jae-ui Una lettera a Lee Jae-ui, per esprimere preoccupazione riguardo alle voci in circolazione dopo la pubblicazione di Mongminsimseo e la distribuzione dei suoi contenuti. Gogungugokdo, Jo Se-geol
Periodo/ 2017.09.25(Lun) ~ 2018.02.28(Mer) Questa mostra intende concentrarsi sulle idee di Hong Dae-yong, uno studioso del Silhak che ragionò senza limiti rispetto all' “Era della quarta rivoluzione industriale" che abbatte i confini tra persone, animali e macchine. Questa mostra è il frutto dei continui sforzi per esprimere il Contenuto Silhak, il deposito delle discipline umanistiche, sotto forma di arte moderna basata sulla tecnologia dei media visivi, in collaborazione con la Korea University of Technology and Education e il Kookmin University College of Design. Le idee e la visione del mondo del pensatore scientifico dell'Età di Silhak, Damheon Hong Dae-yong, sono state espresse sotto forma di immagini mediatiche, sculture, AR (realtà aumentata) e immagini video (39 minuti) in collaborazione con artisti moderni come Kim Ki-cheol, Kim Hyeong-joong, Park Je-seong e Yi Sang-hyeon. Anche l'odierna società condivide i pensieri di transizione della tarda dinastia Joseon che i suoi studiosi, come Hong Dae-yong, avevano formulato. Il Museo di Silhak - Mostra speciale sul primo periodo (La donna, Comunica con Silhak) Periodo/ 2017.04.17(Lun) ~ 2017.08.27(Dom) La mostra illustra le attività culturali delle donne incentrate sulle "poesie", soprattutto delle donne intellettuali della dinastia Joseon, e il modo in cui la conoscenza e l'informazione sono diventate sistematiche nella vita quotidiana. La maggior parte delle donne della dinastia Joseon usava spesso ago e filo invece di pennello e calamaio. Tuttavia, anche quando gli studi rappresentati da pennello e calamaio erano proprietà esclusiva degli uomini, c'erano donne che si esprimevano attraverso studi pragmatici nella vita quotidiana, come la donna della dinastia Joseon che disse: "Il mio desiderio è rinascere come uomo e leggere tutti i libri del mondo". Questa mostra presenta molte donne per far conoscere la vita delle donne nella dinastia Joseon. Le figure chiave sono Lady Jeong, la sorella di Jeong Yak-yong, che scrisse la biografia di suo suocero, Chae Je-gong, mentre viveva da giovane vedova; Jang Gye-hyang che viene chiamata "Madre di Joseon" per aver educato i figli a diventare persone eccezionali; donne letterate come Kim Hoyeonjae e Nam Jeongilheon; Kim Geum-won che scalò il monte Geumgangsan all'età di 14 anni; Lady Jo di Pungyang che rifiutò di diventare una cosiddetta "donna casta"; studiose neo-confuciane come Im Yunjidang e Gang Jeongildang; Yi Sajudang che compilò Taegyosingi e Yi Bingheogak che scrisse 「Gyuhap Chongseo」. Grandi donne che perseguirono l'indipendenza attraverso la letteratura, il neoconfucianesimo e lo studio della scienza pragmatica. Questa mostra intende far conoscere la vita delle donne di Joseon e i risultati accademici ottenuti dalle studiose di silhak.
Periodo/ 2016.10.17(Lun) ~ 2017.03.26(Dom) 2016 "Il Ritorno a Casa di Hapicheop" - L'amore per la Famiglia di Dasan Jeong Yak-yong Scritto sulla Gonna Giallo Tramonto "Hapicheop" è un libro a fisarmonica che Dasan Jeong Yak-yong scrisse con una gonna che sua moglie gli inviò mentre viveva in esilio a Gangjin. "Hapi" significa la gonna giallo tramonto e metaforicamente esprime la gonna sbiadita che sua moglie, Lady Hong, indossava quando si sposò con lui. Jeong Yak-yong trasmette le sue suppliche ai suoi due figli, Hak-yeon (1783-1859) e Hak-yoo (1786-1855) attraverso questo libro. "Hapicheop" è pieno di lezioni per i suoi due figli e discendenti, come il legame tra i membri della famiglia, l'atteggiamento mentale degli studiosi classici e l'atteggiamento verso la vita. È anche scritto in vari stili calligrafici, dallo stile semicorsivo a quello corsivo, quello dei sigilli e quello clerico, mostrando gli stili calligrafici di Jeong Yak-yong. I principali reperti esposti includono "Hapicheop" (Tesoro n. 1683-2) e Maehwabyeong Jedo.
Periodo/ 2016.05.23(Lun) ~ 2016.09.18(Dom) Questa mostra intendeva gettare nuova luce sugli onesti funzionari del governo di Gyeonggi-do presentando una serie di cimeli legati ai funzionari onesti, come 「Cheonggang Seonsaeng-jip」, una raccolta di scritti di Cheonggang Yi Je-shin (1536~1583), un famoso funzionario della metà della dinastia Joseon, 「Cheongseongo」, che è l'elenco dei nomi dei funzionari della dinastia Joseon, e 「Mokmin Simseo」 di Jeong Yak-yong. Gyeonggi-do era riconosciuta effettivamente come la provincia degli onesti funzionari di governo. Ci furono 27 re nella dinastia Joseon, da re Taejo a Jing Sunjo, ma non tutti i re riconoscevano i veri funzionari. Mentre ben 218 funzionari “onesti” furono riconosciuti nella dinastia Joseon, oltre 60 di loro ebbero legami regionali con Gyeonggi-do. Le reliquie di personaggi famosi che conosciamo con il loro nome, come Maeng Sa-seong, Hwang Hee, Yoo Gwan, Yi Won-ik, Yi Hang-bok, Yi Je-shin e Yi Myeong-joon, che sono padre e figlio, si trovano nel Gyeonggi-do. Questa mostra ha presentato i funzionari onesti di Gyeonggi-do, la provincia dei governatori puliti, incentrata sullo spirito di governo rappresentato da Dasan Jeong Yak-yong.
Periodo/ 2015.12.22(Mar) ~ 2016.04.03(Dom) Nell’epoca Joseon le persone talentuose venivano selezionate attraverso esami di stato che, in passato, erano considerati la scalata per il successo e la strada per la gloria. Gli esami di stato richiedevano dai 15 ai 20 anni di preparazione e comprendevano materie come l’esposizione orale di testi e una prova scritta, sfociando così in un “esame infernale”. Studiare per essi non era piacevole, ma non era tanto diverso dallo scopo dello studio nella società attuale. Questa mostra ha esaminato come studiamo al giorno d’oggi e il valore dell’educazione futura attraverso l’analisi del metodo di studio degli scolari dello Silhak. Il Sogno della Scuola del Nord Periodo/ 2015.05.29(Ven) ~ 2015.09.30(Mer) Nel XVIII secolo Hanyang (Seoul) era una città nella quale si svilupparono l’economia mercantile e l’economia monetaria grazie all’aumento della popolazione e del graduale sviluppo del commercio e dell’industria. La Scuola del Nord era formata da un gruppo di studiosi dello Silhak che sognavano di riformare e sviluppare il Joseon abbracciando pienamente la civiltà occidentale attraverso la Cina, ma anche l’immagine avanzata della Cina come realtà richiedeva cambiamenti. La Scuola veniva anche chiamata “Baektap” poiché formata da studiosi mercantilisti che vivevano a Tap-dong, e che sostenevano l’arricchimento economico ispirandosi al filosofo Yeonam (o Park Ji-won). Questa mostra temporanea analizzava le attività, sia all’interno che all’esterno del Paese, dei nuovi intellettuali di Seoul come Park Ji-won e Park Je-ga.
Periodo/2014.11.21(Ven) ~ 2015.02.28(Sab) Questa mostra speciale fu organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Folklore della Corea, la Fondazione Culturale di Gyeonggi e il Museo dello Silhak. La mostra si poneva l’obiettivo di determinare il cambiamento del calendario, una necessità quotidiana, nel corso della storia umana. Il calendario era un libro di scienze astronomiche contenente il meglio della scienza e della cultura del periodo Joseon. La mostra attirò una notevole attenzione da parte del pubblico perché era riuscita a raccogliere importanti calendari, tra cui il Daetongnyeok per l’anno Gyeongjin, che è il calendario più antico, o il Daetongnyeok utilizzato dal filosofo Seoae (o Ryu Seong-ryong), e il Myeongsiryeok del periodo dell’Impero Coreano, quando il calendario solare sostituì quello lunare.
Periodo/ 2014.06.24(Mar) ~ 2014.10.10(Ven) Il filosofo Dasan (Jeong Yak-yong) scrisse molto. Si dice che abbia scritto ben 503 volumi, il ché non ha precedenti nella sfera culturale dell’Asia orientale. Le sue scritture vennero presentate al mondo grazie all’impegno dei discepoli che Dasan incontrò durante il suo esilio a Gangjin. Questa mostra presentò la vita di Dasan Jeong Yak-yeong in esilio a Gangjin e il suo incontro con i discepoli. E si focalizzava sulla pubblicazione del Yeoyudang Jeonseo da parte di questi discepoli che più tardi si fecero chiamare “Dasan Hakdan”. Il Coniglio dello Silhak che Andò sulla Luna Periodo/ 2013.11.20(Mer) ~ 2014.05.05(Lun) Questa mostra preparò video interattivi 3D sulla cultura scientifica dell’era dello Silhak come, per esempio, il mito sulla Luna, la sfera armillare, l’astrolabio, Galileo e Hong Dae-yong, cosicché gli studenti potessero comprendere facilmente i principi degli strumenti scientifici della tradizione e godersi la mostra. Fu sponsorizzata dalla Korea Development Bank e divisa in tre parti in base al tema. La parte 1, Mito e Luna, presentava vari miti coreani legati alla luna, tra cui quello del coniglio lunare e il mito del sole e della luna paralleli. La parte 2, La Luna nella Vita e nel Folklore, mostrava come il mito del sole e della luna paralleli si sia trasformato nel “calendario lunisolare” e quanto la nostra vita sia strettamente correlata alla luna. La parte 3, Luna nel Mondo della Scienza, mostra come la luna nei miti si sia trasformata in un corpo celeste grazie all’invenzione del telescopio. In particolare, nella parte 3, la mostra riprodusse in 3D la sfera armillare per aiutare la comprensione dell’eredità culturale scientifica che a volte può essere difficile da capire.
Periodo/ 2013.04.26(Ven) ~ 2013.09.22(Dom) Seongho Yi Ik è considerato il Padre dello Silhak. Infatti dedicò la sua vita agli studi, invece di cercare un posto nel governo, dopo aver visto la sua famiglia travolta dai disordini politici. Scritti famosi di Yi Ik includono Maengja Jilseo, che riassumeva i risultati dei suoi studi sulle scritture confuciane; Gwagurok, che sistematizzava le misure per il sostentamento e i piani per la riforma istituzionale; e Seongho Saseol, formato da note accademiche che Yi Ik registrò basandosi su ciò che aveva visto, sentito e pensato dall’età di 40 a 83 anni. Questa mostra si concentrò su un capitolo di quest’ultima opera, chiamato Cheonjimun, che esprimeva lo spirito pragmatico e pionieristico di Yi Ik, il quale comprendeva e accettava a modo suo la cultura occidentale.
Periodo/ 2012.11.03(Sab) ~ 2013.04.07(Dom) Questa mostra commemora il 300º anniversario della nascita di Ahn Jeong-bok, uno studioso e storico di Silhak. Ahn Jeong-bok è un grande studioso della Scuola della Politica Pragmatica che segue le idee di Seongho Yi Ik. Il principale reperto di questa mostra, “Dongsa Gangmok”, è il più grande libro di storia dell'era Silhak che Ahn ha scritto per oltre 20 anni continuando la visione storica del suo insegnante, Yi Ik. Un altro lavoro rappresentativo è “Yeoljo Tonggi” che parla della storia della dinastia Joseon descritta dalla sua prospettiva. La mostra ha presentato la vita di Ahn Jeong-bok e come ha creato le sue opere.
Periodo/ 2012.04.27(Ven) ~ 2012.10.03(Mer) Dasan Jeong Yakyoung è nato e cresciuto a Mahyeon, il punto di partenza del fiume Hangang dove si incontrano due corsi d'acqua. La filosofia Silhak di Dasan è stata formata e completata attraverso il fiume Hangang. Come l'Hangang che scorre verso il mare, il pensiero e la consapevolezza della civiltà di Dasan dovrebbero essere la base per preparare la società futura e presente. Cento anni dopo la sua morte, la filosofia di Dasan è stata il nucleo del movimento di studi della dinastia Joseon nella storia della perdita della sovranità nazionale. Nel 2012, in occasione del 250º anniversario della nascita di Dasan, è stato designato come una grande personalità la cui ricorrenza è anche celebrata dall'UNESCO.
Periodo/ 2011.09.30(Ven) ~ 2012.03.31(Sab) Mostra speciale in celebrazione della riproduzione digitale di Gonyeomangukjeondo, la versione coreana realizzata nel 1708. Il museo ha riprodotto la versione digitale a colori di Gonyeomangukjeondo, una foto in bianco e nero conservata nel tempio di Bongseonsa, come uno schermo pieghevole a 8 parti. Gonyeomangukjeondo è una mappa del mondo realizzata da Matteo Ricci, un sacerdote gesuita italiano, a Pechino nel 1602. Fu portata in Joseon dagli inviati che visitavano la Cina nel 1603. Poiché la mappa fu distribuita, gli intellettuali del Joseon compresero che esisteva un mondo più ampio rispetto alla Cina e che la Cina non era più al centro del mondo. Gonyeomangukjeondo, riprodotto dal museo, è aperto al pubblico nella Sala della Mostra Permanente.
Periodo/ 2011.05.13(Ven) ~ 2011.09.13(Mar) Questa mostra esamina più da vicino la visione pragmatica delle cose e il significato del ragionamento nello Silhak come appaiono nella sezione <Manmulmun> del “Seongho Saseol” di Seongho Yi Ik. “Seongho Saseol” è il libro che raccoglie 40 anni di successi accademici dello studioso dello Silhak, Yi Ik. In questo libro, Yi Ik considera tutte le cose del mondo come oggetti di studio e getta le basi per gli "Studi di tutte le cose". Questa mostra si concentra sul ragionamento di Yi Ik, che cercava il principio di tutte le cose nel mondo al di là del ragionamento ideologico e desiderava utilizzarlo a livello pragmatico.
Period/ 2010.10.30(Sab) ~ 2011.04.10(Dom) Yenching Travels si riferisce alla visita in Cina fatta dagli ufficiali di Joseon in qualità di diplomatici. Il gruppo Yenching Travel Party era una delegazione diplomatica ufficiale del paese, ma rappresentava anche la finestra degli scambi economici e culturali. I viaggi, che duravano mesi, erano il percorso per la cultura. L'esperienza del mondo in cui l'Oriente si mescola con l'Occidente a Yenching, dove prodotti e culture provenienti da tutto il mondo si incontravano, fu davvero uno shock e cambiò la visione del mondo. Gli studi occidentali rappresentati dai libri dell'Occidente, il cattolicesimo e le mappe del mondo furono introdotti attraverso questi viaggi. Inoltre, il gruppo di viaggio interagì attivamente con gli intellettuali cinesi che già conoscevano gli studi occidentali attraverso conversazioni e scritti. La mostra era divisa in due parti, Parte 1, Yenching Travels - La strada per il mondo, e Parte 2, Nuovi incontri e registrazione di Yenching Travels. La Parte 1 mostrava il percorso dall'inizio del viaggio di Yenching alla foresta della civiltà, Pechino, e i reperti correlati, mentre la Parte 2 si concentrava sugli scambi tra i letterati cinesi e gli studiosi dello Silhak, nonché sulla registrazione dei viaggi di Yenching.
Periodo/ 2010.06.12(Sab) ~ 2010.10.03(Dom) Dasan Jeong Yak-yong è il più importante studioso di Silhak in Corea che ha compilato la teoria della politica pragmatica e la teoria dell'arricchimento economico. Il “Yeoyudang-jip”, composto da oltre 500 libri, è l'opera monumentale di Dasan che è ancora acclamata oggi. Questa mostra speciale è la prima che presenta i contenuti degli studi di Dasan, che cercava un modo per riformare l'intera dinastia Joseon e indagava, in modo esaustivo, i reperti correlati all'interno e all'esterno del paese, e mette in luce le idee di Dasan incentrate sulla sua opera, il “Yeoyudang-jip”. Modalità di apprendimento: Educazione dedicata agli Adulti Le Lezioni Gyeonggi MoMA forniscono programmi educativi informativi rivolti agli adulti, con l'obiettivo di attrarre una vasta gamma di pubblico e condurre un'esplorazione approfondita dell'arte contemporanea. Il Programma di Formazione per Docenti ha lo scopo di preparare e formare i partecipanti a diventare docenti delle mostre del MoMA di Gyeonggi, e con inoltre la possibilità di istruire i volontari culturali. Educazione di Gruppo per Bambini e Giovani I Programmi Educativi per le Scuole portano le classi al museo con lo scopo di seguire vari programmi educativi, questi sono rivolti esclusivamente ai bambini delle scuole primarie e secondarie. Dream Studio Class, invece, offre opportunità educative personalizzate dedicate a bambini di diverse età, dando loro la possibilità di “sentire” e sperimentare varie opere d'arte. Educazione Individuale e Familiare I Programmi Educativi delle Mostre, incluso il Programma per le Vacanze, sono entrambi progettati per facilitare a bambini, giovani e famiglie, la comprensione delle mostre stesse. > ACCADEMIA DI GIUSTIZIA E INTEGRITA’ DI DASAN E’ un Programma educativo rivolto alle organizzazioni pubbliche, ed incentrato sull'esperienza nell'ambito a tema "Giustizia e Integrità" di Dasan Jeong Yakyoung. Il Museo di Silhak, il sito storico di Dasan e Dumulmeori lungo il fiume Hangang sono stati utilizzati per programmi educativi, come luoghi rappresentativi dell'Integrità. Ogni anno a questa accademia partecipano da 2.000 a 3.000 funzionari pubblici.
E’ un Programma basato sulla natura, dove gli studenti delle elementari vengono guidati passo dopo passo dagli stessi studiosi Silhak. Si avrà la possibilità di esplorare il misterioso e interessante mondo delle piante nel Museo di Silhak, situato nel Giardino Dasan e nel parco ecologico vicino, entrambi considerati come luoghi educativi. FONTI: https://silhak-en.ggcf.kr/greetings https://eng.ggcf.kr/museums/silhak-info https://ggc.ggcf.kr/en/p/5a9d7ee671dcf531873e71d6 http://contents.history.go.kr/mobile/kh/view.do?tabId=02&category=english&levelId=kh_001_0060_0020_0040 https://silhak-en.ggcf.kr/archives/calendar/permanent-exhibit https://silhak-en.ggcf.kr/archives/calendar/special-exhibit |
Argomento: Cucina coreana 한식
Scritto da: Devapriya Manunta
Breve spiegazione: Introduzione agli alimenti fondamentali della cucina coreana, descrizione dei vari alimenti, pietanze e tradizioni ad essa legate
La Cucina Coreana 한식
La cucina coreana (한식 hansik o 한국 요리 hanguk yori), trova le sue origini nelle tradizioni preistoriche della penisola coreana, evolvendosi attraverso una complessa interazione di accadimenti ambientali, politici e culturali.
La cultura Hansik comprende generi alimentari, alcol, tè, bevande e persino viveri trasformati che usano ingredienti locali. Inoltre vi sono anche ricette, educazione nel predisporre la tavola , utensili da cucina, design e galateo della tavola.
La cucina coreana è principalmente caratterizzata dalla presenza di:
1. Riso e cereali sono gli alimenti base della tavola.
2. I cibi fermentati sono consumati in grande varietà.
3. Le verdure sono utilizzate in grande varietà, dalla terra e dall'acqua.
4. Le salse sono composte essenzialmente da aglio, erba cipollina, peperoncino, zenzero, ecc.
5. Le ricette locali sono sviluppate e variate a seconda degli ingredienti di stagione.
I pasti coreani tradizionali si distinguono per il gran numero di contorni (banchan 반찬) che accompagnano il riso a grano corto cotto al vapore. Il kimchi 김치 è servito molto spesso, talvolta ad ogni pasto. Ingredienti comuni della cucina coreana sono l'olio di sesamo, il doenjang 된장 (una pasta di soia fermentata), salsa di soia, sale, aglio, zenzero, coriandoli di peperoncino e il gochujang 고추장, una pasta di peperoncini piccanti fermentati.
La cucina della corte reale coreana ha importato tutte le specialità locali a beneficio della famiglia reale.
Ingredienti principali
Riso (Ssal 쌀)
Potrebbe sembrare un’esagerazione ma la Corea è stata costruita sul riso.
Bap 밥 ovvero il riso è l'alimento base in Corea.
Le occasioni di festa e le feste sono sempre accompagnate da una condivisione di gallette di riso.
Sin dai tempi antichi, il riso ha avuto una grande influenza sulla cultura culinaria coreana.
Fagioli e altri legumi (Kong 콩)
I cereali sono uno dei fondamenti della cucina coreana sviluppati e diffusi durante il regno di Goguryeo 고구려, che aveva ampliato il proprio territorio fino all'odierna Manciuria.
Gli antichi miti sulla fondazione dei vari regni di Corea sono basati sui cereali. Un mito riguarda Jumong, che ricevette semi di orzo da due colombe inviategli da sua madre dopo aver fondato il regno di Goguryeo. Un altro mito racconta delle tre divinità fondatrici dell'isola di Jeju-do 제주도, promesse spose delle tre principesse di Tamna 탐라; le divinità portarono semi di cinque diversi cereali che, una volta piantati, diedero origine all’agricoltura.
Durante l'era pre-moderna, cereali come l'orzo e il miglio erano molto consumati e furono poi affiancati dal frumento, dal sorgo e dal grano saraceno. Il riso non è una pianta autoctona in Corea; il cereale più coltivato, prima di venire soppiantato dal riso, era il miglio. Il riso diventò il cereale prediletto durante il periodo dei tre regni di Corea, in particolare nei regni di Silla 신라 e Baekje 백제, nelle regioni meridionali della penisola. Era una merce così importante nel regno di Silla che venne utilizzato per pagare le tasse; infatti l'ideogramma sino-coreano per la parola "tassa" è un carattere composto che utilizza il simbolo che indica la pianta di riso. La predilezione per il riso crebbe sotto la dinastia Joseon 조선, quando nuovi metodi di coltura e nuove varietà di riso furono ideati per incrementare la produzione. Siccome quando fu introdotto in Corea il prezzo del riso era proibitivo, i chicchi venivano mischiati con chicchi di altri cereali per "tagliarlo"; esso è ancora oggi il metodo di preparazione di piatti quali il boribap 보리밥 (riso con orzo) e il kongbap 콩밥(riso coi fagioli).
Il riso raffinato è il tipo di riso preferito sin dalla sua introduzione nella cucina. Il metodo più tradizionale di cottura del riso consiste nella cottura in una pentola di ferro, chiamata sot (솥) o musoe sot (무쇠솥). Questo tipo di cottura risale almeno al periodo Goryeo, e queste pentole sono state ritrovate nelle tombe risalenti al periodo Silla. Il sot viene utilizzato, più o meno nello stesso modo, ancora ai nostri giorni.
Il riso è anche utilizzato per fare diverse pietanze, oltre alla tradizionale scodella di riso in bianco. È abitualmente tritato finemente e utilizzato per fare torte di riso, chiamate tteok 떡, in oltre duecento varianti. Inoltre viene cotto per ottenere il congee (juk 죽) o una zuppa chiamata mieum 미음 e mescolato con altri cereali, carne o pesce.
I Coreani inoltre producono diversi tipi di sakè, sia filtrati che non filtrati.
I legumi hanno svolto un ruolo importante nella storia della cucina coreana, come indicato dai resti preservati di legumi ritrovati nei siti archeologici in Corea. Gli scavi al sito Okbang a Jinju 진주, nella provincia del Gyeongsang Meridionale 경상남도, dimostrano che la soia era coltivata per fini alimentari già intorno al 1000-900 a.c. La soia viene utilizzata per produrre il tofu (dubu 두부), mentre i germogli vengono fatti saltare in padella e serviti come verdura (kongnamul 콩나물); la soia viene anche condita e servita come piatto di contorno; viene inoltre utilizzata per produrre il latte di soia, che è un ingrediente base del piatto di spaghetti coreani chiamato kongguksu 콩국수. Un sottoprodotto della produzione del latte di soia è la polpa di soia (kongbiji 콩비지), che è usata per dare consistenza a stufati e zuppe. La soia può anche essere utilizzata per preparare il kongbap, un bollito di legumi assortiti e cereali, ed è anche l'ingrediente principale di condimenti generalmente denominati jang 장, quali le salse doenjang, cheonggukjang 청국장, ganjang 간장, la piccante gochujang, e molti altri. I fagioli indiani sono abitualmente utilizzati nella cucina coreana, dove vengono chiamati nodku (绿豆, letteralmente "fagioli verdi").
I germogli di fagiolo indiano, denominati sukju namul, sono spesso serviti come contorno, scottati e saltati con olio di sesamo, aglio e sale. I fagioli indiani tritati sono usati per realizzare un brodo chiamato nokdujuk, somministrato come integratore alimentare e digestivo, specialmente alle persone malate. Uno spuntino popolare, il bindae-tteok (torta di fagioli indiani) è preparato con fagioli indiani tritati e germogli freschi degli stessi fagioli. L'amido estratto dalla tritatura dei fagioli indiani viene utilizzato per realizzare i dangmyeon 당면, un tipo di noodles trasparenti.
I noodles sono l'ingrediente principale del japchae 잡채 (un tipo di insalata) e del sundae 순대 (un tipo di sanguinaccio) oppure utilizzati come ingrediente secondario di zuppe e stufati. L'amido può anche essere impiegato per realizzare piatti gelatinosi, quali il nokdumuk e il hwangpomuk. I muk 묵 hanno un sapore delicato, perciò vengono serviti conditi con salsa di soia, olio di sesamo e alghe sbriciolate, oppure altri condimenti come il tangpyeongchae 탕평채. La coltivazione del fagiolo azuki risale a tempi antichi, e basandosi sugli scavi nella località Odong-ri a Hoeryong, nella provincia dello Hamgyŏng Settentrionale, si può far risalire al periodo Mumun (tra il 1500 e il 300 a.c.). I fagioli azuki si consumano abitualmente come patbap, ovvero una ciotola di riso mischiato con i fagioli, oppure come ripieno e copertura del tteok (torta di riso) e dei pani. Un budino prodotto con i fagioli azuki, chiamato patjuk 팥죽, è consumato solitamente in inverno. Durante il Dongjinal, un festa tradizionale coreana che cade il 22 dicembre, i Coreani consumano il donji patjuk, che contiene saealsim 새알심, una polpetta fatta con farina di riso. Secondo l'antica tradizione coreana, si crede che il patjuk sia in grado di scacciare gli spiriti maligni.
Sale (Sogeum 소금)
Il sale è un ingrediente chiave nella fermentazione dei cibi, ganjang (salsa di soia), doenjang (pasta di soia), kimchi, jangajji 장아찌 (sottaceti) e vari alimenti fermentati e conservati richiedono tutti abbondanti quantità di sale. Storicamente, il sale è stato a lungo una risorsa accessibile in Corea, poiché le piane di marea sulla costa occidentale producono sali ricchi di minerali.
Verdure (Chaeso 채소)
Le verdure sono un altro alimento base sulla tavola coreana. La topografia montuosa della penisola coreana è un fattore fondamentale, ma i coreani hanno anche sviluppato un gusto per i sapori di varie piante. Le verdure vengono spesso servite crude sia in insalata che sottaceto, sia cotte in vari stufati, rosolate o in altre maniere. Le verdure di stagione possono essere consumate di stagione, ma possono anche essere tagliate, preparate e poi essiccate al sole per un’altra stagione. Alcuni vegetali vengono messi in salamoia e fermentati come il kimchi per essere gustati in un secondo momento.
Verdure comunemente usate sono il ravanello coreano, il cavolo Napa, le patate, le patate dolci, gli spinaci, i germogli di fagiolo, la cipolla, l'aglio, il peperoncino, le alghe, la zucchina, i funghi, e il fior di loto asiatico. Diversi tipi di verdure selvatiche, chiamate collettivamente chwinamul, quali l'aster, sono pietanze comuni; altre, quali i germogli di felce (gosari 고사리) o le radici di raperonzolo (doraji 도라지), si raccolgono e consumano stagionalmente. Erbe medicinali, quali il ginseng, il fungo dell'immortalità, le bacche di Goji, il dang shen e l'angelica cinese, sono spesso usate come ingredienti per piatti quali la samgyetang 삼계탕 (zuppa di pollo e ginseng).
Carne (Gogi 고기) e Pesce (Saengseon 생선)
La cucina coreana si basa principalmente sulle verdure, ma viene trattata anche la carne.
Manzo, maiale, pollame e altre carni di bestiame sono allevate a livello nazionale.
Bulgogi 불고기 (carne di manzo), zuppa di pollo e doeji-gui 돼지구이 (maiale alla griglia) sono i piatti preferiti. La penisola coreana è circondata su tre lati dal mare, e ciò ha portato allo sviluppo di una dieta a base di frutti di mare, compresi pesci e piante marine.
Nell'antichità la caccia e la pesca garantivano la gran parte dei fabbisogni di carne dei Coreani. Antichi documenti indicano che la pratica dell'allevamento di bestiame iniziò a svilupparsi durante il periodo dei tre regni. La carne a quel tempo veniva consumata arrostita, in zuppe o stufati; i popoli che vivevano nell'entroterra avevano una dieta ricca di carne, mentre le comunità che vivevano in prossimità degli oceani erano in grado di complementare la loro dieta con più pesce.
Manzo
La carne di manzo è la più pregiata di tutte le carni, e il bestiame occupa un ruolo culturale di rilievo nella famiglia coreana; ritenuto un pregiato animale da soma, veniva considerato più per i servizi che offriva che per la carne da consumare, fino al punto di essere equiparato alla servitù umana o addirittura ritenuto un membro della famiglia. Alle bestie era pure dedicata una festa, in occasione del primo giorno della 'mucca' del capodanno coreano.
L'importanza data al bestiame suggerisce che i Coreani non ne consumavano in grandi quantità, poiché le bestie erano utili come animali da fatica e macellarne uno avrebbe causato grossi problemi all'attività agricola; a causa di questa circostanza, il maiale e il pesce erano probabilmente consumati con maggiore frequenza. La classe dirigente buddista del periodo Goryeo proibì il consumo di carne di manzo. I Mongoli revocarono il divieto durante il XIII secolo e incentivarono la produzione di carne da macello.
La produzione incrementò durante il periodo Joseon, quando il governo incoraggiò una produzione più abbondante e di qualità. La carne di manzo è diventata di consumo quotidiano solo nell'ultima parte del XX secolo; viene cucinata in diversi modi e generalmente viene arrostita, grigliata (gui 구이), bollita per preparare le zuppe guk 국. Viene anche privata del grasso, tagliata a fettine e disidratata per preparare il jerky (yukpo 육포).
Pollo
Il pollo è da sempre una importante fonte di proteine nella tradizione coreana, come riportato da diversi miti. Un mito racconta della nascita di Kim Alji, fondatore della famiglia Kim di Gyeongju 경주, annunciata dall'urlo di un pollo bianco. Siccome la nascita di un fondatore di un clan è sempre annunciata da un animale dalle qualità soprannaturali, questo mito è testimone dell'importanza del pollo nella cultura coreana. Il pollo è spesso servito arrostito o brasato, con le verdure o nelle zuppe. Nella cucina coreana si utilizzano tutte le parti dell'animale, incluso il ventriglio, il fegato e le zampe. I polli giovani vengono brasati con il ginseng e altri ingredienti per preparare zuppe medicinali come samgyetang, consumate durante l'estate per combattere il caldo. Le zampe dell'animale, chiamate dakbal (닭발), sono spesso arrostite e ricoperte con una salsa bollente e piccante a base di gochujang e servito come anju o come contorno per accompagnare le bevande alcoliche, specialmente il soju 소주 (simile alla vodka).
Maiale
Il maiale è un'altra importante fonte di proteine per i Coreani. I documenti indicano che il maiale è entrato a far parte della dieta sin dall'antichità, parallelamente alla carne di manzo.[20] Diversi cibi vengono evitati quando si consuma carne di maiale e il fior di loto asiatico (yeonn ppuri, 연뿌리) poiché si ritiene che l'associazione sia causa di problemi intestinali. Tutte le parti del maiale vengono utilizzate, incluse la testa, l'intestino, i reni ecc. I Coreani cuociono queste parti in diversi modi, tra cui la cottura a vapore, lo stufato, la bollitura e l'affumicatura.
Cane
La consumazione di carne di cane risale all'antichità. La razza di cane allevata per fini alimentari, il nureongi 누렁이, è diversa dalle razze allevate per altri fini (compagnia, guardia ecc.). La carne di cane è consumata generalmente durante i mesi estivi, sia arrostita che nelle zuppe. Tra queste ultime la più popolare è il bosintang 보신탕 (anche chiamata gaejang-guk 개장국), uno stufato piccante che si ritiene sia in grado di stabilizzare il calore corporeo durante i mesi estivi; gli aderenti a questa pratica sostengono che essa serva ad assicurare buona salute bilanciando il ki, ovvero l'energia vitale del corpo. Una ricetta del gaejang-guk del XIX secolo spiega che il piatto è preparato facendo bollire la carne con le cipolle e la polvere di peperoncino. Varianti del piatto contengono pollo e germogli di bamboo. Sebbene questi piatti siano ancora popolari in Corea in alcune comunità, il cane non è consumato in quantità paragonabili al manzo, al pollo o al maiale.
Prodotti ittici
Per via della presenza degli oceani che bagnano la penisola di Corea, il pesce e i frutti di mare sono un componente importante della cucina nazionale. Reperti del XII secolo illustrano che la gente comune consumava in gran parte pesce e molluschi quali i gamberetti, le vongole, le ostriche, gli abaloni e i cobìti, mentre gli ovini e i suini erano prerogativa delle classi superiori. Sia il pesce di acqua dolce che salata è popolare ed è servito crudo, grigliato , essiccato o come ingrediente di zuppe e stufati.
Tra i pesci alla griglia più comuni vi sono lo sgombro, i trichiuridi, gli scienidi e le aringhe del Pacifico. Altri piccoli pesci quali i gamberetti, i calamari e molti altri molluschi e frutti di mare vengono salati e fatti fermentare; si ottiene così un condimento chiamato jeotgal 젓갈. Il pesce viene grigliato sia intero che tagliato a filetti e servito come banchan. Il pesce spesso viene fatto seccare in modo naturale per prolungarne la conservazione e permetterne il trasporto a lunga distanza. Tra i pesci essiccati più comuni ricordiamo gli scienidi e le acciughe (myeolchi 멸치). Le acciughe secche, insieme alle alghe, formano la base per la preparazione di molti brodi.
I molluschi sono consumati in una moltitudine di preparati. Si possono usare per preparare brodi, mangiati crudi con il chogochujang, che è una mistura di gochujang (un condimento piccante a base di soia) e aceto oppure come ingredienti di base di molti piatti. Le ostriche crude ed altri molluschi possono essere utilizzati quali ingredienti del kimchi per migliorarne e modificarne il sapore.
I gamberetti salati sono utilizzati come aromatizzanti, con il nome di saeujeot 새우젓, per la preparazione di alcune varianti del kimchi. I gamberoni sono spesso grigliati per la preparazione di gui (piatti grigliati) oppure essiccati, mescolati alla verdura e serviti col riso. Altri molluschi comunemente consumati in Corea sono il polpo, la seppie e il calamaro.
Dolci
- Yakgwa 약과
- Subak-hwachae 수박 화채
Condimenti e spezie
I condimenti si dividono in fermentati e non fermentati. Tra i condimenti fermentati, vi sono il ganjang, il doenjang 된장, il gochujang e gli aceti. Della categoria non fermentati e spezie, fanno parte il pepe nero, il pepe rosso, il pepe di Sichuan, la cordifolia, la mostarda, l'aglio, lo zenzero, il porro e l'erba cipollina.
Cibi medicinali
I cibi medicinali (boyangshik) includono una varietà di pietanza specialmente preparate per fini terapeutici, in particolare durante il periodo più caldo del calendario lunare, chiamato sambok. Si ritiene che la consumazione di cibi caldi aiuti a ripristinare il ki, sia l'energia fisica e sessuale consumata durante l’estate. I boyangshik più consumati sono: il ginseng, il pollo, il boshintang (zuppa di cane), l'abalone (lumache di mare), l'anguilla, la carpa, il midollo osseo, i reni di maiale e la capra nera. Questi cibi sono in genere consumati dagli uomini come esibizione di mascolinità e affabilità.
Contorni di base (Banchan 반찬)
Molti banchan (contorni) coreani utilizzano la fermentazione per dare sapore e favorire la conservazione; il processo imprime dei sapori di tipo acidulo, salato e piccante. Si tratta di un processo metabolico che produce cambiamenti chimici nei substrati organici attraverso l'azione di microrganismi in un ambiente controllato, con una temperatura, umidità e salinità dell’ambiente adeguate. La fermentazione è diversa dalla decomposizione in quanto produce sostanze benefiche o desiderabili per il consumo umano. Gli alimenti fermentati includono kimchi, jang, jeotgal, aceto e bevande alcoliche, tutte importanti fonti di nutrimento per la dieta coreana.
Certe regioni sono associate a piatti particolari (ad esempio la città di Jeonju 전주 con il bibimbap 비빔밥), sia perché luogo di origine del piatto o per una famosa variante regionale.
Namul 나물 (contorni di verdure) e Ssam 쌈 (involtini di verdure)
La massa continentale della Corea è in gran parte montuosa con meno del 30% di terra arabile. Ciò ha portato non solo a metodi di coltivazione creativi, ma anche alla familiarità con diverse verdure mangiate come contorni cuocendo al vapore, bollendo o scottando. Quando le verdure a foglia fresca vengono mangiate come un ssam (involtino) con riso o carne al vapore, si chiama bossam 보쌈 (spalla di maiale bollita).
Jeotgal 젓갈 (salsa di frutti di mare salati e fermentati)
A base di piccoli pesci o crostacei come acciughe, molluschi o gamberi stagionati e fermentati con sale di alloro di alta qualità, i profili di sapore variano in base all'ingrediente e alla data di preparazione, e anche in base alla località, poiché nella penisola coreana vengono utilizzati diversi ingredienti marini.
Jeotgal è una delle principali fonti di calcio alimentare in Hansik.
Kimchi 김치
Il kimchi è un piatto a base di verdure generalmente preparati mettendo in salamoia baechu 배추 (cavolo), ravanello o altra verdura, successivamente strofinando con abbondanti quantità di condimento di jeotgal, pepe rosso macinato, aglio schiacciato e zenzero (con variazioni regionali e familiari).
Ci sono moltissime varianti e specialità regionali, e viene servito come piatto di contorno o come ingrediente di zuppe e piatti a base di riso. I Coreani tradizionalmente preparano kimchi a sufficienza affinché basti per tutta la stagione invernale; in quanto piatto fermentato si conserva anche per diversi anni. In passato veniva conservato in contenitori tradizionali coreani chiamati jangodokdae sebbene con la diffusione di frigoriferi, freezer speciali e la produzione commerciale del kimchi, questa pratica è diventata meno diffusa.
Negli ultimi decenni, il kimchi ha ottenuto riconoscimento e apprezzamento a livello mondiale per i suoi benefici probiotici, in grado di aiutare la digestione e il ricco contenuto vitaminico di vitamine A, B1, B2, calcio e ferro. I Sudcoreani consumano in media 18 chilogrammi di kimchi all'anno.
In passato durante i mesi più freddi, ogni famiglia preparava il kimchi. Tale rito si chiama kimjang ed è un compito laborioso per il quale la gente del villaggio, i vicini e i parenti lontani si univano con lo scopo collettivo di preparare il Kimchi. Una volta completato il kimjang, ogni partecipante riceveva una porzione del kimchi fresco come segno di apprezzamento e anche per vantare il distinto sapore del kimchi. Questa usanza è stata dichiarata patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO nel 2013.
Sottaceti con salsa di soia (Jangajji 장아찌)
Le verdure di stagione vengono messe in salamoia e fermentate per mesi con sale, ganjang, doenjang, gochujang, ecc. per una conservazione a lungo termine.
Zuppe e stufati
Le zuppe sono un componente comune di ogni pasto coreano. A differenza di altre culture orientali, dove la zuppa viene servita come antipasto o al termine del piatto, in Corea funge da contorno del piatto principale e da complemento del riso insieme ad altri banchan. Le guk 국 sono spesso a base di carne, molluschi e verdure, mentre le tang 탕 sono una variante più sostanziosa e meno liquida e vengono servite come pietanza principale del pasto. Le jjigae 찌개 sono zuppe corpose e saporite, simili ad un brasato sovente sono un piatto di contorno condiviso dai commensali, cotto e servito in porzioni singole in ciotole di ceramica vetrificata. La versione più diffusa è il doenjang jjigae 된장찌개, ovvero uno stufato di pasta di soia; ingredienti comuni includono le verdure, pesce di acqua salata o dolce e il tofu, a seconda delle stagioni e degli ingredienti disponibili. Altre popolari varianti dello jjigae contengono kimchi (kimchi jjigae 김치찌개) o tofu (sundubu jjigae 순두부찌개).
Il jeongol 전골 è simile al jjigae, ma è meno saporito e i commensali attingono dalla stessa pentola.
Alcuni tipi di zuppe popolari sono:
- Malgeunguk (맑은국), insaporita con il ganjang (salsa di soia). È una zuppa a base di verdure, con eventuale aggiunta di piccole quantità di carne bollita, oppure di pesce fresco od essiccato.
- Tojangguk (토장국), insaporita con il doenjang (pasta di soia). Ingredienti comuni sono molluschi come le vongole, acciughe essiccate e gamberetti. Per ottenere una zuppa più piccante, si aggiunge la gochujang (pasta di peperoncino).
- Gomguk (곰국) o gomtang (곰탕), a base di ossa di manzo bollite o cartilagini. È un piatto di origine contadina, in cui tutte le parti del manzo vengono utilizzate, incluse la coda, le zampe e le costole, con o senza carne attaccata; le costole vengono bollite in acqua per estrarre i grassi, il midollo e la gelatina animale, per creare una zuppa saporita. Alcune varianti di questa zuppa possono utilizzare anche la testa e le viscere. L'unico condimento utilizzato è il sale.
- Naengguk (냉국), una zuppa fredda generalmente consumata nei mesi estivi per rinfrescare i commensali. Normalmente si usano pochi condimenti, quali il ganjang e l'olio di sesamo.
Piatti e usanze stagionali
Tradizionalmente i giorni celebrati durante tutto l'anno erano contrassegnati a seconda della teoria delle 24 stagioni , in base al calendario lunare e ai cambiamenti stagionali del tempo.
Le divisioni più grandi collocano la primavera da gennaio a marzo, l'estate da aprile a giugno, l'autunno da luglio a settembre e l'inverno da ottobre a dicembre.
I coreani hanno creduto a lungo che fosse meglio consumare cibi nella stagione in cui venivano coltivati e raccolti. Uno stile di vita in armonia con il flusso e il calore della natura era considerato desiderabile e saggio. Pertanto, i coreani mangiavano jeolsik (節食) nei giorni importanti del Jeol-il, una vacanza di metà anno, fissato mensilmente tra il primo e il secondo mese lunare. In questo periodo avviene il digiuno, il cibo viene preparato e mangiato insieme a eventi come rituali e giochi popolari. Il digiuno simboleggia il nostro stile di vita, che si è formato attraverso una lunga ricca storia. In particolare, essa è una delle poche usanze in cui è profondamente radicato il senso di comunità della popolazione coreana. Al contrario i cibi shisik (時食) venivano consumati con frequenza stagionale.
In Primavera
- Seollal 설날 (Capodanno lunare): Il primo giorno del calendario lunare, il tteok-guk 떡국 (zuppa di torta di riso) e altri cibi festivi di Capodanno vengono consumati per segnare l'inizio di un nuovo anno. Cibo e alcool vengono preparati per riti ancestrali e offerti ai visitatori che augurano ogni bene ai vicini per il capodanno lunare. Consiste in sikhye 식혜, dasik 다식, gangjeong 강정 (sbuffi di riso dolce), pyeonyuk 편육 ( (carne bollita e affettata), jeon 전 (frittelle di carne o verdure), sujeonggwa 수정과 (punch alla cannella fatto con gotgam 곶감, ovvero cachi esiccati) e altre prelibatezze.
- Jeongwol Daeborum : Quando appare la prima luna piena del nuovo anno lunare, intorno al 15 gennaio), è consuetudine mangiare ogok-bap 오곡밥 (riso mescolato con altri quattro cereali) con namul. La mattina del 15, i bureom 부럼 (varie noci) vengono morse i per scongiurare eventuali croste o foruncoli durante l'anno. Anche il Gwibalgi-sul 귀밝이술 (vino che affina le orecchie) viene disposto sul tavolo della colazione per augurare la salute dell’udito.
In Estate
- Dano 단오, il quinto giorno del quinto mese del calendario lunare, una tra è le tre festività tradizionali più importanti della Corea oltre a Seollal e Chuseok. Nel giorno del Dano, arriva il caldo estivo e mentre gli uomini si impegnavano nella ssireum 씨름 (sport nazionale coreano di wrestling folklore), le donne si lavano i capelli con changpo 창포 (pianta aromatica di iris) e si prestano alla geune-ttwigi 그네뛰기 (usanza di utilizzare altalene le cui corde sono attaccate ad altezze impressionanti). I cibi del Dano includono tortini di riso a base di pianta palustre, bevande rinfrescanti a base di una miscela di erbe medicinali, hwachae 화채 al gusto ciliegia (punch alla ciliegia), zuppa di aringhe, carpa dorata brasata, gnocchi di aringhe, ecc.
- Sambok : Le settimane tra giugno e luglio del calendario lunare, dove sambok significa tre giorni caldi. Inizialmente vi è il Chobok, ovvero l’inizio dei giorni caldi, successivamente il jungbok ossia i giorni di mezzo caldi e infine il malbok, la fine dei giorni caldi. Di tutti i cibi della festività sambok, la samgyetang è popolarmente apprezzata. Altri cibi includono yukgaejang 육개장 (zuppa di straccetti di manzo piccante), min-eo 민어 (scienidi), jangeo 장어 (anguilla), chueotang 추어탕 (zuppa di pesce loach), ecc.
In Autunno
- Chilseok 칠석: Tale festività avviene a Luglio poiché secondo il mito del settimo giorno del settimo mese del calendario lunare, i due amanti Gyunwoo e Jiknyeo potevano osservare le affascinanti stelle, l'uno nelle braccia dell'altro in un unico giorno dell'anno. Le pietanze tipiche includono tortino di riso al vapore, mil-guksu 밀국수 (tagliatelle di grano in brodo freddo), kimchi di cetriolo, (punch alla pesca) e punch all’anguria.
- Chuseok 추석: Il 15 agosto nel calendario lunare è la più grande festa annuale della Corea, poiché si tratta della festa del raccolto di metà autunno. In questo periodo riso e cereali appena raccolti trasformati in dolci di farina di riso, preparati freschi e cucinati.
In Inverno
- Dongji: A Novembre avviene il solstizio d’inverno anche chiamato “Piccolo Capodanno”, in cui la notte si allunga e il giorno si accorcia più di tutto l’anno. In questo giorno, il patjuk 팥죽 (porridge di fagioli rossi) viene consumato, perché si crede che il colore rosso del porridge scacci la sfortuna e respinga gli spiriti maligni. Vengono poi aggiunte polpette di riso glutinoso assieme al patjuk, in base alla propria età, poiché la tradizione afferma che tale è il metodo di invecchiare.
- Seotdal Gumeum: Il Capodanno lunare cinese che cade l'ultimo giorno del 12° mese del calendario lunare, periodo in cui viene praticata l'usanza di inchinarsi per salutare ed onorare gli anziani. Il profondo inchino è rivolto agli antenati e alle generazioni anziane, come simbolo di gratitudine il fortunato anno trascorso. Il cibo consumato in questo giorno è principalmente goldongban bibimbap, gaksaek-jeon (jeon cromaticamente variegati), wanja-tang (zuppa di polpette) e injeolmi 인절미 (torta di riso dolce in polvere di soia).
Fonte:
https://www.hansik.or.kr/main/main.do
Wikipedia link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Cucina_coreana
TOPIC: Commissione Nazionale dei Diritti Umani della Corea
WRITERS: Elisa Rigamonti, Silvia Molteni
SHORT EXPLANATION: This article presents overall information on the National Human Rights Commission of Korea which is in charge of policy investigation, relief, education and public relations, and domestic and foreign cooperation as a quasi-judicial human rights organization.
LINK TO THE ARTICLE: https://it.wikipedia.org/wiki/Commissione_nazionale_dei_diritti_umani_della_Corea
SOURCES:
https://www.law.go.kr/LSW/detcInfoP.do?detcSeq=14478
https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-642-31689-0_2
https://www.humanrights.go.kr/site/homepage/menu/viewMenu?menuid=002001001004
https://www.humanrights.go.kr/site/homepage/menu/viewMenu?menuid=002001003003
https://www.hrw.org/world-report/2021/country-chapters/south-korea
https://www.humanrights.go.kr/site/program/board/basicboard/view?menuid=002002001&boardtypeid=7003&boardid=7606456