Argomento / Topic: Villaggio Hanok di Bukchon
Autrici / Writers: Isabella Vergerio, Emma Bobbo
Breve spiegazione / Short explanation: Descrizione e Storia dei cambiamenti avvenuti a Bukchon nel corso dei secoli
Fonte / Source: https://hanok.seoul.go.kr/front/eng/town/town01.do
Link all'articolo: https://it.wikipedia.org/wiki/Bozza:Bukchon_Hanok_Village
Glossario / Glossary: (a fine pagina/end of the page)
Il Bukchon Hanok Village è un villaggio tradizionale coreano di Seoul con una lunga storia, composto da molti vicoli, hanok [한옥] (case tradizionali coreane) e rappresenta ancora un ambiente urbano di 600 anni fa.
Considerata come l’area residenziale tradizionale più rappresentativa di Seoul, Bukchon [북촌, “villaggio a nord”, così chiamato a causa della sua posizione nella parte superiore del fiume Cheonggyecheon e di Jongno], presenta un gruppo di hanok tradizionali situati sulla cima di una collina tra il Palazzo Gyeongbokgung [경복궁], il Palazzo Changdeokgung [창덕궁] e il Santuario di Jongmyo [종묘]. Dato che la zona è ricca di siti storici, eredità culturali e materiali folkloristici, è anche conosciuto come “museo all’aria aperta nel centro della città”.
CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO
Le caratteristiche distintive dell’area di Bukchon sono la sua topografia ed i suoi corsi d’acqua. Il terreno di Bukchon è basso a sud e rialzato verso nord, formando così quattro valli accanto alle quali scorrono i fiumi. L'area contiene anche tracce di vecchie strade costruite lungo i corsi d'acqua, sviluppate durante e dopo il periodo Joseon, oltre a una serie di proprietà storiche legate agli hanok, costruite rapidamente a partire dal 1900 circa. Come indicato su Doseongdo [도성도] (Mappa della Capitale, redatta nel 1750), Suseonjeondo [수선전도] (Mappa completa delle risaie, 1892), Gyeongseong sigado [경성 시가도] (Carta stradale di Gyeongseong, 1927) e sulle attuali mappe dell'area redatte dopo gli anni 2000, molte strade, tra cui Gyedonggil [계동길], Gahoe-ro, Samcheongdonggil [삼청동길] e Changdeokgunggil [창덕궁길], sono state mantenute nella loro forma originale e sono quindi considerate preziose risorse storiche.
Bukchon si trova inoltre ai piedi meridionali di una catena montuosa che collega il monte Bugaksan [북악산] e la cima Eungbong [응봉] e proprio per questo è nota come luogo propizio secondo i principi del Feng-Shui. L'area settentrionale, che comprende il parco di Samcheong [삼청] e il monte Bugaksan [북악산], è caratterizzata da una fitta foresta che raramente si vede in un centro urbano. In aggiunta, poiché la parte settentrionale di Bukchon è più alta rispetto alla zona meridionale, è calda in inverno, ha un buon drenaggio naturale e vanta una vista aperta sul monte Namsan [남산].
STORIA
Il periodo Joseon
Bukchon era tradizionalmente una zona residenziale dei nobili durante la dinastia Joseon [조선] dato il suo ottimo ambiente geografico, e in essa non si sono verificati grandi cambiamenti fino agli anni '20. Tuttavia, negli anni '30, l'area amministrativa di Seoul si espanse e la struttura urbana fu trasformata e assunse un aspetto più moderno. Le società di gestione delle abitazioni acquistarono ampi appezzamenti di terra, boschi e campi e vi costruirono una serie di hanok di medie dimensioni. A quel tempo nacquero Gahoe-dong [가회동], Samcheong-dong [삼청동], Gye-dong [계동] e altre attuali aree residenziali hanok.
Inoltre, in quel periodo gli hanok di Bukchon furono rinnovati con nuovi materiali come l’applicazione di porte in vetro al Daecheong [대청] (sala con pavimento in legno) e l'estensione delle grondaie del tetto con lastre di ferro zincato. In generale l’Hanok di Bukchon si evolse in un nuovo tipo di edilizia urbana adattata alle esigenze della moderna struttura e ambiente urbano, pur mantenendo le sue caratteristiche tipiche e tradizionali.
Occupazione Giapponese
Durante il periodo illuminista e dell’occupazione Giapponese Bukchon era abitata principalmente da molte figure influenti del partito illuminista, come Park Yeong-hyo [박영효] e Kim Ok-gyun [김옥균], ed il Clan Yeoheung Min [여흥 민씨] incluso Min Dae-sik [민대식] (un figlio di Min Yeong-hwi [민영휘]) nonostante fosse anche una popolare area residenziale tra gli attivisti per l’indipendenza Coreana. Il grande aumento della popolazione di Seoul [서울] durante l’occupazione Giapponese ha aggravato la scarsità di case e ha portato ad uno sviluppo da parte del settore privato. Dal 1912 diversi tipi di Hanok venivano rapidamente costruiti utilizzando appezzamenti di terreno di medie e grandi dimensioni per cercare di risolvere il problema abitativo. A differenza degli Hanok costruiti in precedenza, quelli del periodo dell’occupazione Giapponese erano fatti di nuovi materiali come vetro, piastrelle e una struttura standardizzata.
Queste aree residenziali di Hanok continuarono a essere prodotte dalla liberazione della Corea nel 1945 fino ai primi anni Sessanta del Novecento, e molte di queste zone vennero riempite di Hanok ad eccezione dei grandi appezzamenti di terra usati per costruire scuole e altre strutture pubbliche.
Anni ‘70 del Novecento
Quando iniziò lo sviluppo dell’area di Gangnam [강남] molti degli abitanti dell’area di Gangbuk [강북구] e, di conseguenza, molte delle scuole locali furono trasferite a Gangnam. Dopo che la scuola superiore di Gyeonggi [경기] venne spostata nel 1976, l’edificio venne usato come Biblioteca Pubblica di Jeongdok [정독], mentre la scuola superiore di Whimoon [휘문], spostata nel 1978, venne sostituita con un edificio di uffici di 15 piani costruito per la Hyundai Engineering & Construction Co. nel 1983. Dopo il trasferimento della scuola superiore femminile di Changduk [창덕] nel 1989 vi venne istituita la Corte Costituzionale e, mentre le scuole vennero spostate dall’area di Gangbuk, nuove grandi strutture cambiarono il panorama dell’area di Bukchon.
Anni ‘80 del Novecento
Una politica di conservazione degli Hanok è stata attuata seriamente solamente dopo la discussione sulla designazione dell’area del paesaggio popolare nel 1976, ma è stata eseguita principalmente dall’autorità amministrativa senza alcuna discussione o accordo con i residenti locali, secondo un rigido sistema di controllo degli Hanok simile a quello applicato ai beni culturali. Molti Hanok furono demoliti per espandere la strada di Bukchon-ro [북촌로] e ciò portò numerose denunce da parte dei residenti locali.
Anni ‘90 del Novecento
Secondo le costanti richieste dei residenti per facilitare lo standard edilizio, il governo metropolitano di Seoul ha mitigato la regolamentazione dell'altezza degli edifici passando da case a un piano a case alte meno di 10 metri nel maggio 1991. Nel 1994, quando la regolamentazione dell'altezza degli edifici intorno al Palazzo Gyeongbokgung [경복궁] fu ridotta da 10 metri a 16 metri e un massimo di cinque piani, e la costruzione di case multiplex si diffuse dopo la demolizione di Hanok in tutto Bukchon, incluso Wonseo-dong [원서동], il paesaggio di Bukchon si deteriorò rapidamente
Anni 2000
A causa della distruzione di Hanok e della rapida costruzione di case multiplex, che hanno cambiato in modo significativo il paesaggio di Bukchon e causato un ulteriore deterioramento dell'ambiente residenziale, è stata stabilita una nuova politica di riadattamento di Bukchon insieme ai residenti, agli esperti e al governo metropolitano di Seoul presso il Seoul Institute, su richiesta della Jongno Bukchon Readjustment Association (un'associazione di residenti) nel 1999. Sulla base del sistema di registrazione Hanok - che viene eseguito su base volontaria dai residenti locali - è stata elaborata una politica per mantenere la bellezza unica degli Hanok, per guidare, supportare e controllare i necessari lavori di riparazione e costruzione, accettando la necessità di adattarsi allo stile di vita moderno. Inoltre, il sistema mira a rinnovare Bukchon migliorando l'ambiente del villaggio con la partecipazione attiva dei residenti e aumentandone l'attrattiva come zona residenziale. La politica è stata implementata dal 2001.
Topic: Sintesi del contenuto dell'opera Hanjungnok
Writer: Viola Buzzoni
Short Explanation: questo articolo costituisce una panoramica sintetica del corpus di scritti raggruppati sotto il titolo di Hanjungnok. Autrice fu la principessa ereditaria Hyegyeong, fra XVIII e XIX secolo.
Wikipedia Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Memorie_della_principessa_Hyegyeong
Quando ci si riferisce al corpus di memorie denominato Hanjungnok, ci riferiamo a documenti scritti dalla consorte del principe ereditario Sado (1735-1762). Non siamo a conoscenza del vero nome dell’autrice, tuttavia è comunemente riconosciuta sotto il nome di Hyegyeong del clan Hong Pungsan (1735-1816) o con il nome, conferito dopo la morte di “Heongyeong, l’imperatrice virtuosa”.
Questi scritti autobiografici sono tradizionalmente divisi in quattro volumi, intitolati semplicemente: Memorie del 1795, Memorie del 1801, Memorie del 1802, Memorie del 1805. Ognuno di essi fu scritto con un intento diverso, e la valenza storica di questa documentazione è avvalorata dal fatto che si tratta dell’unico corpus di memorie presentato da una donna alla corte reale, dove venivano accettati solo scritti in cinese letterario e rigorosamente di mano maschile.
Memorie del 1795
Nel primo volume viene trattata la vita della principessa fino al momento della scrittura; troviamo alla fine anche un poscritto riguardo alla vita travagliata della sorella minore. Il nome di quest’ultima purtroppo ci è ignoto.
Una particolare enfasi è data all’epoca infantile ed a come la vita dell’autrice cambiò in quanto promessa sposa del principe ereditario e, successivamente di moglie e madre. La narrazione è generalmente molto personale, tuttavia cogliamo particolari unici, come i sentimenti di lei verso i familiari, la maternità, le reazioni alla morte dei figli e lo smarrimento successivo alla messa a morte del marito.
Sono continui i rimpianti riguardo al suo matrimonio ed al rapporto col principe Sado, soprattutto perché la legge dell’epoca imponeva il suicidio alle mogli dei criminali giustiziati, e la conseguente esecuzione dei figli.
Memorie del 1801
Il volume datato al 1801 invece, come documento propriamente politico narra le vicende di due membri della famiglia di origine della principessa: lo zio Hong Inhan (1722-1776) ed il fratello Hong Nagim (1741-1801). Successivamente alla morte del principe ereditario, la famiglia Hong rimase vittima più volte di intrighi orchestrati dalle fazioni di corte o semplicemente volti a screditare la madre del futuro re, Jeongjo (1752-1800).
L’intento di queste pagine, scritte a seguito della morte del figlio e presentate alla corte del nipote Sunjo (1790-1834), all’epoca ancora molto giovane, avevano lo scopo di mostrare l’innocenza dei due, accusati e messi a morte rispettivamente per “opposizione alle reggenza” del nipote Jeongjo, e per eresia. Hong Nagim fu accusato infatti, di essere cristiano in un periodo storico in cui non era permesso professarsi tali.
Memorie del 1802
Il memoriale scritto l’anno successivo, nel 1802, è rivolto al nipote Sunjo ormai re, in maniera diretta.
Permane la volontà di ripristinare l’onore e il nome del padre Hong Ponghan (1713-1778), il cui nome era stato macchiato per aver suggerito la cassa di riso come luogo dove contenere Sado fino alla morte. C’è uno sforzo nel voler entrare nel merito della questione, tuttavia, un decreto di Yeongjo aveva proibito di parlare del cosiddetto “incidente del 1762”.
Da questo risulta che il vero oggetto del volume, ovvero la devozione filiale di Jeongjo al padre, non possa essere affrontato fino in fondo.
Quello che è certo è che, una volta reso principe ereditario, Jeongjo fece il possibile per essere ricordato come figlio di Sado, e non del genitore adottivo, lo zio e principe ereditario Hyojang (1719-1728). Tuttavia non ebbe tempo sufficiente per ripristinare l’onore del padre e della famiglia materna a causa della sua prematura morte nel 1800. Per questo l’autrice in questa sede si rivolge al nipote.
Memorie del 1805
La scrittura di questo ultimo volume chiude il cerchio di questo racconto che quasi si trasforma in una saga familiare.
Qui l’autrice descrive la pesantissima e difficile atmosfera che si creò a corte man mano che gli “eccessi” del marito si fecero sempre più pronunciati. Allo stesso tempo analizza in maniera molto lucida le cause alla base dei suoi disagi mentali, fra cui il rapporto con un padre che oltre ad averlo abbandonato ai servitori fin da piccolissimo, si occupava del figlio soltanto per interrogarlo e testare i suoi progressi in quanto erede al trono. Un’attenzione esclusivamente concentrata sui risultati, che comportò una inevitabile mancanza di affetto.
Il racconto si fa particolarmente personale nei momenti in cui la principessa narra di essere stata testimone di stupri, omicidi, e di essere stata una volta anche colpita alla testa dal marito con una tavola da gioco.
Largo spazio è poi dedicato alle fobie, paranoie e squilibri umorali che col passare del tempo si impadronirono del principe mettendo a rischio la vita delle persone che lo circondavano. Arrivò fino ad uccidere una delle sue consorti per averlo fatto adirare durante la vestizione mattutina.
In quanto unica testimone di quei tempi e della tragica fine che il marito incontrò, la principessa Hyegyeong, ormai anziana, scrive questa volta, per far sì che la storia della famiglia non muoia con lei. Un dono finale al nipote, il re Sunjo.
Fonti:
- KIM HABOUSH J.H. (2013), The Memoirs of Lady Hyegyeong – The Autobiographical Writings of a Crown Princess of Eighteenth-Century Korea, Berkeley | Los Angeles | London, University of California Press;
- Principessa Hong, Memorie di una principessa di Corea del XVIII secolo, a cura di Alessandra Lanfranconi, Paola Brighi, traduzione di Vincenza D'Urso, O barra O edizioni, 1998, ISBN 8887510008.
Link:
- 한중록 (閑中錄), 한국민족문화대백과사전 - Encyclopedia of Korean Culture, da: https://encykorea.aks.ac.kr/Article/E0061974 (marzo 2023);
Topic: Agenzia Nazionale di Polizia Coreana
Autrici/Writers: Angélie Dadini, Elisa Busato, Dorotea Lora
Breve spiegazione/Short Explanation: Storia e organizzazione dell'apparato di polizia in Corea del Sud
Wikipedia Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Agenzia_Nazionale_di_Polizia_Coreana
Nome Coreano:
- Hangeul: 경찰청
- Hanja: 警察廳
- Romanizzazione Rivista: Gyeongchalcheong
- McCune-Reischauer: Kyŏngch'alch'ŏng
L’Agenzia Nazionale di Polizia Coreana è una delle organizzazioni di polizia presenti nella Corea del Sud.
Anche conosciuta comunemente come Polizia Nazionale Coreana, l’Agenzia ha sede nella capitale, Seoul ed è gestita dal Ministero dell’Interno e della Sicurezza.
Storia
L’attuale agenzia è stata creata nel 1991, riorganizzando il Quartier Generale della Sicurezza Nazionale presso il Ministero degli Affari Interni come Agenzia Nazionale di Polizia.
- Prima del 1945
- Le origini dell’Agenzia Nazionale di Polizia Coreana risalgono agli inizi del XX secolo, quando le responsabilità e i ruoli dell’ufficio di polizia erano stabiliti dallo statuto del Governo Provvisorio Coreano (promulgato il 25 aprile 1919): la polizia aveva il compito di sorvegliare figure importanti nel governo e nell’edificio in cui aveva sede, così come mantenere la sicurezza pubblica nella società coreana d’oltremare.
- Il primo Commissario Generale dell’Ufficio di Polizia fu Kim Gu, il quale gettò le basi per le forze di polizia coreane.
- 1945-1948: Periodo del Dipartimento di Amministrazione della Polizia
- Alla fine del decennale dominio coloniale giapponese, dopo che il 15 agosto 1945 il Giappone aveva ceduto il controllo sulla Corea, i territori meridionali della penisola furono occupati dagli Stati Uniti e, stabilitosi il Governo Militare dell’Esercito degli Stati Uniti in Corea (USAMGIK), l’Ufficio di Amministrazione della Polizia fu creato. Fu instaurato un dipartimento di polizia in ogni provincia.
- Nel 1946, l’Ufficio di Amministrazione della Corea fu modificato in Dipartimento degli Affari della Polizia.
- 1948-1974: Periodo dell’Ufficio di Sicurezza Nazionale
- Il 14 Novembre 1948 fu istituito l’Ufficio di Sicurezza Nazionale, derivante dal Dipartimento di Amministrazione della Polizia degli Stati Uniti (poi Dipartimento degli Affari della Polizia).
- Quando nel 1950 scoppiò la Guerra di Corea, l’arma di polizia fu impiegata nel conflitto, ma i doveri degli agenti di polizia coreani furono regolati solo dopo l’armistizio del 14 dicembre 1953, con l’istituzione della Legge sull’Esecuzione dei Doveri dei Poliziotti.
- 1974-1991: Periodo del Quartier Generale della Sicurezza Nazionale
- Il 24 dicembre 1974, l’Ufficio della Sicurezza Nazionale fu modificato in Quartier Generale della Sicurezza Nazionale che operava in modo indipendente dal Ministero degli Affari Interni. In questo periodo, dopo l’abolizione del ruolo di Direttore Generale per la Pace Pubblica e la Difesa, misure di emergenza sono state adottate dopo la presa di potere del presidente Park Chung Hee, il quale aveva assunto potere dittatoriale durante la Restaurazione dell’ottobre dello stesso anno.
- Successivamente a scontri tra la polizia e i membri dell’opposizione così come i manifestanti, Park Chung Hee viene assassinato il 26 ottobre 1979.
- Il 12 dicembre dello stesso anno, il Maggiore Generale Chun Doo Hwan, comandante del Comando di Sicurezza riesce a prendere il potere grazie ad un colpo di stato, e nel 1980 il governo è costretto ad estendere la legge marziale su tutto il territorio coreano.
- Dopo il 1991: Organizzata come Agenzia di Polizia Nazionale
- Il 26 luglio 1991, la rivista Legge riguardo all’Organizzazione Governativa ha promulgato la Legge sulla Polizia, ribattezzando il Quartier Generale della Sicurezza Nazionale come Agenzia nazionale di Polizia il 1° agosto, regolando le altre organizzazioni affiliate e le operazioni del Comitato di Polizia, e adeguando la capacità delle operazioni di polizia.
Organizzazione
L’Agenzia Nazionale di Polizia è composta da:
- Un Commissario Generale;
- Un Vice Commissario Generale;
- 19 Uffici:
- L’Ufficio Nazionale Investigativo, composto dall’Ufficio di Pianificazione e Coordinamento delle indagini, dal Dipartimento di Gestione delle Indagini Forensi, dall’Ufficio investigativo, dall’Ufficio Investigativo Informatico e dall’Ufficio Investigativo sulla Sicurezza Nazionale, che si occupa delle indagini;
- L’Ufficio per gli Affari Esteri, che si occupa di ordine pubblico;
- Ufficio di Amministrazione dell’Ordine Pubblico;
- Ufficio di Intelligence per la Pace e la Sicurezza Pubblica;
- L’Ufficio del Traffico e l’Ufficio per la Sicurezza Comunitaria, che si occupano di operazioni di base;
- Uffici di Sicurezza Nazionale;
- Il Dipartimento del Portavoce
- Il Dipartimento di Verifica e Ispezioni
- L'Ufficio Pianificazione e Coordinamento
- L’Ufficio di Amministrazione della Polizia
- L’Ufficio per le Risorse Umane
- Il Dipartimento delle politiche ICT e Attrezzature
si occupano di fornire supporto amministrativo.
- 32 divisioni.
Il Portavoce (Direttore della Divisione Pubbliche Relazioni) è direttamente collegato al Commissario Generale della polizia, il quale costituisce una posizione governativa dall’instaurazione della nuova Legge sull’Organizzazione del Governo del 24 dicembre 1974.
L’Agenzia è suddivisa a livello regionale in 18 città e province non indipendenti dalla polizia nazionale, con 258 stazioni, 616 distretti e 1.418 cabine di polizia.
Le Agenzie di Polizia sono le seguenti:
- Agenzia di polizia metropolitana di Seul,
- Agenzia di polizia metropolitana di Busan
- Agenzia di polizia metropolitana di Daegu
- Agenzia di polizia metropolitana di Incheon
- Agenzia di polizia metropolitana di Gwangju
- Agenzia di polizia metropolitana di Daejeon
- Agenzia di polizia metropolitana di Ulsan
- Agenzia di polizia provinciale di Gyeonggi Bukbu
- Agenzia di polizia provinciale di Gyeonggi Nambu
- Agenzia di polizia provinciale di Gangwon
- Agenzia di polizia provinciale di Chungbuk
- Agenzia di polizia provinciale di Chungnam
- Agenzia di polizia provinciale di Sejong
- Agenzia di polizia provinciale di Jeonbuk
- Agenzia di polizia provinciale di Jeonnam
- Agenzia di polizia provinciale di Gyeongbuk
- Agenzia di polizia provinciale di Gyeongnam
- Agenzia di polizia provinciale autonoma speciale di Jeju
Le istituzioni affiliate con l’Agenzia Nazionale di Polizia sono: l’Università Nazionale della Polizia coreana, l'Istituto di Addestramento di Polizia, l'Accademia Centrale di Polizia, l'Accademia Investigativa della Polizia coreana e l'Ospedale Nazionale della Polizia.
Organizzazione accademica
Prima di iscriversi all’Università Nazionale di Polizia coreana, l’organizzazione accademica che ha il compito di educare le forze dell’ordine, le matricole partecipano ad un programma di orientamento di due settimane che le aiuterà a comprendere l’organizzazione sia dell’università che del corpo di polizia, e dovrà essere poi completato un programma di 34 settimane.
La formazione viene svolta presso l'Accademia Centrale di Polizia e l'Istituto per lo Sviluppo delle Risorse Umane della Polizia.
L’Accademia Investigativa della Polizia coreana è l'organizzazione accademica che consente agli agenti di polizia di intraprendere la formazione per l'ufficio investigativo, attraverso il completamento di un corso con 63 compiti.
Unità Operazioni Speciali (SOU)
Il KNP SOU, precedentemente noto come KNP SWAT, è un'unità specializzata per eseguire operazioni pericolose.
Il compito principale dell'unità è l'antiterrorismo, ma può anche impiegarsi in mandati di arresto ad alto rischio, nel salvataggio di ostaggi e/o nell'intervento armato, e occuparsi di criminali pesantemente armati.
Polizia Turistica
La polizia turistica coreana di Seoul è stata creata nell'ottobre 2013 e offre diversi servizi di ordine pubblico e sicurezza per i turisti.
È affiliata alle agenzie di polizia metropolitana di Seoul, Busan e Incheon.
Cooperazione con altri paesi
L'Agenzia Nazionale di Polizia coreana collabora con le forze dell'ordine di altri Paesi.
Nel 2015, l'Agenzia ha creato il "K-police Wave Center" per lo scambio di polizia con altri Paesi e a partire dal 2016, la polizia coreana ha iniziato a inviare personale e attrezzature alle agenzie di polizia estere alcuno di questi Paesi sono gli Emirati Arabi Uniti, il Cile, il Vietnam e il Guatemala).
La polizia Nazionale coreana ha accordi di scambio anche con le forze dell'ordine Europee e Nordamericane.
Nel 2015, il KNP ha concluso un MOU (“memorandum d'intesa”, un documento giuridico che descrive un accordo bilaterale (o più raramente multilaterale) fra due o più parti) di cooperazione per le indagini sui crimini informatici con l'Ufficio di Investigazione Federale dell’America (FBI).
Sicurezza pubblica.
La Corea del Sud ha un tasso di criminalità inferiore rispetto a Paesi industrializzati comparabili ed è dunque considerata una delle destinazioni turistiche più sicure al mondo, con bassi tassi di criminalità e sostanzialmente nessuna attività terroristica se non da parte della Corea del Nord.
Locandina Manifesto motto e obiettivi dell’Agenzia Nazionale di Polizia coreana
Il Commissionario Generale dell’Agenzia Nazionale di Polizia coreana Yoon Hee Keun lascia un messaggio di benvenuto sul sito web ufficiale dell’Agenzia in cui afferma che “ogni membro della polizia coreana è impegnato a creare una società fiorente in cui i suoi membri si sentano al sicuro” e “tutti loro promettono di ascoltare la voce delle persone e rimanere devoti per soddisfare le loro aspettative”.
Fonti
https://www.police.go.kr/eng/main.do
https://en.wikipedia.org/wiki/National_Police_Agency_(South_Korea)
Autore / Writer: Erica Callegaro, Anna Zaffonato
Breve Spiegazione / Short Explanation: Breve panoramica del Jultagi, delle sue origini e caratteristiche e della sua esecuzione.
Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Jultagi
Status: Published
Jultagi
Il Jultagi (줄타기) o eoreum (어름) è uno spettacolo di funambolismo tradizionale coreano.
Il Jultagi viene eseguito principalmente durante le festività del 15 aprile del mese Dano (5° giorno del 5° mese lunare del calendario lunare coreano) e del Chuseok (principale festival del raccolto in Corea celebrato durante la piena del 15° giorno dell’8° mese del calendario lunare coreano). I funamboli si esibiscono anche a pagamento in feste private.
Storia
Le prime testimonianze e i primi esempi di Jultagi risalgono alla fine della dinastia Han in Cina, ma non è chiaro quando sia stato introdotto nella Penisola Coreana.
Sebbene non appaia nei dipinti parietali delle tombe di Goguryeo, esiste la possibilità che il funambolismo sia stato tramandato, considerando che all'epoca esistevano varie tecniche di ques'arte.
Attualmente, la formazione di nuovi artisti e la trasmissione di quest'arte è gestita dalla Jultagi Safeguarding Association nella provincia di Gyeonggi-do. L’associazione offre due tipi di formazione: l'apprendistato in cui i maestri istruiscono i professionisti e assumono studenti, e l'istruzione pubblica attraverso la formazione scolastica, laboratori e campi estivi.
Tecnica ed esecuzione
Ci sono due tipi di esibizioni di Jultagi: una, eseguita da clown eccezionalmente abili, per intrattenere le persone della classe nobile, e l'altra, con l’accento su gag e intrattenimento, per la gente comune.
L'esibizione di Jultagi viene eseguita dal funambolo, che realizza una varietà di acrobazie sulla corda, accompagnate da barzellette, mimiche, canti e balli; da un clown che coinvolge il funambolo in battute scherzose e da un gruppo di musicisti che suona strumenti tradizionali come piri (flauto), daegeum (flauto di bambù), haegeum (violino a due corde), buk (tamburo) e janggo (tamburo a forma di clessidra), per accompagnare l'intrattenimento. Il funambolo inizia con numeri più semplici, passando gradualmente ad acrobazie più difficili, eseguendo circa una quarantina di diverse tecniche in un'esibizione che può durare diverse ore.
La corda utilizzata è lunga circa 10 metri e posta ad un’altezza di 3 metri. Il numero viene eseguito, di solito, utilizzando un ventaglio pieghevole per bilanciare il corpo e mantenere l’equilibrio sulla fune. Intanto i musicisti accompagnano lo spettacolo e il clown (che rimane a terra) conversa con il funambolo e facilità la comunicazione con il pubblico.
La struttura esecutiva del Jultagi si compone solitamente di tre parti, anche se possono esservi delle eccezioni e/o delle aggiunte; il Julgwangdae, o l'esecutore di Jultagi, non può comunque modificare arbitrariamente la struttura della performance dato che essa è l'ordine implicito del nocciolo di quest’arte.
I tre momenti principali sono i seguenti:
- Julgosa e Jeonbangiye: scambio di battute spiritose tra il funambolo e il clown
- Jungnori e Walchanori: il funambolo critica la nobiltà e i monaci, raccontando barzellette dal tono satirico
- Hubangiye e Salpan: il climax, vengono eseguiti i numeri più difficili
Proclamazione ed inserimento nei beni UNESCO
Il 30 giugno 1976 il Jultagi viene riconosciuto come patrimonio culturale immateriale della Corea n°58.
Nel 2011, a seguito della Sesta Sessione del Comitato Intergovernativo (6.COM) tenutasi a Bali, Indonesia (dal 22 al 29 novembre), viene inserito con la decisione 6.COM 13.41, come file n°0448 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità (ICH - Intangible Cultural Heritage) dell’UNESCO.
Riferimenti nella cultura di massa
Un esempio di un'esibizione di Jultagi si può osservare nel film The King and the Clown (왕의 남자) (2005), diretto da Lee Joon-ik.
Sources:
- Jultagi (Tightrope Walking) - Heritage Search.
https://english.cha.go.kr/chaen/search/selectGeneralSearchDetail.do?mn=EN_02_02&sCcebKdcd=17&ccebAsno=00580000&sCcebCtcd=31&pageIndex=1®ion=&canAsset=&ccebPcd1=&searchWrd=JULTAGI&startNum=&endNum=&stCcebAsdt=&enCcebAsdt=&canceled=&ccebKdcd=&ccebCtcd=
- Headwords - Encyclopedia of korean folk culture (in Korean).
https://folkency.nfm.go.kr/topic/detail/1613?pageType=search&keyword=Jultagi
- Jultagi, tightrope walking - intangible heritage - Culture Sector - UNESCO.
https://ich.unesco.org/en/RL/jultagi-tightrope-walking-00448
- Jultagi, tightrope walking | Silk Roads Programme.
https://en.unesco.org/silkroad/silk-road-themes/intangible-cultural-heritage/jultagi-tightrope-walking
- 줄타기 - 한국민족문화대백과사전 (in Korean).
https://encykorea.aks.ac.kr/Article/E0053663
- 한국학술지인용색인(Korea Citation Index).
https://www.kci.go.kr/kciportal/main.kci?locale=en
한국 줄타기 재담 연구.
https://www.kci.go.kr/kciportal/ci/sereArticleSearch/ciSereArtiView.kci?sereArticleSearchBean.artiId=ART001150265
한국 줄타기의 역사와 연행 양상.
https://www.kci.go.kr/kciportal/ci/sereArticleSearch/ciSereArtiView.kci?sereArticleSearchBean.artiId=ART001058139
한국 줄타기의 연행 구조와 원리.
https://www.kci.go.kr/kciportal/ci/sereArticleSearch/ciSereArtiView.kci?sereArticleSearchBean.artiId=ART001066384
- Sixth Session of the Intergovernmental Committee (6.COM) – Bali, Indonesia, November 2011 - intangible heritage.
https://ich.unesco.org/en/6com
- Decision of the Intergovernmental Committee: 6.COM 13.41 - intangible heritage - Culture Sector - UNESCO.
https://ich.unesco.org/en/Decisions/6.COM/13.41
- UNESCO Intangible Cultural Heritage Lists - Wikipedia.
https://en.wikipedia.org/wiki/UNESCO_Intangible_Cultural_Heritage_Lists#ref_2
Topic: Jeong
Country: SAYUL in Italia
Name: Giorgia Catalisano
Data: 8 Marzo 2023
Wikipedia link: https://it.wikipedia.org/wiki/Concetto_di_Jeong
Introduzione
Questo articolo parla di un aspetto culturale della società coreana che caratterizza ogni tipo di relazione che unisce le persone.
Significato della parola
Jeong (정, Hanja: 情, romanizzato: Jeong, lett.: affetto o attaccamento) è un concetto nella cultura coreana per indicare il sentimento umano innato di esprimere affetto (애정).
Jeong nella cultura coreana
In tutte le lingue del mondo esistono espressioni con un significato troppo ampio per essere racchiuso in una sola parola; è il caso di "Jeong". Nemmeno i coreani stessi, che hanno coniato il termine, riescono a definirne pienamente il significato. Il concetto coreano di Jeong è un termine che si riferisce a un sentimento di connessione e affinità emotiva tra le persone. Potrebbe essere tradotto in coreano come "사랑" (amore) o "친근감" (cordialità), ma il significato è più profondo di quanto queste parole suggeriscano. Jeong implica un legame emotivo profondo e reciproco tra le persone che va oltre le semplici relazioni sociali e può essere percepito non solo tra amici e familiari, ma anche tra perfetti sconosciuti. Jeong implica anche rispetto e gratitudine per le relazioni e i legami emotivi che si hanno nella vita. Questo sentimento può influenzare le scelte e le relazioni che si instaurano. Per questo motivo, la società coreana trova in esso uno dei suoi pilastri fondamentali. Da quando questo termine è entrato nel linguaggio quotidiano, in Corea del Sud viene usato praticamente in ogni contesto, anche quando si parla di "음식" (cibo). Ad esempio, quando due amici ordinano un piatto diverso al ristorante, condividerlo è un gesto che rientra nel jeong. Jeong è anche quando qualcuno si offre di aiutare una persona anziana o di dare indicazioni a uno sconosciuto o qualsiasi altra azione dettata da affetto, simpatia e compassione. A prima vista, questo concetto potrebbe sembrare qualcosa di estremamente positivo, e in effetti è così. Nasce dal forte senso di "우리" (noi) tipico del popolo coreano, esprime la percezione di una persona non come un estraneo ma come un membro di una grande famiglia allargata. Proprio per questa sua natura, però, questo concetto può rivelare alcuni aspetti non proprio positivi. Infatti, questo tipo di legame unisce anche persone che spesso non vanno d'accordo tra loro. In questi casi, il concetto di jeong viene anche chiamato "miun jeong", letteralmente "jeong dell'odio". Poiché si tratta di un sentimento che cresce nel tempo e, una volta nato, è difficile da estirpare, esistono diverse espressioni che descrivono scherzosamente il suo "jeong". Il jeong, quindi, è considerato più pericoloso dell'amore. Tra tutti i tipi di jeong, il miun jeong, che costringe a trascurare i difetti e gli errori degli altri, è considerato il più "insidioso" di tutti.
Fonti
https://italia.korean-culture.org/it/1373/board/966/read/110931
https://gogohanguk.com/it/blog/come-dire-ti-amo-in-coreano/#:~:text=Jeong%20(%EC%A0%95)%2
0vuol%20dire%20infatti,appunto%20affetto%20verso%20quella%20persona.
https://www.ktigerradio.com/showbiz/item/1788-jeong-l-amore-coreano
Topic : Samullori, 사물놀이
Writers : Ilaria Lanè (SAYUL in SIENA)
Location: Wikipedia ITALIA
Wikipedia link: https://it.wikipedia.org/wiki/Samullori
Modified Wikipedia link, re-modified by Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Samul_nori
This article gives information on the topic of Samullori, a Korean traditional music genre born from Nongak. As the name says, four instrument bind together perfectly, in a harmony Korean philosophy brings.
Questo articolo rende informazioni sull’argomento del Samullori, un genere musicale tradizionale coreano nato dal Nongak. Come il nome dice, quattro strumenti si uniscono insieme in un‘armonia, sempre portata dalla filosofia coreana.
Introduzione
Il Samullori è una forma musicale di origine coreana che esprime armonia musicale nelle differenze dei diversi suoni che la compongono. Il termine “Samullori” contiene l’espressione “사물”, quattro parti, quattro strumenti che compongono il genere, che inoltre costituiscono i quattro strumenti base della preghiera buddhista.
Gli strumenti musicali che ne fanno parte trattengono tra loro diversità storiche e regionali, tanto che lo stesso suonatore deve essere a conoscenza profonda di queste caratteristiche per poterlo interpretare al meglio. Il rispetto per lo strumento non è altro che una proiezione della filosofia coreana, che predica la considerazione ed inclusione delle diversità altrui per raggiungere una consonanza generale.
Origine
L’odierno Samulnori corrisponde ad un nuovo tipo di musica Nongak, nata nel febbraio del 1978, dal “Teatro Amore”, “공간극장 사랑”. Il Nongak costituisce un tipo di musica a sfondo di riti ancestrali e teatro. Suonare musica Nongak rappresentava un momento di pausa per i contadini, che al contempo pregavano per un buon raccolto. Il genere fu modificato per sostenere il ritmo di quattro strumenti “사물”, spesso suonati in posizione seduta.
Ciò che differenzia il Nongak dal Samulnori è questa melodia entusiasta che il Nongak non ha, un ritmo raggiunto mediante la percussione di questi strumenti parte costituenti.
Strumenti
- 꽹과리, simboleggia il suono del tuono;
- 장구, simboleggia il suono della pioggia;
- 북, simboleggia il suono della terra e delle nuvole;
- 징, simboleggia il suono del vento.
L'articolo descrive il Ministero dell'unificazione della Corea del Sud e il suo funzionamento
Il Ministero dell’Unificazione (Coreano: 통일부; Romanizzazione: Tongilbu; Hanja:統一部) è un organo esecutivo del governo della Corea del Sud, fondato l’1 Marzo 1969 con il fine di promuovere la riunficazione della penisola coreana. Il Ministero è responsabile di tutte le questioni che riguardano le relazioni intercoreane e di adottare politiche sull’unificazione, sul dialogo intercoreano, lo scambio, la cooperazione e l’assistenza umanitaria. Inoltre, esso analizza la situazione nordcoreana e promuove attività educative e informative sulla Corea del Nord e altre questioni legate all’unificazione. I quartieri generali del Ministero si trovano al terzo e quarto piano del Palazzo del Governo di Seoul, distretto di Jongno-gu.
Breve storia della cooperazione intercoreana
In seguito alla divisione delle due Coree, i rapporti tra le due parti vennero interrotti per tutti gli anni Sessanta. Gli anni Settanta e Ottanta furono gli anni in cui si è iniziò a considerare la possibilità di stabilire delle relazioni di scambio e cooperazione tra il Nord e il Sud. La prima apertura avvenne il 12 agosto 1971 con i dialoghi intercoreani organizzati dalla Croce Rossa Coreana. Dal novembre del 1984 al novembre del 1985 si tennero le prime discussioni economiche intercoreane, attraverso il Comitato Regolatorio Inter-Coreano, fondato nel 1973. Negli anni Ottanta ci fu un cambiamento fondamentale in positivo della politica e dell’atteggiamento delle relazioni inter-coreane. Ciò fu determinato dal crollo del sistema socialista e dalla fine della Guerra Fredda. Come misura di follow-up, il 12 giugno 1989 furono adottate le Linee Guida di base per lo scambio e la cooperazione intercoreana e nell'agosto 1990 furono promulgate le relative leggi, come la Legge sullo scambio e la cooperazione intercoreana e la Legge sul Fondo di cooperazione intercoreana. La Legge sullo scambio e la cooperazione intercoreana ha lo scopo di contribuire alla pace e all’unificazione della penisola coreana attraverso la prescrizione di misure necessarie allo scambio e alla cooperazione tra il nord e il sud.
Nonostante gli alti e bassi negli scambi e nella cooperazione intercoreana, come il ritiro della Corea del Nord dal Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) nel marzo 1993, la sospensione delle visite al Monte Geumgangsan nel 2008 e l'attuazione delle Misure del 24 maggio 2010 emanate dalla Corea del Sud per sospendere gli scambi economici con la Corea del Nord, gli scambi intercoreani sono continuati.
Tuttavia, in seguito alla serie di provocazioni nucleari e missilistiche della Corea del Nord all'inizio del 2016, il sud adottò nuovamente delle sanzioni nei confronti della Corea del Nord, sospendendo temporaneamente gli scambi e la cooperazione. Anche la cooperazione nel complesso industriale di Gaesong come mezzo per denuclearizzare la Corea del Nord venne sospesa.
In ogni caso, il governo sudcoreano continua a promuovere progetti di scambio e cooperazione non politici a livello privato, nella misura in cui essi non compromettono le sanzioni della comunità internazionale contro la Corea del Nord, e si sforza di promuovere varie cooperazioni, scambi e contatti in ogni settore.
Piano del Ministero dell’Unificazione
Piano di unificazione della comunità nazionale
Il Piano di unificazione della comunità nazionale è il piano di unificazione ufficiale del governo sudcoreano. È stato proposto dal presidente Kim Young-sam il 15 agosto 1994, sulla base del Piano per la riunificazione del popolo coreano, emanato l'11 settembre 1989 durante il governo di Roh Tae-woo. Esso è stato integrato e sviluppato tenendo conto delle evoluzioni nella situazione, come l'entrata in vigore dell'Accordo di base intercoreano.
1.Contesto e caratteristiche
Il 15 agosto 1994, il presidente Kim Young-sam presentò un nuovo piano di riunificazione in un discorso per celebrare la Giornata di Liberazione Nazionale. Si trattava del "Piano di unificazione in tre fasi per la costruzione di una comunità nazionale coreana" (abbreviato in "Piano di unificazione della comunità nazionale").
Il "Piano per l'unificazione delle comunità etniche" ha sostanzialmente ereditato, integrato e sviluppato il "Piano per l'unificazione delle comunità coreane" pubblicato l'11 settembre 1989 ed è stato presentato in risposta a una serie di nuovi sviluppi, tra cui la fine della Guerra Fredda e della rivalità tra i regimi del Nord e del Sud e l'entrata in vigore dell'"Accordo di base intercoreano" il 19 febbraio 1992.
Il Piano di riunificazione della comunità nazionale propone un approccio alla riunificazione basato sulla realtà delle relazioni intercoreane, segnate da guerre di pulizia etnica e da una prolungata divisione. Si tratta di un piano di riunificazione graduale e progressivo che mira a costruire la fiducia reciproca e a stabilire la pace attraverso la riconciliazione e la cooperazione tra le due Coree.
Esso mira a ripristinare e sviluppare le società del Nord e del Sud in un'unica comunità, realizzando come obiettivo finale, un Paese unificato secondo il principio di "un popolo, una nazione".
Mentre il Piano per l'unificazione del popolo e delle comunità coreane del 1989 intendeva il processo di riconciliazione e di costruzione della fiducia come un passo naturale verso la riunificazione delle due Coree, il Piano per l'unificazione delle comunità etniche è caratterizzato da un approccio graduale. Quest’ ultimo, continua a essere ancora oggi, il piano ufficiale di unificazione del governo sudcoreano.
2.Filosofia di base e principi di unificazione
Il Piano nazionale di unificazione propone la democrazia liberale come filosofia di base dell'unificazione. Ciò significa che la libertà e la democrazia devono essere al centro dei valori da perseguire con coerenza non solo nel processo e nelle procedure che portano all'unificazione, ma anche nel futuro del Paese unificato.
Inoltre, il governo sudcoreano ha come uno dei principi base per raggiungere l’unificazione, quello dell'unificazione etnica. Secondo tale principio, l'unificazione dovrebbe concentrarsi sul modo in cui i gruppi etnici vivono insieme piuttosto che sulla distribuzione del potere, e dovrebbe basarsi su una democrazia liberale incentrata sull'uomo piuttosto che su un'ideologia incentrata sulle classi o sui gruppi. Inoltre, il Piano per l'unificazione delle comunità etniche identifica tre principi fondamentali nel promuovere l'unificazione:
• il principio di sovranità significa che la riunificazione dovrebbe essere raggiunta dalla volontà e dal potere del popolo coreano stesso e attraverso la consultazione reciproca tra le parti del Nord e del Sud;
• il principio della pace sottolinea che l'unificazione non può essere raggiunta attraverso la guerra o il rovesciamento della controparte, ma solo in modo pacifico;
• il principio di "democrazia" sottolinea che l'unificazione dovrebbe essere raggiunta in modo democratico, sulla base della libertà e dei diritti di tutti i membri della nazione.
Per quanto riguarda il processo di unificazione, il Piano di unificazione stabilisce tre fasi: riconciliazione e cooperazione, riunificazione delle due Coree e completamento dello Stato unificato.
• La prima fase, la "fase di riconciliazione e cooperazione", è una fase in cui il Nord e il Sud dovranno costruire una coesistenza pacifica attraverso gli scambi e la cooperazione in vari campi come l'economia, la società e la cultura. Le parti dovranno impegnarsi a risolvere le ostilità e la sfiducia reciproca attraverso un’amministrazione pacifica dello Stato diviso, il riconoscimento e il rispetto dei rispettivi governi. Attraverso questa prima fase, il Nord e il Sud si muoveranno verso il ripristino dell'omogeneità etnica, primo passo fondamentale alla riunificazione.
• Come seconda il Piano di riunificazione della comunità nazionale stabilisce un sistema di unificazione transitorio, l’”Unione Nord-Sud", in cui saranno messe in atto disposizioni legali e istituzionali in base all'accordo tra le due Coree e saranno create e gestite delle istituzioni specifiche. Le caratteristiche di queste organizzazioni e le loro funzioni saranno determinate dall'accordo tra le due Coree, ma fondamentalmente ci saranno un Vertice Nord-Sud, un Consiglio dei ministri Nord-Sud, un Consiglio Nord-Sud e un Segretariato congiunto.
• La fase finale, il "completamento dello Stato unificato", prevede la piena integrazione dei due sistemi attraverso la realizzazione di una comunità politica basata sul diritto comune all’esistenza stabilito durante la fase di riunificazione, e il completamento della riunificazione della nazione e del popolo. Ciò dovrà avvenire attraverso la formazione di un governo unificato, di un'assemblea nazionale unificata mediante elezioni democratiche in conformità con una costituzione comune preparata dai rappresentanti dei parlamenti della Corea del Nord e della Corea del Sud, e l'integrazione delle istituzioni e degli organi dei due sistemi.
3.Evoluzione del piano di unificazione
Amministrazione del presidente Chun Doo-hwan: Piano di riconciliazione nazionale e di unificazione democratica (22.01.1982)
• Principi fondamentali: autodeterminazione democratica, processo democratico, metodo pacifico.
• Processo di riunificazione: Istituzione del Consiglio di unificazione nazionale (composto da rappresentanti della Corea del Nord e del Sud) → Referendum libero → Finalizzazione e promulgazione del progetto di costituzione → Svolgimento e organizzazione di elezioni generali basate sulla costituzione unificata.
• Misure transitorie: Accordo provvisorio sulle relazioni di base tra Corea del Nord e Corea del Sud; istituzione di una Federazione Nord-Sud come passo transitorio verso la riunificazione; riconoscimento della Corea del Nord come partner in buona fede
Amministrazione del presidente Roh Tae-woo: Piano per la riunificazione della comunità coreana (11.09.1989)
• Principi fondamentali: Sovranità, Pace, Democrazia
• Processo di unificazione: il vertice intercoreano adotta la carta della comunità etnica → si forma l'Unione intercoreana (comunità etnica ripristinata) → si tengono elezioni generali secondo la Costituzione di unificazione per formare una struttura di governo
• Stato futuro della Corea unificata: un Paese democratico in cui sono garantiti libertà, diritti umani e felicità; riconoscere la Corea del Nord come partner in buona fede e promuovere lo scambio e la cooperazione intercoreana; stabilire la riconciliazione e la cooperazione come fase precedente alla riunificazione delle due Coree.
Amministrazione del presidente Kim Young-sam: Piano per la riunificazione delle comunità etniche (15.08.1994)
• Principi fondamentali: sovranità, pace, democrazia.
• Processo di unificazione: Riconciliazione e cooperazione → Unificazione Nord-Sud (basata sulla fiducia reciproca stabilita nella fase di riconciliazione e cooperazione) → Libere elezioni generali in conformità con la costituzione unificata, realizzando contemporaneamente l'unificazione nazionale ed etnica
• Visione futura di una Corea unificata: un Paese democratico avanzato con libertà, benessere e dignità umana
I governi di Kim Dae-jung, Roh Moo-hyun, Lee Myung-bak, Park Geun-hye e Moon Jae-in hanno ereditato il piano di unificazione per le comunità etniche.
Responsabilità principali del Ministero
Il Ministero dell’Unificazione ha tre compiti principali:
1. Normalizzare le relazioni intercoreane e preparare l’unificazione del popolo coreano
2. Promuovere la risoluzione delle questioni umanitarie tra le due Coree
3. Promuovere la denuclearizzazione della Corea del Nord
1.Normalizzazione delle relazioni intercoreane e unificazione del popolo coreano
Per raggiungere la normalizzazione delle relazioni tra le due Coree il Ministero prevede delle misure basate sul rispetto reciproco e sul dialogo. Queste comprendono:
• la promozione delle relazioni intercoreane mantenendo aperta la porta del dialogo e bilanciando pragmatismo e flessibilità tendo conto delle circostanze e degli interessi nazionali.
• La definizione e attuazione di un piano di sviluppo economico intercoreano congiunto legato al processo di denuclearizzazione.
• La compilazione di sviluppo economico per ogni settore, tra cui infrastrutture, investimenti e finanza, industria e tecnologia e promuoverli in base ai progressi della denuclearizzazione.
• La promozione dell’apertura reciproca attraverso la comunicazione e lo scambio tra le due Coree in vari settori, come gli scambi di media e di editoria e gli scambi nel campo dei contenuti mediatici ed interpersonali.
• La promozione della cooperazione ambientale, compresa la risposta congiunta alle polveri sottili e ai disastri naturali.
• Il rafforzamento della cooperazione nel settore forestale, agricolo e delle risorse idriche e l’istituzione di zone di pace verdi nelle aree di confine.
• La creazione di basi per una riunificazione liberaldemocratica.
• La preparazione di un sistema legale per creare una base per la riunificazione nazionale ed internazionale.
• Lo sviluppo e l’integrazione del "Piano di unificazione della comunità nazionale" sulla base del consenso nazionale.
Inoltre, il Ministero prevede la creazione di centri regionali di riunificazione, in modo da ampliare il discorso sulla riunificazione e migliorare i servizi di informazione sulla Corea del Nord per il pubblico.
2.Promozione della risoluzione delle questioni umanitarie tra le due Coree
La seconda missione mira al miglioramento delle condizioni umanitarie e della qualità della vita per la popolazione nordcoreana nonché la risoluzione del problema delle famiglie separate, dei prigionieri di guerra e dei rapimenti da parte della Corea del Nord. Inoltre in questo progetto rientra anche il sostegno e l’integrazione nella società sudcoreana dei disertori del Nord. Per fare ciò il Ministero intende:
• Fornire assistenza umanitaria senza condizioni, ma monitorarla per garantire che raggiunga i nordcoreani che ne hanno bisogno.
• Promuovere l'assistenza d'emergenza relativa al COVID-19, alle carenze alimentari e ai disastri idrici, previa risposta della Corea del Nord.
• Istituire un sistema di cooperazione umanitaria pubblico-privato attraverso la "Piattaforma di cooperazione sanitaria della penisola coreana".
• Verificare che i membri appartenenti alle famiglie separate siano ancora in vita e promuovere regolari ricongiungimenti, nonché lavorare per risolvere la questione dei prigionieri di guerra e dei rapiti attraverso colloqui intercoreani e la cooperazione internazionale.
• Avviare la Fondazione nordcoreana per i diritti umani e rafforzare il coordinamento con la comunità internazionale per promuovere i diritti umani in Corea del Nord.
• Ampliare il sostegno iniziale e rafforzare la sicurezza e l'assistenza per i disertori nordcoreani fornendo pagamenti per l’insediamento e ampliando il sostegno all’occupazione
• Creare un sistema integrato di assistenza in caso di crisi, di sostegno alla salute mentale e di assistenza legale.
3.Promozione della denuclearizzazione della Corea del Nord
L’obiettivo del terzo progetto del Ministero è quello di raggiungere la pace della penisola coreana con la totale denuclearizzazione della Corea del Nord e l’istituzione di un regime pacifico. Per attuare questo obiettivo il Ministero si propone di:
• Istituire una tabella di marcia per la denuclearizzazione in stretto coordinamento con gli Stati Uniti e la Corea del Sud e promuovere negoziati sulla denuclearizzazione con la Corea del Nord basati sul principio di reciprocità.
• Negoziare un accordo di pace a fronte di progressi sostanziali nella denuclearizzazione della Corea del Nord.
• Guidare una comunità internazionale unita contro la Corea del Nord attraverso il coordinamento con i Paesi amici e le organizzazioni internazionali.
• Rafforzare il coordinamento internazionale per mantenere sanzioni forti ed efficaci e garantire la piena attuazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
• Promuovere un ruolo costruttivo di Cina e Russia nella denuclearizzazione della Corea del Nord.
• Promuovere la cooperazione economica e di sviluppo con la Corea del Nord con la comunità internazionale mentre la Corea del Nord compie progressi nella denuclearizzazione.
• Promuovere l'istituzionalizzazione di un canale di dialogo trilaterale sulla sicurezza tra Corea del Nord, Stati Uniti e Corea del Sud.
Il Ministero intende inoltre, creare uffici di collegamento intercoreani presso il Panmunjom o a Washington e gestire un canale di dialogo stabile attraverso comunicazioni regolari.
Agenzie affiliate
Il Ministero dell’Unificazione collabora con diverse agenzie minori affiliate, queste sono:
• L’Ufficio del dialogo intercoreano
• L’Istituto dell’Educazione all’unificazione
• Il Centro di sostegno agli insediamenti per i rifugiati nordcoreani
• L’Ufficio di consultazione per lo scambio e la cooperazione intercoreana
• L’Ufficio del Comitato congiunto Sud-Nord per il complesso industriale di Gaesong
• Il Centro per il futuro unificato della Corea
• Il Centro di Informazione sulla Corea del Nord
Sources
https://elaw.klri.re.kr/eng_service/lawView.do?hseq=55233&lang=ENG
https://www.unikorea.go.kr/unikorea/news/release/?boardId=bbs_0000000000000004&mode=view&cntId=14075&category=&pageIdx=
https://www.unikorea.go.kr/unikorea/policy/Mplan/Pabout/
https://www.unikorea.go.kr/unikorea/business/cooperation/status/overview/
Glossary of Korean Romanization
Topic: 방선문 Bangseonmun
L'articolo parla del sito geografico di Bangseonmun, locato nell'isola di Jeju e famoso punto turistico dell'isola.
Writer: Kristina Ranzari
Article:
Introduzione La valle di Bangseonmun (방선문계곡) è un ponte naturale locato nella valle di Hancheon, nella provincia di Jeju-do e che si dirama, più specificatamente, lungo il distretto di Odeung-dong. Più di 50 pareti rocciose scolpite a quell’epoca, chiamate Maemyeong (마애명, 磨崖銘, sovvero ‘letteratura scolpita in rocce naturali’ da letterati di tempi antichi) sono rimaste sulle pareti rocciose della Porta di Bangseonmun (방선문, 訪仙門), che è di grande valore come patrimonio complesso che conserva elementi sia storici che culturali, insieme a uno scenario naturale. Bangseonmun si espande lungo il ruscello di Hancheon che è il fiume più grande che scorre dalle pendici settentrionali del monte Hallasan. E’ un fiume dal fondale roccioso. Poiché l'abrasione dell'acqua corrente si verifica in modo eccellente in fiumi rocciosi di questo tipo, sul letto del fiume si sviluppano ed è possibile osservare varie topografie di abrasione quali rocce (반석, 磐石) e stagni (소, 沼). Bangseonmun si riferisce sopratutto ad un tipo di roccia, quella ad arco con un buco in esso causa dell’abrasione; la sua grande topografia ad arco è ciò che viene definito ‘ponte naturale’.
Bangseonmun (방선문, 訪仙門) etimologicamente è legato al significato di una porta attraverso la quale si può entrare nel luogo in cui vivono gli dei taoisti, come può anche significare un luogo per cui si può scalare la sacra montagna (ovvero il monte Hallasan) dove vivono gli dei taoisti. Viene anche chiamato Deulleonggwi (들렁귀). Deulleong (들렁) significa che è vuoto e aperto, mentre Gwi (귀) è una parola di Jeju che si riferisce all’entrata. Si pensa anche che la parola sia derivata da Deungyeonggu (등영구, 登瀛丘). Bangseonmun è un punto panoramico conosciuto grazie al Yeonggu Chunhwa (영구춘화, 瀛丘春 花), uno dei dieci migliori punti panoramici di Yeongju (영주, 瀛洲) che è il nome antico di Jeju; Yeonggu è un nomignolo dato a Bangseonmun. Esiste una leggenda riguardante Bangseonmun che narra che uno scolaro fu beccato mentre sbirciava le fate taoiste che si stavano facendo un bagno. Quello scolaro fu preso dall’Imperatore di Giada e per punizione fu trasformato in un cervo bianco (백록 Baengnok) col compito di proteggere Baengnokdam (백록담, lago craterico nel monte Hallasan).
Il numero di visitatori è cominciato ad aumentare dopo che questo luogo venne designato come punto panoramico, tuttavia la città di Jeju ha recentemente condotto una diagnosi di sicurezza a causa dell'aumentato rischio di caduta massi all'interno della valle. Conseguentemente a queste diagnosi si sono verificate molte crepe nel substrato roccioso del Bangseonmun per cui la condizione è stata giudicata grave; ai visitatori è stato impedito l'accesso all'area dalla fine del 2014. Il 24 Gennaio dell’anno 2013 viene designato come punto panoramico ed è stato dall’antichità un luogo amato da studiosi e scrittori, perché non solo le rocce ad arco, ma anche le strane rocce create con l’abrasione del vento armonizzano con gli alberi circostanti e vanno a creare un bellissimo paesaggio. In primavera specialmente, quando i fiori di azalea (진달래꽃) e di azalea reale (철쭉) sono in piena fioritura, pastori e altri funzionari nominati a Jeju visitavano ogni anno questo luogo per godersi il paesaggio.
Dal 2004, la Valle di Bangseonmun ha tenuto il Festival di Bangseonmun ogni maggio dell’ora Associazione per la Tutela Patrimonio Naturale. |
Sources:
- https://encykorea.aks.ac.kr/Article/E0074998
- https://www.jejusi.go.kr/file/jejusi/download/bangseonmoon.pdf
- 『제주토속지명사전』 (오성찬, 민음사, 1992)
Glossary of the romanization used in the article:
Topic : Tombe reali della dinastia Joseon
Writers : Beatrice Palmieri, Giulia Steinrotter
Questo articolo presenta le tombe reali della dinastia Joseon (1392-1910), la loro storia, le caratteristiche principali, elencando poi alcuni dei gruppi di tombe più importanti.
Article
Introduzione Le tombe reali della dinastia Joseon (조선왕릉, Joseon wangneung) sono un gruppo di tombe che ospitano i membri della dinastia Joseon (1392-1910) della Corea del Sud. Sono un esempio di sito storico dove le tombe di re e regine sono state gestite e conservate sino ad arrivare a noi. A partire dal 2009 il sito è stato riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, in quanto preserva la storia, la cultura e il sistema di valori di una dinastia durata più di 500 anni. Il design architettonico distintivo delle tombe reali, il paesaggio e la continua esecuzione dei riti sono stati tutti riconosciuti dall'UNESCO come aventi valore storico. Storia La pratica di rendere omaggio ai propri antenati e celebrare riti commemorativi ha origini antichissime e caratterizza molte civiltà asiatiche. Nel Saja Sohak (四字小學) lit. “Apprendimento elementare in quattro caratteri”, libro di testo utilizzato durante l’era Joseon, si trova la seguente frase “celebra servizi commemorativi con la massima cura per rendere omaggio ai tuoi antenati e rispettare le tue radici”. Fin dall’antichità, i coreani hanno sempre attribuito un ruolo molto importante ai propri antenati, visti come le radici dell’esistenza di ogni singolo uomo, il quale doveva fare da tramite tra gli antenati e i suoi discendenti. La tradizione del culto degli antenati si consolidò soprattutto con la dinastia Joseon, durante la quale il Confucianesimo era la religione di stato. Secondo il Confucianesimo gli antenati potevano influenzare la vita terrena, in quanto vegliavano suoi propri discendenti. Era quindi importante seguire dei culti e rendere loro omaggio. Per far si che tutti seguissero questo uso, l’etica confuciana chiese alle classi dominanti di fare da esempio per la gente comune. Pertanto, la famiglia reale di Joseon iniziò ad assegnare un significato particolare alle tombe dei membri più importanti della dinastia, decorandole in modo solenne ed erigendole come monumenti sacri. Caratteristiche L’area dove poter costruire la tomba doveva basarsi sulle regole della geomanzia: doveva quindi essere un luogo in una pianura, con alle spalle una collina a proteggerlo e rivolto verso l’acqua. Doveva essere un posto appartato, lontano dalle altre attività dell’uomo. Venivano quindi controllate le condizioni naturali del territorio e la distanza dalla capitale, Hanyang e poi Hanseong (한성), lontana minimo 4 km e massimo 40. Una volta scelto il luogo più adatto, la zona veniva divisa, secondo l’etica confuciana, nell’area di sepoltura (il regno sacro), l’area rituale (un regno dove sacro e profano si uniscono) e l’area di ingresso (il regno profano). L’intera costruzione seguiva quindi delle regole prefissate molto precise, che dettavano le dimensioni del complesso, la disposizione dei vari edifici, gli oggetti accessori e altro ancora. Nonostante l’apparente uniformità, ogni tomba aveva dei particolari che la differenziavano dalle altre, particolari che spesso dipendevano dal periodo in cui la tomba veniva costruita. Il tumulo poteva essere costruito in vari modi, a seconda delle caratteristiche geografiche. Alcune tombe hanno soltanto un tumulo, dentro al quale si può trovare la tomba di una singola persona (danneung) o di una coppia (hapjangneung); alcune hanno due o tre tumuli disposti in una fila orizzontale (ssangneung o samyeonneung); altre ancora hanno due tumuli disposti verticalmente (dongwon sanghareung) o in punti separati dello stesso complesso (dongwon yigangneung). Inoltre, il tumulo era caratterizzato da un muro di pietra posto a protezione, un muretto più basso e alberi di pino che circondavano il tutto. L’area di sepoltura era divisa in tre sezioni (superiore, media e inferiore) separate da linee di pietre poste sul terreno. Si credeva che lo spirito del membro della famiglia reale risiedesse sotto il tumulo nella sezione superiore, dove si trovavano anche figure di pietra a forma di tigre e pecora e un tavolo di pietra. Nella sezione media invece vi erano poste le figure degli ufficiali civili, mentre quelle degli ufficiali militari erano nella sezione inferiore. L’accesso a quest’area era strettamente riservato. I vivi invece potevano accedere all’area rituale, luogo dove si poteva rendere omaggio al defunto. In quest’area si può trovare un piccolo santuario, circondato da una bacinella di pietra dove bruciare le preghiere scritte, una casa di servitù, una cucina e un tavolo, dove venivano posti i cibi sacrificali. L’area d’ingresso della tomba era lo spazio dove si gestivano i riti commemorativi e dove venivano tenuti gli oggetti rituali di scorta. L’area d’ingresso e l’area rituale erano divise da un torrente considerato “proibito”, il quale segnava il confine tra il regno sacro e quello profano del mondo esterno. Le tombe Le tombe si possono classificare in tre categorie, a seconda dello status della persona seppellita al suo interno. La prima categoria è quella delle tombe dei re e delle regine, compresi quelli incoronati postumi; questa categoria ha nomi che finiscono per -neung o -reung in coreano. La seconda categoria è quella delle tombe dei principi, principesse e genitori di re e regine che non avevano mai avuto accesso al trono e di solito il titolo finisce in -won. L’ultima categoria comprende le tombe dei membri di livello inferiore della famiglia reale e il titolo di questa categoria termina in -myo. Gruppo di tombe Donggureung Donggureung (동구릉) è il più grande gruppo di tombe reali e si trova a Guri, nella provincia di Gyeonggi e letteralmente si traduce in "le nove tombe reali a est della città". Donggureung include Geonwonneung, la tomba del re Taejo, fondatore di Joseon. È stato il re Taejong, figlio di re Taejo, a prendersi cura di selezionare il luogo più adatto per la tomba di suo padre, inviando i suoi geomanti in diverse località, tra cui Paju, Goyang e Guri, per valutare l'idoneità di questi luoghi secondo le regole geomantiche. Il tumulo della tomba del re Taejo, a differenza di altre tombe reali, è ricoperto da Miscanto sinensis o erba argentata al posto della normale erba da prato. Secondo la leggenda, il re Taejong chiese che questa tipologia di pianta venisse portata da Hamheung alla tomba di suo padre, perché in vita egli aveva sentito la mancanza della sua città natale. Donggureung è un importante sito che documenta l'evoluzione delle tecniche di costruzione delle tombe. Gruppo di tombe Seooreung Seooreung (서오릉), che letteralmente significa "le cinque tombe reali a ovest della capitale", è il secondo più grande raggruppamento di tombe reali dopo Donggureung. Qui oltre alle cinque tombe di re e regine, vi sono sepolti anche un principe ereditario, una concubina reale e un membro di rango inferiore della famiglia reale. La creazione di Gyeongneung, la tomba del re Deokjong, segnò l'inizio dello sviluppo del raggruppamento. Le tombe del re Sukjong e della regina Inhyeon si trovano a sinistra di quella della regina Inwon Myeongneung. La madre del re Gyeongjong, Lady Jang Huibin, era la concubina del re Sukjong. Si dice fosse stata la donna preferita di Sukjong, ma dopo essere stata accusata di aver complottato per assassinare la regina Inhyeon, il re le fece bere del veleno per porre fine alla sua vita. Nel 1970, la sua tomba, che in precedenza si trovava in un'area desolata di Gwangju, nella provincia di Gyeonggi, fu trasferita nel gruppo di Seooreung. Gruppo di tombe Seosamneung Il gruppo di tombe Seosamneung (서삼릉), letteralmente "tre neung occidentali" si trova a Goyang, nella provincia di Gyeonggi, a 20 km da Seul. Il nome delle tombe deriva dal fatto che le tre tombe reali (Neung) si trovano in un sobborgo occidentale della capitale. Qui la regina Janggyeong, moglie del re Jungjong, è sepolta nella tomba Huineung. La tomba Hyoreung contiene invece i corpi di re Injong e della moglie Insong. Inoltre, ci sono altre cinquanta tombe che contengono i corpi di principi, principesse e concubine reali. Gwangneung Gwangneung (광릉) si trova a Namyangju. È un’unica tomba e contiene i resti di re Sejo e della moglie Jeonghui. Le due tombe furono costruite rispettivamente nel 1468 e nel 1483. Gwangneung è importante perché denota modifiche di costruzione. Fu lo stesso re Sejo a decidere le modifiche da apportare, le quali poi influenzarono i successivi monumenti. Ad esempio, non sono state installate le pietre a chiudere la tomba e invece di una bara in pietra fu usato ossido di calcio, contribuendo così a ridurre la spesa finanziaria dello stato. Intorno alla tomba ci sono dodici balaustre in pietra, su ognuna delle quali furono scolpiti i dodici animali dello zodiaco. Questo particolare lo si può ritrovare sono a Gwangneung. Inoltre, con questa tomba si vede la nascita di un nuovo metodo di sistemazione delle tombe reali: denominato Dongwonigang, questo nuovo sistema permette di costruire un santuario a forma di T sopra ai due tumuli di terra. Hongneung e Yureung Lo stile di queste tombe rispecchia i cambiamenti politici che la Corea stava subendo alla fine della dinastia Joseon. Con la dichiarazione dell'impero coreano, lo stile delle tombe degli ultimi due re, Gojong e Sunjong, furono progettate per rispecchiare il loro nuovo titolo di imperatore. Hongneung (홍릉) contiene i resti di Gojong e della moglie Myeongseong. La tomba Yureung (유릉), invece, ospita Sunjong e le mogli Sunmyeonghyo e Sunjeonghyo. I riti I riti che venivano praticati nell’area di sepoltura oltre 600 anni fa sono praticati ancora oggi e si aggiungono al valore delle tombe reali. Indipendentemente dalla loro posizione sociale, ci si aspettava che tutte le persone partecipassero ai riti degli antenati durante la dinastia Joseon. |
Sources : World Heritage , National Research Institute of Cultural Heritage
Glossary
Topik: Jasu
Autore / Writer: Francesca Nigro, Martina Rampoldi
Breve Spiegazione / Short Explanation: Breve panoramica del ricamo coreano, con focus sulle origini, tecnica e utilizzo.
Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Ricamo_coreano
Il Jasu, in coreano 자수, è un'arte tradizionale coreana di ricamo a mano. La parola Jasu significa "cucito a mano" in coreano e prevede l'uso di fili colorati per creare disegni e motivi su tessuti come seta, cotone e lino. I disegni possono essere ispirati alla natura, ai paesaggi, alle figure umane e agli animali, e possono essere utilizzati per decorare vestiti, tovaglie, tende e altri oggetti per la casa. Il 15 Ottobre del 1984, diventa Patrimonio Culturale immateriale nazionale.Tale arte è principalmente diffusa nell’area di Busan.
Origini
Si ritiene che il Jasu abbia avuto inizio nel periodo preistorico, ma sono state ritrovate solo opere del periodo posto Joseon.
Il suo sviluppo è parallelo a quello tessile e secondo i registri storici, la sua origine risale al periodo dei Tre Regni (tra il 57 a.C. – 668 d.C.).
Durante il periodo Goryeo (tra il 877 – 1394), il ricamo divenne così diffuso da essere utilizzato anche sugli abiti della gente comune. Con l'inizio del periodo Joseon (1392 – 1910), la pratica si sviluppò ulteriormente e si divise in ricami reali, 궁수 gungsu, uno stile di ricamo che veniva realizzato da un capo di palazzo da abili dame di corte, e ricami comuni, 민수 minsu, realizzati ed utilizzati dal popolo. Durante questo periodo, il Jasu è stato associato alla bellezza naturale della Corea e ai valori tradizionali del paese.
Tecnica ed utilizzo
Per ricamare viene fissato su un telaio il tessuto su cui lavorare e su di esso viene disegnato uno schizzo di ciò che verrà successivamente ricamato. Al termine del ricamo, il telaio viene scosso per rimuovere la polvere e viene applicato sul retro della superficie ricamata un sottile strato di pasta in modo da non far disperdere i punti. Il pezzo ricamato viene quindi posto all'ombra per asciugare ed infine rimosso dal telaio.
Il Jasu si è sviluppato come riflesso dell'ambiente di vita, dei costumi e delle credenze dei coreani. Sono utilizzati temi come animali, piante, calligrafia, paesaggi e tutto ciò che rappresenta elementi familiari dell’ambiente circostante. Ogni pezzo di tessuto può essere ricamato solo con ago e filo, e l’utilizzo di colori vivaci era ed è usato per risaltare le immagini rappresentate.
Il Jasu prevede l’utilizzo di diversi tipi di fili, come seta, cotone e lino, e utilizza una varietà di tecniche di ricamo per creare motivi e disegni sul tessuto. Ci sono molteplici tecniche di ricamo, che variano in base allo spessore e all’intreccio dei fili. Tra le più usate ci sono:
이음수 Ieumsu - Tecnica dalla quale risultano linee sottili e semplici collegate tra loro
평수 Pyeongsu - Tecnica nella quale il tessuto viene ricamato in direzione verticale, orizzontale e obliqua, a creare una linea spessa e piatta
매듭수 Maedeupsu - Tecnica che prevede l’intreccio del filo in tanti nodi al fine di creare trame floreali
자릿수 Jaritsu - Tecnica nella quale il filo viene intrecciato in nodi stretti, come a creare una stuoia
자련수 Jaryeonsu - Tecnica che prevede l’utilizzo di punti incrociati corti e lunghi.
Il Jasu è spesso usato per ornare abbigliamento, accessori per la casa e altri utensili. In generale il suo utilizzo può essere suddiviso in:
Jasu religioso, effettuato come momento di devozione ed appagamento nel quale i soggetti principalmente rappresentati erano il Buddha o le scritture buddiste;
Jasu abitativo, principalmente usato per decorare appendiabiti e piccoli oggetti per la casa per esaltare il valore artistico del mobilio;
Jasu decorativo, usato spesso per decorare i paraventi pieghevoli o quadri con lo scopo di esaltare l’ambiente tramite il ricamo di immagini e scritte;
Jasu d’abbigliamento, usato per abbellire il vestiario ma anche accessori, come per esempio le borse.
Il Jasu era ampiamente utilizzato per decorare ogni aspetto della vita quotidiana coreana e rappresenta una parte importante della cultura e della storia coreana, in quanto era associato ai valori tradizionali della Corea, come la bellezza naturale, la semplicità e la pazienza. Il Jasu è stato ampiamente utilizzato per decorare oggetti per la casa e abiti tradizionali, ma oggi è diventato anche una forma d'arte contemporanea che apprezzata in tutto il mondo.
Source:
https://www.kocis.go.kr/promotionVideo/view.do?seq=9617&RN=17
NO. | Hangeul | Romanized Korean | ||||
1 | 고려 | Goryeo | ||||
2 | 자수 | Jasu | ||||
3 | 이음수 | Ieumsu | ||||
4 | 평수 | Pyeongsu | ||||
5 | 매듭수 | Maedeupsu | ||||
6 | 자릿수 | Jaritsu | ||||
7 | 자련수 | Jaryeonsu | ||||
8 | 궁수 | Gungsu | ||||
9 | 민수 | Minsu | ||||
10 | 조선 | Joseon |